Da quello che potete leggere nella nostra recensione del film, Weapons è una pellicola decisamente criptica, caratteristica esplicitamente voluta dal regista Zach Cregger, che depista lo spettatore fino alla fine, dove tutti gli eventi ai quali abbiamo assistito fino a quel momento trovano finalmente un senso. Analizziamo insieme il finale del film.
Seguiranno SPOILER, quindi vi consigliamo di continuare la lettura dell'articolo solo dopo aver guardato il film.
Weapons, di cosa parla?
Weapons inizia con la narrazione del tragico incidente accaduto ai ragazzini di una scuola elementare, narrati dalla voce di una bambina: "Questa è una storia vera che è accaduta nella mia città. Un mercoledì, un giorno normale per tutta la scuola oggi però era diverso: tutte le altre classi avevano tutti i loro bambini, ma la classe di Ms. Gandy era completamente vuota. E sapete perché? Perché la notte prima esattamente alle 2.17 ogni bambino si é svegliato, alzato dal letto, sceso le scale ed è uscito dalla propria casa, nel buio, senza mai tornare indietro".
Solo uno dei ragazzi è rimasto, Alex. Il bambino viene interrogato, Ms. Gandy viene interrogata, e la polizia cerca in tutte le case i giovani scomparsi, che però non vengono trovati. Il film ci mostra i diversi punti di vista dei personaggi: da Ms. Gandy che viene braccata dai genitori dei bambini e additata come strega, a uno dei genitori dei bambini (Josh Brolin) che cerca risposte, fino al povero preside della scuola (Benedict Wong) che viene maledetto con un incantesimo.

Weapons: la spiegazione del finale
Tutti questi eventi non chiariscono molto ciò che sta succedendo in Weapons, anche se c’è una costante in tutto ciò che accade ai personaggi: Gladys, la prozia della madre di Alex, una donna orribile e una strega, una vera strega, che usa incantesimi simili a quelli del voodoo per trasformare le persone in armi assassine (da qui il titolo). Gladys appare negli incubi di tutti i personaggi, per poi manifestarsi ufficialmente verso la fine, quando la narrazione passa al punto di vista dell’unico bambino rimasto in classe: Alex.
Il punto di vista di Alex
Vediamo che la prozia Gladys (Amy Madigan) ha ipnotizzato i genitori di Alex per ricattarlo e costringerlo a fare tutto ciò che vuole: è lei a chiedergli di portarle oggetti personali dei suoi compagni di classe e di "rapirli". Quando tutti i personaggi sopra menzionati si ritrovano nella casa del bambino, ipnotizzati dalla strega e trasformati in vere e proprie armi da guerra pronte a uccidere il povero ragazzino, Alex fa l’unica cosa che gli viene in mente: imitare le azioni della vecchia strega, inducendo così i suoi compagni a inseguirla e, finalmente, a ucciderla.
Come finisce Weapons ed il suo significato
Nella scena finale, la bambina che narrava gli eventi all’inizio del film ci dice che, piano piano, i bambini incantati per un mese forse stanno ricominciando a parlare. Il film si chiude con un finale amaro: la strega è morta, ma non c’è un vero lieto fine, perché alla fine l’unico ad aver realmente risolto la situazione è un bambino. Per tutto il film abbiamo visto i diversi personaggi accusarsi a vicenda, ostacolarsi e mai collaborare per trovare la giusta soluzione, rendendo Weapons lo specchio di una società menefreghista e individualista.