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Sakamoto Days 1×11, Recensione: Un finale Amaro tra filler e aspettative

Con l’episodio 11 si chiude la prima stagione di Sakamoto Days, ma la conclusione è un po’ deludente per l’impronta filler della puntata.

Recensione di 

Sakamoto Days - episodio 11

Contenuto della recensione

Dopo gli scontri contro nemici potenziati artificialmente, l'episodio finale della prima stagione di Sakamoto Days prende una direzione totalmente diversa. Se seguissimo la logica degli scorsi episodi la comparsa di un nemico eccentrico e potente spingerebbe verso un'epica battaglia degna per concludere la prima stagione.

Tuttavia, lo studio di animazione ha in serbo una sfida del tutto fuori da questa logica per i nostri personaggi. Dopo tutti gli episodi il pubblico conosce la propensione dell'anime a non seguire i soliti canoni del genere shonen. Infatti il finale ha un ritmo rilassato e bilancia in maniera ambigua intrighi ed esposizione. Nonostante tutto, i fan possono comunque gustarsi una scena di combattimento spettacolare accompagnata dall'inconfondibile tema musicale di Sakamoto.

L'episodio 11 parte dove ci eravamo lasciati con l'ultimo episodio nel lato più scintillante del crimine dove lusso e glamour contano più dell’azione, ovvero all'interno di un casinò. Come visto al termine dell'episodio 10 il cliffhanger che avevano lasciato riguardava la sfida lanciata da Wutang al team Sakamoto per riprendersi la sua signora. Andando a ribaltare la situazione attuale rispetto alla scorsa narrazione, che era un massacro totale, ci troviamo in una situazione alle James Bond: bisogna vincere la scommessa senza lasciarci le penne.

L'atmosfera seria e pericolosa viene dimenticata e si entra in un'esilarante fonte di comicità grazie alle vincite nonostante la loro inesperienza nei giochi d'azzardo, infatti nonostante la pesantezza che dovrebbe avere la situazione, il pubblico non riesce ad avvertirla per via del ritmo dell'episodio. Questo episodio è una scatenata avventura che termina in un combattimento frenetico, ma per i termini della trama non porta a nulla di essenziale. Con quello che sembra un altro filler, il finale della prima stagione viene sfruttato per preparare il terreno per la successiva, senza dare una conclusione esplosiva. La narrazione si sviluppa in modo da poter godere ogni singolo momento, rispetto a concentrarsi sull'andamento totale della trama.

Si arriva in un punto in cui diventa più interessante capire come i personaggi useranno le loro abilità per uscire dai guai piuttosto che seguire il filo narrativo. Il capire come lo faranno ha l'apice nella scena culminante, quando i personaggi sembrano finalmente in pericolo. Il combattimento che ne segue è inferiore rispetto ai precedenti, ma ha comunque un'animazione spettacolare. Tuttavia, né la storia né l'azione riescono a rendere memorabile il finale della prima stagione.

Shin e Lu mentre giocano a Poker in Sakamoto Days.

Una narrazione con un focus sbagliato

L'episodio 10 aveva avuto un ottimo riscontro perché sembrava finalmente darci una narrazione incentrata su Lu, ma l'episodio 11, nonostante rivela qualcosa in più sul suo passato oltre alle sue origini nella mafia, sembra avere come fulcro Wutang piuttosto che lei. L’intera premessa della puntata si basa sulla scommessa di Wutang, e le sue motivazioni tengono i protagonisti intrappolati in questa situazione ad alto rischio. Per lo meno il personaggio di Wutang viene ben approfondito, soprattutto se consideriamo che ormai il gruppo Sakamoto lo conosciamo fin troppo bene.

Egli viene dipinto come un uomo sia brillante che arrogante, e la sua cieca fiducia nell’intelligenza lo rende eccessivamente sicuro di sé. Nel mondo della mafia, questo è un grave difetto, e alla fine ne paga il prezzo. In mezzo alla confusione però abbiamo una crescita caratteriale anche per Lu, che riesce a mostrare sia il suo lato premuroso sia le sue abilità nelle arti marziali. Mettendo a riposo Shin con un mero trucchetto narrativo viene enfatizza l’intelligenza di Wutang, che di conseguenza permette a Shaotang di uscire dal solito ruolo da "brontolona" e di rivelare altre sfaccettature del suo carattere.

La leggenda di Taro Sakamoto

Indipendentemente dalla narrazione Sakamoto continua a rimanere il pezzo per ribaltare le sorti dello scontro, e anche in questo episodio non delude. I nemici che verranno approfonditi nella seconda stagione sono unicamente per lui, nonostante all'apparenza Taro sembra solo un ciccione. La storia quindi cambia totalmente la linea guida degli shonen: non è il protagonista che insegue i suoi nemici, è la reputazione di Sakamoto a farli venire da lui. È uno dei motivi per cui Sakamoto Days ha un ritmo più rilassato rispetto ad altri shonen, un aspetto che traspare perfettamente dal protagonista stesso, aiutato anche dalla voce di Tomokazu Sugita.

I villain della nuova stagione di Sakamoto Days.

L'animazione di Sakamoto Days mantiene alto il morale

L’animazione che oramai ci ha dato molte soddisfazione non è stata all'altezza per i fan, ma nonostante ciò l’episodio 11 è ottimo e presenta alcuni momenti spettacolari. Vista la location di gran parte dell'episodio, l’aspetto visivo è inevitabilmente sfarzoso. Tuttavia, l'animazione risplende davvero quando l’azione prende il sopravvento. Sakamoto e Lu affrontano ondate di nemici con stile e precisione, e l’animazione segue ogni loro movimento con fluidità, regalando sequenze di combattimento dinamiche e coinvolgenti.

La puntata non si limita al casinò: le ambientazioni spaziano dagli affollati palazzi di Hong Kong fino ad un fast food, mentre la storia sposta rapidamente il focus da un personaggio all'altro. Sembra quasi che il team artistico abbia voluto sfoggiare il proprio talento un’ultima volta prima che l’anime vada in pausa. Un’attenzione particolare è riservata alle scene ambientate a Hong Kong, dove ogni finestra e ogni piano degli edifici sono animati con dettagli impressionanti. Inoltre, l’episodio introduce un livello di violenza grafica piuttosto elevato, aumentando il suo impatto visivo.

Sakamoto Days 1x11

Recensione di Tommaso Rezzani, ex FPS pro-player, ora mi diletto nel parlare di videogiochi e tecnologia. Gioco di tutto, ma di quello che parlo o scrivo state certi che in pochi ne sanno più di me! Se non sono al PC mi trovate a spaccare il mio corpo in palestra.

L’episodio 11 di Sakamoto Days è intrattenimento puro, ma privo di una vera conclusione. Tra retroscena poco memorabili e umorismo ripetitivo, il finale non riesce a essere all'altezza delle aspettative. Anche l'unico grande combattimento non basta a risollevare la trama anticlimatica. La maggior parte dello sforzo dell'episodio è dedicata alla preparazione della stagione successiva, lasciando i fan con un senso di insoddisfazione.