logo

Explicit Content : Crash Bandicoot N.Sane Trilogy

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2018-07-23

Eccoci qui con l’appuntamento settimanale della rubrica “Explicit Content”. Dopo aver portato, nell’articolo di domenica scorsa, Dragonball Z Dokkan Battle quest’oggi vorrei parlare di Crash Bandicoot e nel dettaglio la N.Sane Trilogy. In pratica il Remake pubblicato da Activision lo scorso anno, che riporta la prima trilogia della saga dedicata a Crash Bandicoot (uscita la …

article-post

Eccoci qui con l’appuntamento settimanale della rubrica “Explicit Content”. Dopo aver portato, nell’articolo di domenica scorsa, Dragonball Z Dokkan Battle quest’oggi vorrei parlare di Crash Bandicoot e nel dettaglio la N.Sane Trilogy. In pratica il Remake pubblicato da Activision lo scorso anno, che riporta la prima trilogia della saga dedicata a Crash Bandicoot (uscita la prima volta tra il 1996 e il 1999 in esclusiva Playstation).

N.Sane Trilogy uscita prima su Playstation4 (2017) e successivamente su Xbox One, Pc e Nintendo Switch (2018).

Gameplay e giocabilità

La trilogia, come detto poco fa, contiene i primi tre capitoli della saga, che sono in ordine: Crash Bandicoot, Crash Bandicoot 2: Cortex Strikes Back e Crash Bandicoot: Warped. Dopo una breve introduzione animata, dove il simpatico animale arancione si mostra in tutta la sua iperattività a causa della dipendenza dai frutti Wumpa (frutti che sembrano una fusione tra una mela e una pesca), si ha accesso alla schermata iniziale del gioco dove potremo selezionare uno dei tre titoli grazie ad un menù molto semplice e intuitivo. Qui potremo scegliere se iniziare una nuova partita o continuarne eventualmente una già iniziata, lasciandoci liberi di scegliere uno dei tre giochi e iniziare di conseguenza a “impazzire” grazie ad essi. Principalmente lo scopo del gioco è arrivare alla fine dei vari livelli, raccogliendo lungo il cammino casse contenenti i frutti prima citati. Rompendo tutte le scatole (anche le vostre) presenti in un livello si riceveranno gemme e oggetti collezionabili, raccoglierli tutti significherà poter godere di finali alternativi. Si procede così, superando livelli, raccogliendo collezionabili, esplorando aree bonus e sconfiggendo ogni 4/5 livelli dei boss a volte semplici a volte quasi impossibili. Per quel che riguarda la difficoltà di gioco come potete capire varia in base ai nemici principali, ma soprattutto in base al titolo che si va a scegliere dei tre… Infatti mi sono ritrovato personalmente a completare al 105% il terzo capitolo senza nemmeno perdere troppa sanità mentale, mentre ho faticato e rischiato di rompere un dualshock della Playstation solo per completare la storia principale del primo titolo.

Per non bastare è uscito un dlc gratis, nel quale ci viene “donato” un livello fatto dagli sviluppatori e mai inserito nel gioco principale (per fortuna) che risulta essere semplicemente il livello più difficile di sempre per quel che riguarda la saga Crash Bandicoot e in particolare questa N.Sane Trilogy. Se avete difficoltà con il resto del gioco non vi conisglio per nulla di provare questo contenuto aggiuntivo…e non azzardatevi a fare ulteriori paragoni con la difficoltà di Dark Souls, perchè non se ne può più. Non che abbia qualcosa nei confronti della saga dei Souls, ce l’ho semplicemente con chi lo continua a paragonare senza alcun apparente motivo ad un qualsiasi gioco che presenta un minimo di difficoltà al suo interno.

Dal punto di vista grafico i rinnovamenti sono evidenti grazie ad un grande lavoro fatto direttamente su ogni “modello” di gioco, mantenendo solo le proporzioni e rifacendo completamente da zero personaggi, casse, ambientazioni… A lasciare a bocca aperta sono senza dubbio gli effetti grafici, in particolare quelli dati da acqua e luce: che portano maggiori dettagli sull’ambiente di gioco e caratterizzano ogni singolo livello, rendendo il tutto molto colorato e godibile.

La Trama

Questa parte contiene SPOILER.

ll primo titolo inizia in un luogo immaginario, situato molto probabilmente in Australia, in particolare su una grande isola. Il malvagio dottor Cortex, assieme al suo braccio destro, ambisce a conquistare il mondo. Per farlo tenta di creare un esercito di mutanti, con scarsi risultati come vedremo più avanti. Il Dr. Cortex sottopone così agli esperimenti un bandicoot, denominato Crash. Il macchinario si rivela inefficace su Crash, che diventa così il protagonista costantemente sotto effetto di stupefacenti che conosciamo. Il nostro protagonista si dà così alla fuga dal castello dello squilibrato scienziato. La versione femminile del bandicoot, nonché fidanzata di Crash, Tawna (altro esperimento del folle scienziato), viene però fatta prigioniera. Se ve lo state chiedendo, sì lei è molto più “normale” del protagonista. Da questo punto inizia il primo Crash Bandicoot.

passiamo ora al secondo titolo, ovvero Crash Bandicoot 2: Il Ritorno di Cortex. Dopo esser stato sconfitto da Crash, che nel mentre e in tutta tranquillità è riuscito a recuperare anche l’amata dal castello, Cortex è precipitato in una caverna della N.Sanity Island, all’interno della quale ha scoperto dell’esistenza dei cristalli viola (altro stupefacente a quanto pare, forse più potente dei frutti Wumpa). Abbandonato da ogni alleato da lui creato, tenta in ogni modo di non morire di solitudine e arriva addirittura ad allearsi con Crash per i suoi scopi malefici. Il nostro bandicoot mutante dimostra come sempre di essere parecchio stupido e non si fa problemi a recuperare i cristalli richiesti dal Dottor Cortex. Il protagonista, si trasferisce quindi insieme alla sorella Coco sulle coste della stessa Isola dove si trova il folle dottore, ma guarda te che casualità. Anche stavolta, però, gli avvenimenti del gioco complicheranno i compiti di Crash, presto convinto che le gemme siano più importanti dei cristalli (qualità superiore per il nostro protagonista).

Eccoci infine con l’ultimo titolo presente in questa N.Sane trilogy, ovvero Crash Bandicoot 3: Warped, il capitolo definitivo dell’avventura sviluppata da Vicarious Visions. Dopo aver raccolto tutte le gemme, oltre a tutti i 25 cristalli, il marsupiale arancione è riuscito a distruggere il luogo nel quale si “nascondeva” (nella boss fight finale del secondo titolo) il Dottor Cortex: l’esplosione della navicella in migliaia di pezzi ha portato alcuni di questi a schiantarsi su un antico monumento, all’interno del quale era stato imprigionato Uka Uka, il malvagio fratello dello stregone Aku Aku (il nome di quello cattivo letto al contrario insomma, fantasia portami via). Lo stregone buono, che è la maschera che ci accompagnerà sin dalla prima avventura di Crash, con la funzione di salvarci nelle situazioni più disperate (quando serve non c’e mai, tranquilli). Qui Uka Uka costringe Cortex, con l’aiuto del folle di turno ( il Dottor Nefarius Tropy) a recuperare i cristalli persi nelle ere passate, ma allo stesso tempo anche Aku Aku riesce a istruire Coco (la sorella del protagonista) e Crash sull’utilizzo della macchina del tempo, così da poter viaggiare nel tempo e fermare i nemici praticamente eterni del nostro “canguro” arancione, ormai in grado persino di guidare una moto.

Vi lascio qui sotto un video confronto tra la versione originale di Crash Bandicoot e la N.Sane Trilogy, per notare il lavoro fatto da Vicarious Visions su questo tiolo.

E anche per oggi l’articolo finisce qui…Cosa ne pensate di questa attesissima remastered? avete anche voi avuto problemi nel completare il primo titolo?

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche