Nell'ormai lontano 1996 veniva introdotto nella televisione giapponese Dragon Ball GT. Tante discussioni sono nate da allora riguardo la canonicità di alcune scelte, tra chi porta quella saga nel cuore e chi invece la ritiene quasi come un figlio reietto di Dragon Ball, dei dibattiti che continuano ancora oggi tra i fan della saga.
Arrivato all'episodio 18, Dragon Ball DAIMA decide di scrivere una nuova pagina di storia non solo per la serie, ma per tutti i fan degli anime, sciogliendo alcuni dei più grandi nodi legati a Dragon Ball. Lo fa a modo suo, il che può piacere o no, ma una cosa è certa: dopo questo episodio, Dragon Ball non sarà più lo stesso. Vi consigliamo di non proseguire la lettura se ancora non avete visto l'episodio.
Ritmo serrato e azione senza sosta
Sin dai primi minuti, Awakening si impone come un episodio costruito attorno all'azione pura. Lo scontro tra Goku e Gomah raggiunge nuovi picchi straordinari, con sequenze coreografate in modo magistrale e un utilizzo intelligente e mai banale dello slow-motion. I combattimenti di Dragon Ball DAIMA si distinguono per una fluidità rara nel panorama dell’animazione moderna, e questo episodio non fa eccezione, ma anzi, li porta ad un livello ancor superiore.

L'utilizzo dei colori è centrale per l'episodio ed il dualismo tra Goku e Gomah viene accentuato dalla dinamicità delle loro animazioni, passando da tonalità vivaci e perfettamente splittate tra i due fino ad arrivare ad alcuni momenti in bianco e nero assolutamente memorabili.
QUELLA trasformazione è ufficialmente canonica
L’aspetto più significativo di Awakening è senza dubbio la trasformazione di Goku in Super Saiyan 4. Dopo anni di dibattiti tra i fan sulla canonicità di questa trasformazione, Dragon Ball DAIMA risolve ogni dubbio portando questa iconica forma al centro della narrazione. Il design del Super Saiyan 4 viene rispettato ed è semplicemente fantastico, ma alcuni ritocchi stilistici che lo collegano al Super Saiyan God creano un ponte tra passato e presente della saga, regalando ai fan un momento leggendario.

Non solo Goku
Nonostante Goku sia il fulcro della puntata, anche gli altri personaggi trovano il loro spazio nell’episodio. Majin Duu e Majin Kuu si trasformano da semplici antagonisti a improbabili alleati, mentre Glorio e Piccolo dimostrano una determinazione incrollabile nel supportare Goku. Inoltre, abbiamo apprezzato tanto anche alcuni momenti "meno seriosi", che hanno contribuito a dare all'episodio 18 un ritmo mai scontato, come ad esempio la volontà di Duu di essere forte come Goku, imitando la sua trasformazione.
Dragon Ball DAIMA 1x18: un colpo di scena che prepara il gran finale
L’episodio si conclude con un cliffhanger che ci lascia tante aspettative per le ultime due puntate rimaste: con l'evocazione del Drago delle Sfere demoniache da parte di Glorio, non ci resta che capire quale desiderio ha espresso in namecciano. Seppur con qualche inciampo lungo il percorso, Dragon Ball DAIMA si avvia verso un finale che promette di essere epico.