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Berlinale 2025, è il norvegese Dreams a conquistare l’Orso d’Oro

Il Festival di Berlino 2025 si conclude con il trionfo della pellicola norvegese Dreams (Sex Love), un coming of age queer facente parte di una trilogia.

Di , fin da piccola i film della Walt Disney mi hanno spinto a credere in me stessa e a perseverare nei miei sogni.

Il vincitore dell'Orso d'Oro Dreams (Sex Love)

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È calato il sipario sulla 75ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, un programma quello della Berlinale ricco e variegato che ha tenuto in compagnia critici e fan cinematografici di tutto il mondo per una decina di giorni – l’evento si è aperto il 13 febbraio e si concluderà nella giornata di domani - per capire chi potesse vincere l’ambito premio dell’Orso d’Oro.

Dopo aver visto l’attrice britannica Tilda Swinton ricevere l’Orso d’Oro onorario per la sua incredibile carriera artistica, lo Zoo Palast ha riunito i membri della Giuria Internazionale capitanati dal Presidente Todd Haynes e dai suoi collaboratori Nabil Ayouch, Fan Bingbing, Bina Daigeler, Rodrigo Moreno, Amy Nicholson e Maria Schrader per decretare i vincitori e assegnare gli autorevoli premi.

Dalla Norvegia con amore

Ad aggiudicarsi il premio alla Berlinale dell’Orso d’Oro è la pellicola del norvegese Dag Johan Haugerud dal titolo Drømmer , un coming of age a tinte queer facente parte di una trilogia – gli altri lungometraggi sono stati rispettivamente presentati alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia e alla Berlinale 2024 - nella quale una giovane ragazza di 17 anni di nome Johanne si innamora perdutamente della sua insegnante di francese.

Nel tentativo di catturare questa sua prima cotta, la protagonista decide di riversare sulla carta i turbamenti e i sentimenti emersi in superficie grazie a questa donna.

Quando sua madre e sua nonna scoprono i suoi scritti, lo shock iniziale per le descrizioni intime lascia il posto all’ammirazione per la sua abilità letteraria. Esse, infatti, seppur di diversa generazione si immergono ben presto nei ricordi della loro vita amorosa, dei piaceri e delle opportunità mancate, portando a galla quella sensazione travolgente del primo amore.

Eppure, per la nonna (una poetessa affermata) il piacere e l’orgoglio nello scoprire il talento nascosto della nipote suscita anche un certo disagio. Un’opera capace di aprire varie domande che conducono a vari enigmi, in primis la verità che si nasconde dietro a questi scritti: cosa è successo davvero tra Johanne e la sua professoressa? È giusto che questi scritti trovino la strada della pubblicazione?

Quel che è sicuro è certamente l’abilità del cineasta nel raccontare un sentimento tanto forte e potente come l’amore mescolato all’eros. “Una trilogia in cui volevo far capire che tutti noi possiamo adottare nuove forme di pensiero e comportamento sociale. Nel mio caso mi è bastato ricordare come mi sentivo quando mi sono innamorato la prima volta. È qualcosa di personale e nostalgico ritrovare quelle prime sensazioni di un amore che nasce quando tutto sembra meraviglioso.”

Nel cast si annoverano Ella Øverbye, Selome Emnetu, Ane Dahl Torp, Anne Marit Jacobsen. L’uscita nelle sale cinematografiche italiane è prevista per il 6 marzo, mentre gli altri due capitoli arriveranno tra fine aprile e giugno 2025 sempre con Wanted Cinema.

Il vincitore dell'Orso d'Oro Dreams (Sex Love)

Gli altri vincitori della Berlinale 2025

Si prosegue con le altre premiazioni al Festival di Berlino 2025 che vedono l’opera O último azul di Gabriel Mascaro trionfare con l’Orso d’Argento Gran Premio della Giuria mentre El mensaje di Iván Fund ottiene il Premio della Giuria Orso d’Argento.

Il cineasta cinese Huo Meng riscuote l’Orso d’argento per la miglior regia con Sheng xi zhi di (Living the Land) mentre tra gli interpreti l’Orso d’argento per la miglior performance da protagonista va a Rose Byrne con If I Had Legs I’d Kick You a cui segue l’Orso d’argento per la miglior interpretazione non protagonista a Andrew Scott con Blue Moon. Infine, l’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura va a Radu Jude con Kontinental ’25 e l’Orso d’argento per l’eccezionale contributo artistico è per Lucile Hadžihalilović e l’ensemble creativo de La Tour de Glace.

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