Venezia 82 è ormai giunta al termine. L'82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa il 6 settembre con l'assegnazione dei premi, premi che hanno stupito molti spettatori e che hanno visto il trionfo del regista statunitense Jim Jarmush che, grazie al suo Father Mother Sister Brother (trovate qui la nostra recensione), si è portato a casa il Leone d'Oro.
Nonostante i premi, vediamo insieme quelli che, secondo noi, sono stati i migliori film, presentati in concorso e non al Festival, le pellicole che sicuramente ci hanno colpito di più e di cui sentiremo parlare anche in vista della prossima stagione degli Oscar.
1. The Voice of Hind Rajab
Si è parlato molto a Venezia 82 di The Voice of Hind Rajab, diretto dalla regista tunisina Kaouther Ben Hania e vincitore del Gran Premio della Giuria. Sicuramente la pellicola era la favorita per la vittoria ma, nonostante la mancata assegnazione del Leone d'Oro, The Voice of Hind Rajab è il film che ci ha colpito di più della Mostra.
La vera storia della bambina morta a Gaza il 29 gennaio 2024. Il film utilizza gli audio e i video originali per ricostruire le ore in cui la Mezzaluna Rossa si mette in contatto con Hind Rajab per salvarla. Una pellicola straziante che ci mostra la cruda realtà in cui viviamo.

2. Frankenstein
Guillermo del Toro torna a Venezia 82 dopo aver già vinto il Leone d'Oro per La Forma dell'acqua e lo fa regalandoci un film da anni voleva realizzare. Oscar Isaacs e Jacob Elordi vestono brillantemente i panni dello scienziato e della Creatura in questa rivisitazione gotica del romanzo di Mary Shelley. In Frankenstein del Toro mette tutto se stesso.
La Creatura non è un Mostro ma è l'apoteosi delle creature già realizzate dal regista, una summa di grazia e gentilezza. Non una storia di paura, ma una storia d'amore, una fiaba visivamente impattante che, nonostante alcuni difetti, conquisterà il tuo cuore.

3. The Smashing Machine
Leone d'Argento a Venezia 82 per Benny Safdie che con la sua regia conquista la giuria e non solo. Questa volta è senza suo fratello Josh (impegnato in Marty Supreme con Timothée Chalamet) ma riesce comunque a farci emozionare grazie ad un magnetico Dwayne Johnson e ad un team tecnico incredibile.
Dimenticate il vecchio The Rock, in The Smashing Machine il protagonista sviscera tutto se stesso per interpretare Mark Kerr, pioniere delle Arti Marziali Miste. Il regista si affaccia nella vita di Kerr con delle riprese quasi documentaristiche arricchite da due brillanti interpretazioni. Una pellicola autobiografica che racconta le vittorie e le sconfitte non solo professionali ma anche personali.

4. After The Hunt
Guadagnino farà sicuramente parlare di sé con After The Hunt. Presentata Fuori Concorso a Venezia 82, la pellicola con protagonisti Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri è un thriller agghiacciante, quasi apatico, pungente, che non ci dà risposte ma semina continuamente domande.
After The Hunt dividerà il pubblico perché è un film forte che stermina tutte le nostre certezze e ci confonde con un brutale "non detto". Guadagnino osa e tocca ambiziosamente temi delicati e lo fa colpevolizzando tutta la nostra società, ciascuno di noi è vittima e carnefice.

5. No Other Choice
Concludiamo con Park Chan-Wook. No Other Choice racconta la storia di Man-Su che vede sgretolarsi davanti agli occhi la sua vita "perfetta" quando viene licenziato per l'azienda per cui lavora, "Non c'è altra scelta" gli dicono.
Passando da un colloquio all'altro, Man-Su decide di crearsi autonomamente il proprio futuro. Il regista propone una messa in scena della nostra società, in cui la tecnologia può prendere in sopravvento. Uno spaccato di vita vissuta e di lotta sociale, rivisto in chiave comica e arricchito dalla maestria registica che contraddistingue Park Chan-Wook.