The Last Showgirl è il nuovo film di Gia Coppola, suo terzo lungometraggio, con protagonista l'icona di Baywatch, Pamela Anderson. Il film, girato tutto in pellicola in 18 giorni, racconta la storia di Shelley, ballerina di 57 anni che da ormai più di trent'anni è totalmente devota allo show Le Razzle Dazzle.
Si tratta di uno spettacolo di ballerine, l'unico di Las Vegas ancora impostato secondo la vecchia tradizione francese, con corpetti pieni di lustrini e copricapo ornati da piume. Quando però lo spettacolo sta per chiudere, Shelley si ritroverà davanti ad una crisi d'identità, in quanto quello show non era solo un lavoro ma tutta la sua vita.
Arrivata perciò ad una soglia d'età "critica" per il mondo dello spettacolo, proprio come l'Elisabeth Sparkle di Demi Moore, affronterà la cattiveria del mondo circostante. Ma vediamo insieme le somiglianze lampanti tra le due pellicole, The Substance e The Last Showgirl, e tra le due attrici che interpretano le protagoniste, Demi Moore e Pamela Anderson.

Somiglianze e differenze tra The Last Showgirl e The Substance
È interessante notare come le due pellicole siano uscite entrambe nello stesso periodo. The Substance e The Last Showgirl sembrano essere complementari, la trama sembra simile così come il destino delle due attrici, eppure sono due facce diverse della stessa medaglia. Quella di Gia Coppola è una risposta malinconica e nostalgica alla pellicola di Coralie Fargeat, più esplicita e cruda. D'altronde, la regista francese, opta per il genere del "body horror" per descrivere l'orrore della società, più nello specifico quella cinematografica hollywoodiana, per il corpo "invecchiato" delle donne.
The Substance critica chiaramente la sfera di Hollywood e il mondo contemporaneo dove la chirurgia estetica ha preso il sopravvento, dove le rughe sono sempre più un tabù e dove, se non sei più giovane, sei un reietto della società. E la stessa tematica viene esposta in The Last Showgirl, in maniera più velata. Gia Coppola ci fa entrare in una dimensione privata e ci mostra la verità straziante della nostra società non con iniezioni della sostanza o esseri terrificanti, ma attraverso le lacrime di realizzazione di Shelley.

Tutto il senso di The Last Showgirl (qui la nostra recensione) si cela dietro il discorso fatto a Shelley durante il provino. L'uomo, interpretato da Jason Schwatzmann, dice chiaramente a Shelley che non è più giovane e sexy come prima e non ha neppure alcuna dote come ballerina, avendo trascorso questi anni invecchiando senza imparare qualcosa di concreto. Se prima poteva contare sul suo corpo, ora questo non serve più, e non essendo un prodigio nella danza, sarà tranquillamente rimpiazzata da ballerine, ugualmente mediocri, ma giovani e belle.
Se Shelley, pur con fatica, accetterà questa condizione e lo scorrere inesorabile del tempo che cambia tutto e tutti, pur con la malinconia della vita passata, Elisabeth, invece, non sarà mai pronta a compiere questo passo. Shelley si rifugerà nella sua famiglia, ma Elizabeth è sola, non le rimane che sé stessa, il suo corpo sfigurato. Se dietro il sorriso forzato di Shelley sul finale si cela il sentimento di una donna triste ma pronta a rimettersi in gioco, dietro l'ultimo sorriso di Elisabeth che, invertebrata, giunge sulla sua stella della Walk of fame, c'è solo una triste ossessione, estrema, senza alcuna possibilità di redenzione.

L'anno della rinascita per Pamela Anderson e Demi Moore
Demi Moore, vincendo il Golden Globe come Miglior attrice protagonista, ha sottolineato l'importanza di quel momento. È sempre stata definita un' "attrice da popcorn", solo con The Substance è riuscita a rinascere dalle ceneri, con il primo ruolo importante dopo tempo.
A differenza sua, Pamela Anderson non si è mai inserita nel mondo cinematografico. Considerata solo per il suo corpo, la sex symbol di Baywatch, con The Last Showgirl si è messa a nudo per ricominciare, proprio da qui, la sua carriera. The Last Showgirl e The Substance rappresentano, dunque, un nuovo inizio per entrambe le attrici e un grande grido al mondo hollywoodiano per mettere un punto definitivo a questa malsana discriminazione anagrafica.