Monster Hunter Wilds è finalmente arrivato su tutte le piattaforme e ha fatto strage di giocatori arrivando ad essere il gioco tripla A con più vendite su molte piattaforme ancora prima d'uscire e tutt'ora uno dei giochi con più utenza su tutte le console.
Presentato inizialmente come il successore di Monster Hunter World, gli sviluppatori hanno deciso di prendere ciò che i fan avevano apprezzato di più da World e da Monster Hunter Wilds e andando a correggere e smussare i vari difetti per portarci un prodotto il più perfetto possibile con il nome di Monster Hunter Wilds.
La trama di Monster Hunter Wilds
La trama di Monster Hunter Wilds è abbastanza ripetitiva, ma l'aggiunta di una mappa open world rende la costruzione più coinvolgente rispetto ai precedenti titoli. Come sempre il nostro personaggio è un cacciatore della Gilda dei Cacciatori e prende parte all'unità Avis insieme ad Alma e Gemma, rispettivamente due personaggi molti importanti sia a livello di lore che a livello effettivo nel gioco.
Questa unità è stata creata appositamente dopo aver salvato un ragazzo di nome Nata, appartenente ad un popolo chiamato i Custodi, che abita nelle Terre Proibite. La missione data all'unità è quella di esplorare le Terre Proibite alla ricerca del villaggio del ragazzo e alla scoperta dello Spettro Bianco, un mostro che ha attaccato Nata ed il suo villaggio obbligandolo a fuggire in cerca di aiuto.

Meccaniche di gioco
Monster Hunter ha da sempre una meccanica di gioco molto semplice: il proprio cacciatore può scegliere una tra le possibili categorie di armi presenti in gioco, a cui è associata una serie di combo ed abilità, e attraverso la sconfitta dei mostri sarà possibile ottenere delle parti per creare nuove armi e armature più potenti, insomma è un gioco che richiede un po' di tempo per ottenere gli equipaggiamenti migliori.
Per i player più novizi sarà tutta una novità quello che troveranno in questo nuovo titolo, mentre per chi ha già esperienza grazie ad altri titoli le novità sfortunatamente sono poche:
- La prima novità è il Seikret, il nuovo sistema di cavalcatura, che è una evoluzione del Canyne di Rise. Grazie ad esso potremo spostarci più rapidamente per la mappa e inoltre ci fornirà supporto generando degli strumenti curativi.
- La seconda novità è la doppia arma. In tutti i titoli precedenti non era mai capitato di potersi portare appresso due armi diverse, ma ora in Monster Hunter Wilds sarà possibile: infatti il Seikret porterà una seconda arma per il player di qualsiasi tipo che potrà essere scambiata durante la caccia per cambiare il proprio stile di gioco o semplicemente l'elemento dell'arma
La doppia medaglia di Monster Hunter Wilds
Dopo che World ha spalancato le porte della serie a un vasto nuovo pubblico nel 2018 e Rise nel 2021 aveva introdotto gli insettifilo, Capcom è desiderosa di accogliere molti nuovi player e farli appassionare a questa serie. Ed è esattamente ciò che fa Monster Hunter Wilds, portando il processo di uccidere creature spaventose e trasformarle in armi ed armature il più veloce, flessibile e meno macchinoso che mai.
L’altro lato della medaglia, però, è che Wilds non presenta delle vere e proprie sfide, soprattutto se si è un player che ha già giocato a Monster Hunter. Ad esempio per rendere l'esperienza un po' più complicata mi sono messo delle restrizioni sul livello dell’equipaggiamento. Però, nonostante i mostri siano meno impegnativi del solito, le modifiche al combattimento introdotte rendono le cacce più soddisfacenti che mai.

Come aveva dichiarato in precedenza, Capcom ha cercato di accogliere al meglio i nuovi giocatori e di smussare i problemi riscontrati in precedenza. Una modifica alquanto piacevole è che la campagna di Wilds non è più solo una scusa dimenticabile per uccidere qualsiasi cosa capiti sul tuo cammino, soprattutto grazie alla cura data nella scrittura di tutti i personaggi che incontriamo.
Sia che si parli dell’entusiasta ingegnera Gemma, dell’empatica assistente Alma o del biologo Erik, il roster è pieno di personalità simpatiche e piccoli archi narrativi che si sviluppano nelle magnifiche scene animate. A mio parere è bastato questo per farmi coinvolgere nella campagna di Wilds più di quanto mi sia mai successo con un Monster Hunter precedente.
La nuova struttura inoltre ha permesso di ridurre la durata della campagna, e molte volte non è neanche necessario ripetere le cacce a dei mostri per ottenere i materiali per i loro equipaggiamenti. Se lo confrontiamo con le 40 ore necessarie per il completamento di World, è evidente che l’intenzione sia permettere a più giocatori di sentire di aver “completato” Wilds senza troppo sforzo.
Sfortunatamente, anche apprezzando molto la scelta di rendere il gioco più accessibile a chi ha sempre trovato la serie intimidatoria, da veterano mi sono sentito un po' deluso perché non ho mai trovato una vera e propria sfida salvo casi eccezionali, nonostante abbia apprezzato molto la campagna.
Post-Game e pensieri personali
Finita la campagna è proprio nel post-game che troviamo le novità di Wilds. Con il nuovo sistema open world ora tutto ciò che è necessario per la caccia è sempre a portata di mano. Possiamo dire addio ai caricamenti infiniti tra una caccia e l'altra per tornare al villaggio e passare ore continue a cacciare senza mai fermarci. Inoltre ogni area è collegata senza soluzione di continuità, ovvero per cambiare zona basta un caricamento velocissimo di distanza da dove vuoi andare.
Aggiornato anche il sistema di pasti, che ti permette di ottenere bonus consumando del cibo, che ora durerà per un tempo prestabilito, bloccato se ci si trova in un accampamento, e non più per una singola caccia. Grazie a questa modifica il processo di caccia è molto più scorrevole, il tutto senza rimuovere la profondità e l'importanza che aggiungeva.
Le modifiche come questa sono presenti ovunque, ed il risultato è che la maggior parte degli elementi problematici che i giochi precedenti avevano sono stati rimossi. Ora puoi semplicemente controllare la mappa per ottenere informazioni sui mostri, saltare in sella alla tua cavalcatura e partire per la caccia.

I territori di Monster Hunter Wilds rendono tutto il più coinvolgente grazie alla loro qualità. Come era stato detto prima del lancio, nelle varie mappe sono presenti “stagioni in miniatura”, che non influenzano pesantemente le cacce, ma possono determinare quali mostri appaiono e fornire un aiuto se sfruttate a dovere. A prescindere dalle funzionalità in gioco è un vero spettacolo vedere l'estetica di ogni zona di caccia trasformarsi a seconda del momento in cui ci arrivi.
Inoltre anche i mostri stessi hanno dei design eccellenti in unione alle loro abilità e alle interazioni ambientali, sia che si tratti di un classico Gore Magala o di una novità come il ragno ispirato al flamenco, Lala Barina. Il vero spettacolo, soprattutto per i veterani, è finalmente l'introduzione di mostri simili a un polpo, specialmente grazie alle movenze dei tentacoli che possono essere tanto imprevedibili quanto devastanti.
Anche il combattimento, che è un po' la punta di diamante di Monster Hunter, è in ottima forma. La magia della saga è sempre stata quella di bilanciare attacchi spettacolari con la necessità di osservare e capire il comportamento e i movimenti del mostro in modo da posizionarsi correttamente per colpire nel momento giusto. Lo stesso vale in Wilds, ma il sistema di combattimento adesso è più flessibile e permissivo, dando la possibilità di correggere la propria posizione a metà combo, riducendo le situazioni in cui un colpo errato ti lasciava completamente esposto.
Problemi che lasciano l'amaro in bocca
Nonostante tutte le cose positive fatte con questo nuovo titolo ci sono due gradissimi problemi: il primo riguarda la difficoltà del gioco perché senza battaglie davvero impegnative, chi già conosce il gioco può solo farmare per il gusto di farlo, ma con i nuovi sistemi non ci vuole molto tempo a completare tutto ciò che si può creare nel titolo.
Molti veterani staranno già aspettando gli aggiornamenti con nuovi mostri, ma la roadmap mostrata da Capcom fa rimanere perplessi perché per tutta la primavera è stato annunciato solo un nuovo mostro, e solo un altro è previsto per l’estate. Questo è un grave problema perché la preoccupazione che il post-game rimanga carente per troppo tempo è concreta, soprattutto se confrontato con Rise, che già ad un mese dal lancio aveva introdotto 6 nuovi mostri e molti altri nei mesi successi insieme al DLC.
Il secondo problema riguarda il motore grafico, che è davvero deludente e troppo, ma dico troppo, problematico. Monster Hunter Wilds ha mostrato che la personalizzazione delle impostazioni di gioco e grafiche è molto varia e si può adattare a tantissimi modelli di piattaforma. Ma se da un lato hanno mantenuto le promesse di sistemare i bug grafici nelle console con i driver appositi, hanno dimenticato una grossa fetta di giocatori su PC che per un motivo o per un altro non hanno i componenti di gamma migliore.
Questo fatto è molto limitante perché molti giocatori, tra cui io in primis, si trovano spesso nella situazione in cui i mostri che combattono o gli accampamenti e i vari personaggi diventino un ammasso di quadrilateri per via del pessimo rendering.

Questi due elementi creano davvero molti problemi che potrebbero ridurre di molto la player-base di Wilds. Inoltre a parere mio, anche se spero di essere smentito per l'amore che provo per la saga, il problema della grafica soprattutto costerà a Capcom il titolo di Game of The Year che a mani basse avrebbe potuto ottenere.