Con la terza stagione di Alice in Borderland si concludono – o almeno così sembra – le vicende di Arisu e Usagi, con un epilogo fortunatamente positivo. Ma nel finale di Alice in Borderland 3 c’è anche dell’altro e, proprio per questo, merita di essere spiegato.
La trama di Alice in Borderland 3
Nella nostra recensione (che potete recuperare qui) ci eravamo limitati ad accennare solo alcuni eventi per evitare spoiler, ma ora entriamo nei dettagli. Sono passati diversi anni dalla caduta del meteorite e Tokyo è stata completamente ricostruita. Arisu e Usagi sono marito e moglie e stanno per comprare casa, conducendo una vita apparentemente felice, anche se segnata da inconsci ricordi del Borderland. Pochi, infatti, ricordano davvero ciò che è accaduto lì, e lo scopriamo proprio grazie al lavoro di Arisu, che ora opera in un centro di sostegno per chi ha vissuto quell’esperienza.
Parallelamente, seguiamo il professor Ryuji, ossessionato dal mondo dei morti e impegnato a fare ricerche su alcuni soggetti, tra cui Usagi. Quest’ultima non ricorda esattamente il Borderland, ma è tormentata dal sogno ricorrente del suicidio del padre. Proprio grazie a questa fragilità, Ryuji riesce a convincerla a seguirlo di nuovo nel Borderland, inducendole il coma.

Il ritorno nel Borderland
Arisu scopre l’accaduto tramite Banda (uno degli antagonisti della stagione precedente), ormai diventato cittadino del Borderland. Questo lo spinge a tornare anche lui in quel mondo grazie a una droga che Ann gli somministra, fermandogli il cuore per due minuti. Una volta dentro, Arisu deve affrontare nuove sfide e, al tempo stesso, cercare la sua amata, che per di più è incinta.
Il lungo finale di Alice in Borderland 3
Il finale si articola in diverse parti: vediamo Arisu e gli altri portare a termine l’ultimo gioco, ma questo non equivale a una vittoria, perché una tempesta avvolge il Borderland. Chi riesce a raggiungere le rovine di Tokyo può tornare indietro, mentre chi viene trascinato dal mulinello finisce nel mondo dei morti. Ryuji cerca di trascinare con sé Usagi, ma all’ultimo momento cambia idea, lasciandola libera di tornare tra i vivi insieme ad Arisu. Quest’ultimo, intanto, incontra una figura enigmatica: l’Uomo col Cappello. L’uomo gli rivela che non è finita e che una tragedia ancora più grande del meteorite porterà presto nuove anime nel Borderland.

Una volta tornati nel mondo reale, vediamo Arisu e Usagi felici con la loro bambina. In una scena molto commovente ritroviamo anche i personaggi sopravvissuti della scorsa stagione, che raccontano ad Arisu come la loro vita sia cambiata in meglio dopo la catastrofe. Subito dopo, però, iniziano a verificarsi scosse di terremoto in Giappone e nel resto del mondo. L’ultima scena si sposta in California, in un ristorante, dove la telecamera indugia sulla targhetta di una cameriera di nome Alice.
Il significato del finale
Tutto lascia intendere che vedremo presto un Alice in Borderland ambientato in America, con protagonista questa nuova Alice. Come abbiamo già osservato nella recensione, il finale sembra richiamare quello della terza stagione di Squid Game, che mostrava l’esistenza di giochi anche in territorio americano. Non è chiaro, invece, se rivedremo Arisu: la cosa non è scontata, considerando che i terremoti hanno ormai una portata globale. Una cosa, però, è certa: come ha detto l’Uomo col Cappello, la tragedia che sta per arrivare sarà senza precedenti.