Salta al contenuto

Perché Anora è il film di cui tutti parlano, ancora: Palma d’Oro, 5 Oscar e un messaggio potente

Anora, dopo i successi degli ultimi mesi, continua ad essere apprezzato e stimola una riflessione sul cinema contemporaneo. Come mai?

Di

Una scena dal film, Anora.

Contenuto dell'articolo

Ad oggi Anora è il film dell'anno: dopo la Palma di Cannes, gli Oscar l'hanno consacrato con 5 statuette, un'incetta per la cricca di Sean Baker, il quale ha poi pronunciato un significativo discorso riguardo l'importanza di recarsi al cinema e la forza dei film indipendenti contemporanei. Ma come mai Anora, disponibile dallo scorso 16 luglio su Now TV, continua a ottenere elogi e ad essere al centro dei passaparola?

La trama di Anora rispetta i canoni di tutti i film indipendenti di successo degli ultimi anni: è assurda, originale, colma di battute taglienti che non si sforzano troppo di nascondere una grande critica sociale.

La giovane spogliarellista di Brooklyn Anora incontra durante una serata Vanja, giovanissimo rampollo figlio di due magnati russi. Dopo i sistematici incontri sessuali fra i due Vanja, poi seguito da Anora, si innamora e inizia a insistere affinché i due si sposino. Contro questo rapporto ovviamente intervengono coattivamente degli uomini al soldo dei genitori del ragazzo, coi quali si arriva a diverse situazioni assurde e imprevedibili, che caratterizzano l'andamento della storia.

Una scena dal film, Anora.

Anora appartiene a un genere?

È molto difficile, come spesso accade coi film contemporanei, trovare una classificazione adatta per Anora: sin dall'inizio è chiarissimo il tono umoristico del film, che poi sembra procedere verso una commedia sentimentale, fino a un taglio netto che ci mette davanti a un evidente dramma famigliare, il quale si chiude con un'ultima drammatica scena colma del dolore della protagonista.

Superando la superficie leggera del film e addentrandosi nel contesto di Brighton Beach e nel rapporto fra classi sociali è evidente la satira sociale che ha spesso caratterizzato i film di Sean Baker, il quale aveva già messo una sex-worker come protagonista in Tangerine.

Cosa colpisce di Mikey Madison?

L'attrice statunitense, scoperta da Sean Baker in C'era una volta a Hollywood di Tarantino e trionfante nella categoria miglior attrice degli ultimi Oscar, porta in scena una figura difficile, molto furba, da una parte ironica ed erotica, soprattutto nella prima metà, dall'altra sensibile e confusa, come possiamo vedere dalle ultime scene, una ragazza che si è trovata in mezzo a una situazione più grande di lei per la quale non ha un briciolo di voce in capitolo, nonostante c'entri in primissima persona.

È un personaggio che non viene giudicato dal suo autore, ma che non appare né come una vittima né come una manipolatrice. Ci viene mostrata tenendo conto dei suoi lati chiari e dei suoi lati scuri, un perfetto ritratto di una giovane donna protagonista priva di cardini morali o sociali.

Una sceneggiatura da Oscar

Un altro punto di forza del film è la sceneggiatura di Baker, che riesce abilmente a "strattonare" lo spettatore da una scena all'altra senza mai annoiare. Ogni personaggio è costruito egregiamente, riusciamo subito a empatizzare con Anora quando si invaghisce della spensieratezza di Vanya, finendo per odiarlo quando essa diventa immaturità e soggezione ai genitori, anche loro molto caratteristici e fastidiosi, in perenne conflitto l'uno con l'altro.

I "bravi" dei genitori di Vanja, per niente cattivi come i loro superiori, entrano prepotentemente in contrasto col forte e stizzito carattere di Anora, durante le scene nella casa del ragazzo, uno scontro che porta a situazioni chiassose e confusionarie, e perciò molto umoristiche.

Il premio Oscar Mikey Madison  in "Anora".

Sottile critica sociale?

Come da rito nei film di Sean Baker, la critica sociale è sicuramente una parte importante, anche se non palesissima: è evidente innanzitutto l'umanizzazione delle spogliarelliste/sex-worker, un tema molto attuale e per niente scontato, come detto dal regista durante il discorso agli Oscar. Anora, una "Cerenentola metropolitana", è al settimo cielo quando il giovane miliardario decide di sposarla, e questo suscita in alcune colleghe una grande gelosia, questo perché nonostante tutto il suo lavoro la sfinisce.

Nella seconda metà del film invece notiamo come il volere dei genitori di Vanja, in particolare la madre, oscuri totalmente l'opinione della protagonista, definendo precisamente due rilevanze differenti nelle decisioni in base alla posizione sociale.

Anora è il presente (ed il futuro?) del cinema

Anora rappresenta perfettamente i caratteri delle nuove frontiere del cinema, è un film ricco di spunti, per niente statico e difficile da inserire in una categoria. Sean Baker ha un'idea precisa di cosa vuole fare, si vede già dai precedenti film, e con questo ha ottenuto il plauso dalla critica e dal pubblico, arrivando all'apice non solo del successo ma anche della libertà artistica dal punto di vista produttivo. Non vediamo l'ora di sapere cos'altro ne verrà fuori.

Sezione commenti

Commenti
Benvenuti nella nostra sezione commenti!Si prega di leggere e comprendere le Linee Guida della Comunità prima di partecipare.