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Dragon Ball DAIMA 1×20, Recensione: ci ha trollati dall’inizio?

L’episodio 20 di Dragon Ball DAIMA è una montagna russa di emozioni, coerente allo spirito ironico della serie, ma che lascia anche qualche dubbio.

Recensione di 

Goku SSJ4 nell'ultimo episodio di Dragon Ball DAIMA.

Contenuto della recensione

Con l'episodio 20 si conclude l'avventura di Dragon Ball DAIMA, l'ultima del maestro Akira Toriyama. DAIMA fin qui si è dimostrato una montagna russa di emozioni e speranze, con gli ultimi episodi che hanno riacceso l'animo dei fan dopo un lento declino dell'interesse generale.

Come ogni cosa, però, maggiori sono le aspettative e maggiori sono le possibilità di rimanere delusi: l'ultimo episodio di Dragon Ball DAIMA chiude il cerchio coerentemente a ciò che abbiamo visto e vissuto lungo la serie, con luci e ombre che si sono alternate continuamente, e un aspetto "troll" che forse non avevamo considerato abbastanza.

Lo scontro finale tra Goku e Gomah, che meraviglia!

La prima parte dell'episodio 20 di Dragon Ball DAIMA è interamente dedicata al combattimento tra Goku Super Saiyan 4 e Gomah. Sebbene lo scontro fosse già iniziato nell'episodio precedente, "Massima Potenza" porta la battaglia al suo apice, utilizzando al massimo il budget e le capacità creative del team di produzione. L'animazione raggiunge livelli straordinari, con sequenze d'azione dinamiche e spettacolari.

Goku SSJ4 in Dragon Ball DAIMA, episodio 20.

Il lavoro di Naotoshi Shida, animatore leggendario della saga di Dragon Ball, contribuisce a rendere questo scontro uno dei più spettacolari mai visti nella serie, con alcuni momenti che possono ricordare a livello animato anche alcuni splendidi momenti di Dragon Ball Super: Broly.

Una seconda parte che dividerà il pubblico

Come sapevamo già dallo scorso episodio, il Terzo Occhio Demoniaco può essere separato dal corpo di Gomah solo colpendolo tre volte consecutive sulla nuca, un compito che sembrava destinato a Piccolo. Tuttavia, il Namecciano non riesce a portare a termine l'impresa, risultando più marginale del previsto, così come è stato per tutta la serie. Al contrario, è Majin Kuu a sorprendere tutti e ad infliggere i tre colpi decisivi, una soluzione che richiama i momenti più imprevedibili della saga di Dragon Ball.

Majin Kuu diventa sul finale addirittura il nuovo Supremo Re Demone, una scelta bizzarra ma perfettamente in linea con lo spirito della serie, che tante volte ha riportato l'ironia di Toriyama al centro della saga, anche a costo di deludere qualcuno.

Una scena da Dragon Ball DAIMA, episodio 20.

Dragon Ball DAIMA ci ha preso in giro?

La seconda parte di episodio sembra quasi urlare al mondo, "ve l'abbiamo fatta, ci siete cascati" e si disinteressa completamente della continuità narrativa con Super. Goku svela a Vegeta che il Super Saiyan 4 (canonizzato anche nel nome) lo ha sbloccato grazie ad un intenso allenamento post-Majin Buu, ma che non sapeva se avrebbe funzionato. Questo fa crollare le teorie secondo cui Goku fosse riuscito a sbloccare la trasformazione solo grazie alla magia di Neva, limitandone l'utilizzo al solo Regno dei Demoni.

Inoltre, nel dialogo tra Goku e Vegeta emerge una certa ironia nei confronti della trasformazioni che abbiamo visto in Super e, più in generale, nelle nuove forme che raggiungono "al giorno d'oggi" i nostri eroi, svalutando forse anche ciò che abbiamo visto sul finale di questo stesso Dragon Ball DAIMA. Un modo per dire, "vi abbiamo dato ciò che volevate, nuove trasformazioni, siete contenti ora?".

Ad avvalorare queste tesi c'è una scena post-credit in pieno stile Akira Toriyama che farà parecchio discutere, visto che annulla completamente la leggenda del Terzo Occhio Demoniaco, rendendolo un comune oggetto acquistabile nel negozio degli insetti visto ad inizio stagione. Questi stessi discorsi valgono anche per la fatidica fusione che alla fine non c'è stata e che, anche qui, ci fa respirare aria di troll.

Dragon Ball DAIMA 1x20

Recensione diMattia Loiacono, scrivo di cinema perché non potrei farne a meno. Tutto è iniziato con Mulholland Drive, durante i miei studi a Roma, e da allora non ho più smesso. Il cinema mi ha dato tanto. Io gli devo tutto.

Dragon Ball DAIMA ha regalato momenti indimenticabili e ha saputo bilanciare tradizione e innovazione. Ci ha divertiti, ci ha fatto tornare bambini, ma ci ha fatto anche storcere il naso in più di qualche momento e dare una valutazione complessiva diventa più che mai soggettivo. Tanti sono gli elementi non sfruttati di una saga che sicuramente rimarrà nella storia del franchise, ma che poteva rappresentare anche molto di più, sia per i fan che per il futuro di Dragon Ball.

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