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Il creatore di The Last of Us spiega dove la serie migliora rispetto al videogioco

Neil Druckmann ha spiegato perché, secondo lui, il terzo episodio della seconda stagione di The Last of Us è un upgrade rispetto al videogioco.

Di , scrivo di cinema perché non potrei farne a meno. Tutto è iniziato con Mulholland Drive, durante i miei studi a Roma, e da allora non ho più smesso. Il cinema mi ha dato tanto. Io gli devo tutto.

Una scena dal terzo episodio di The Last of Us 2.

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La seconda stagione della serie di The Last of Us (qui la nostra recensione sui primi due episodi), trasmessa in Italia su Sky e NowTV, continua a essere acclamata come una delle migliori trasposizioni videoludiche mai realizzate. Dopo il successo della prima stagione, la seconda prende una svolta ancora più drammatica e sorprendente, soprattutto per chi il videogioco non l'ha mai giocato.

Neil Druckmann spiega il miglioramento da videogioco a serie tv di The Last of Us 2

Nel terzo episodio della seconda stagione, la narrazione cambia ritmo rispetto al videogioco The Last of Us Parte II. Mentre nel gioco la morte di Joel porta Ellie a volere una vendetta furiosa ed immediata, nella serie l’evento viene trattato con più calma, con maggiore introspezione e più tempo dedicato alla elaborazione del lutto. Neil Druckmann, co-creatore della serie e regista del gioco originale, ha sottolineato quanto questo cambiamento sia stato possibile solo grazie al formato televisivo:

“Amo l’episodio tre. Fa qualcosa che semplicemente non potevamo fare nel gioco, ha spiegato durante l’aftershow Inside Episode 3. “Nel gioco, per via della natura più orientata all’azione, il lutto per la morte di Joel dura poco. Nella serie, invece, possiamo dedicare quasi un intero episodio a sentire davvero la perdita di questo personaggio”.

Bella Ramsey nei panni di Ellie nel terzo episodio della seconda stagione di The Last of Us.

Craig Mazin, co-creatore della serie, ha evidenziato un aspetto spesso trascurato nelle narrazioni di qualsiasi tipo e che invece questo terzo episodio di The Last of Us riesce a fare: “Quando un personaggio che amiamo muore in una battaglia dove muoiono anche molti altri, spesso ci dimentichiamo che anche quelle persone contano. Tutta la città di Jackson ha sofferto.

L’episodio non si limita a mostrare il dolore personale di Ellie e quello di tutta la città, ma si concentra anche su Tommy, il quale si trova, come detto anche dall’attore Gabriel Luna, in un momento di passaggio importante, sia per lui che per il futuro della serie. “È un episodio tragico, ma da qui inizia una nuova fase. Il mondo si espande, ha detto Luna.

In attesa del quarto episodio, vi ricordiamo che potete guardare i primi tre episodi della seconda stagione di The Last of Us su NowTV e Sky.

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