L'acclamato film horror giapponese Audition, diretto da Takashi Miike del 1999, considerato un classico del genere e famoso per essere crudo e scioccante, avrà un remake in lingua inglese.
Secondo Deadline, questo nuovo progetto sarà scritto e diretto da Christian Tafdrup, il regista danese dietro l'originale Speak No Evil, del quale l’anno scorso è stato fatto un remake in lingua inglese con James McAvoy.
La trama di Audition
Il film di Tafdrup adatterà nuovamente il romanzo Audition di Ryū Murakami che ha ispirato l'originale giapponese.
La storia di Audition segue le vicende di un vedevo di mezza età che organizza delle audizioni per trovare un partner che collabori ad un (finto) progetto cinematografico, ma la donna che sceglierà si rivelerà avere in sé un lato oscuro.
Accoglienza e controversie
Secondo The Guardian e Sight & Sound, durante una proiezione in anteprima al Festival Cinematografico di Rotterdam, il pubblico è uscito dal cinema rivolgendosi direttamente al regista Miike, esclamando: "Sei malato!". Il Mirror ha riferito anche che due persone sono svenute durante la proiezione del film a Dublino, e più di 20 persone hanno abbandonato il cinema prima della fine.

Nonostante le controversie, il film è comunque considerato un classico dell'horror moderno e ha contribuito a lanciare la carriera di Miike in Occidente.
La critica cinematografica Clarisse Loughrey ha scritto: "Audition è forse la più grande dimostrazione della folle genialità di Miike. È notoriamente prolifico, con oltre un centinaio di lungometraggi, produzioni televisive, video musicali e cortometraggi al suo attivo, in ogni genere immaginabile, dai musical sugli zombi ( The Happiness of the Katakuris ) ai film sui supereroi ( Zebraman ).”
"Ma i film principalmente esportati in Occidente, e responsabili della sua reputazione qui, sono quelli dal sapore più sfruttatore e nichilista. Non c'è da stupirsi che Quentin Tarantino lo abbia definito 'il padrino dei film ultra-violenti e snervanti'".
Inoltre, stesso Miike ha dichiarato di non essere sorpreso dalla popolarità del film violento tra il pubblico occidentale, dichiarando:
"Non ho idea di cosa passi per la testa delle persone in Occidente e non pretendo di sapere quali siano i loro gusti", ha detto, "e non voglio nemmeno iniziare a pensarci. È bello che il mio film sia piaciuto, ma non ho intenzione di preoccuparmi deliberatamente del perché o di cosa posso fare per far sì che accada di nuovo".