È una figura immortale destinata a essere rappresentata a più riprese sul grande schermo quella di Dracula, personaggio iconico portato sul mercato letterario nel tardo XIX secolo dallo scrittore irlandese Bram Stoker nella quale, prendendo spunto dalla personalità emblematica di Vlad III, principe di Valacchia, diede vita al mito del vampiro.
Una figura letteraria che ha avuto modo di presentarsi al cinema proprio a inizio anno per mano del regista Robert Eggers con la sua versione personale di Nosferatu, remake del classico lungometraggio muto tedesco del 1922 di F.W. Murnau nella quale il Conte Orlok assume le sembianze dell’attore svedese Bill Skarsgård.
Ora, in prossimità della vigilia di Ognissanti, il cineasta Luc Besson prova a portare in scena la sua rappresentazione con Dracula – L’amore perdutoraccogliendo quell’approccio romantico delineato tra le pagine del manoscritto e assai poco esplorato nei vari adattamenti cinematografici.
La nascita del mito di Dracula
L’opera si apre nella Transylvania del XV secolo, un luogo e un tempo lontano che finisce per congelarsi per sempre dopo la triste dipartita dell’amata donna del principe Vladimir. Ottenebrato da una vita senza più un valore morale, l’uomo rinnega Dio per abbracciare un destino segnato dall’immortalità e da una lunga scia di sangue.
Alcuni secoli dopo, nell’Inghilterra vittoriana, il volto di una giovane donna riporta nella mente del protagonista la moglie perduta. Mentre passato e presente si intrecciano, la storia di una possibile reincarnazione e di un amore destinato a trionfare per l’ultima, definitiva volta, trovano banco in questo racconto gotico dove sotto i riflettori risplende il racconto di un uomo che aspetta per secoli di rivedere la sua amata consorte.
Dracula ritorna (nuovamente) al cinema
Certamente Dracula – L’amore perduto non nasce dal desiderio di esplorare (sotto nuove sfaccettature) la storia del celebre vampiro, parola di Besson. Un’opera la cui brama di essere portata sotto i riflettori dipende esclusivamente dal suo interprete, Caleb Landry Jones, attore con il quale il cineasta francese aveva già collaborato in passato in Dogman. Un volto ipnotico e ideale che si sposano con la figura del tormentato Conte perdutamente innamorato della sua Mina, in questa versione interpretata da Zoë Bleu (figlia d’arte, la madre è l’attrice Rosanna Arquette).
Al loro fianco sfilano nomi internazionali come quello di Christoph Waltz nelle vesti di un rappresentante di quella Chiesa rinnegata da Dracula, una sorta di Van Helsing; appare nelle sembianze della migliore amica dell’amata donna la star nostrana Matilda De Angelis. A chiudere il cerchio Ewens Abid, attore francese nei panni di Jonathan Harker. Distribuito nelle sale francesi lo scorso 30 luglio, Dracula – L’amore perduto arriva dapprima alla Festa del Cinema di Roma per un’anteprima nazionale per giungere successivamente nei nostri cinema il prossimo 29 ottobre 2025 per Lucky Red.
Una pellicola sontuosa se si pensa non solo al budget imponente (si parla di una cifra che si aggira tra i 40 e i 45 milioni di euro) ma anche alla firma lasciata da Danny Elfman (collaboratore di lunga data di Tim Burton) nella colonna sonora.
