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The Brutalist: spiegazione e significato del finale

Vediamo insieme la spiegazione dell’epilogo del film e il profondo significato della pellicola.

Di , con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

The Brutalist Adrien Brody

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The Brutalist è il nuovo film di Brady Corbet con Adrien Brody, Felicity Jones e Guy Pearce. La mastodontica pellicola di Corbet è candidata a ben 10 premi Oscar e ha già trionfato nella stagione dei premi. Ci troviamo di fronte ad un film di 3 ore e 35, cui il regista ha dedicato gli ultimi 7 anni della sua vita (qui le curiosità sul film). Un'opera sontuosa composta da due parti, divise da un necessario intervallo di 15 minuti: una prima parte che costituisce il "sogno americano" e una seconda che rappresenta la "tragedia greca".

Alla fine di queste due parti, Corbet conclude con un epilogo ambientato anni dopo. Infatti, The brutalist, segue ben 30 anni della vita di László Tóth, architetto ungherese di origine ebrea. Vediamo insieme la spiegazione del finale, cercando di cogliere il significato del film.

The Brutalist Adrien Brody

L'epilogo di The Brutalist

L'epilogo di The Brutalist è ambientato nel 1980. Presso la Biennale di Venezia si svolge una cerimonia in onore di László, diventato ormai un celebre architetto. Vengono omaggiate la sua carriera e le sue opere architettoniche, tra cui l'edificio innalzato per i Van Buren, monumento dedicato però alla sua Erzsébet, che da una parte ricorda i campi di concentramento, dall'altra è permeato da una luce simbolo di libertà.

In questa sequenza, ambientata più di vent'anni dopo, capiamo che László è diventato un celebre architetto, comprendiamo le sue ispirazioni legate al vissuto personale. Questo grazie ad un discorso fatto da Zsófia che omaggia lo zio e conclude il suo discorso (e il film stesso) con la frase “Non importa cosa cerchino di vendervi gli altri, è la destinazione che conta, non il viaggio". L'intento è quello di sottolineare tutte le sofferenze che ha subito László nel corso della sua vita, László che diventa emblema di tutti gli immigrati di quell'epoca.

The Brutalist Adrien Brody

Che fine hanno fatto Harrison e Erzsébet?

Nonostante l'epilogo di The Brutalist sia ambientato anni dopo, ci sono delle domande che rimangono in sospeso legate al finale enigmatico della seconda parte del film. Per quanto riguarda l'assenza di Erzsébet nell'epilogo, essa è legata probabilmente alla sua morte, dal momento che nel corso della pellicola la sua salute è sempre stata vacillante.

Facendo un passo indietro, poco prima che inizi la sezione denominata "epilogo", ci troviamo ancora nella seconda parte del film. Erzsébet si presenta a casa dei Van Buren accusando Harrison di aver violentato László durante il loro viaggio in Italia. Questo emblematico gesto sta a sottolineare la superiorità che Harrison vuole dimostrare: Harrison rappresenta l'America e la supremazia del capitalismo che soffoca l'arte, senza neanche comprenderla.

Accusato di violenza, Harrison sparisce. Suo figlio Harry e la sua famiglia lo cercano nel mausoleo. Harrison potrebbe essere fuggito, in preda alla vergogna o magari si è ucciso. Corbet non ci dà ulteriori spiegazioni. Nel cuore della notte, mentre le ricerche proseguono, il regista interrompe il secondo atto per passare direttamente alla chiusa finale.