Salta al contenuto

2012, spiegazione del finale e significato del film: qual è il messaggio dietro la profezia Maya?

Cosa significa davvero il finale di 2012? Analisi e spiegazione del film tra disastri globali, profezie Maya e critica sociale.

Di , scrivo di cinema perché non potrei farne a meno. Tutto è iniziato con Mulholland Drive, durante i miei studi a Roma, e da allora non ho più smesso. Il cinema mi ha dato tanto. Io gli devo tutto.

Una scena dal film, 2012.

Contenuto dell'articolo

Chi di voi si ricorda la famosissima profezia Maya del 2012? Se ne parlò tantissimo all'epoca e, come ogni fenomeno sociale e non che si rispetti, spesso se ne parla anche nei film. Questo è il caso di 2012, diretto da Roland Emmerich, che si ispira alla celebre, e ormai sfatata, teoria secondo cui il calendario Maya avrebbe predetto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012. Il film basa la propria narrazione su un alto tasso di adrenalina, in cui l’umanità si deve confrontare con la propria fragilità e la propria impotenza di fronte a eventi apocalittici di scala globale. Ripercorriamo il finale del film, spiegandolo.

Seguiranno SPOILER, quindi vi consigliamo di proseguire nella lettura solo dopo aver visto il film.

Al centro della storia c’è Jackson Curtis, uno scrittore in difficoltà e padre divorziato, che farà di tutto per salvare i suoi due figli e l’ex moglie da una serie di cataclismi che distruggono il pianeta. Mentre il caos si diffonde ovunque, scopriamo che i governi mondiali hanno segretamente costruito delle enormi navi per garantire la sopravvivenza di una piccola parte dell’umanità.

La vicenda si snoda tra fratture geologiche, eruzioni vulcaniche e tsunami, mentre il tempo scorre inesorabile verso una completa distruzione della civiltà per come la conosciamo.

Una scena dal film, 2012.

La profezia Maya nel film 2012

In 2012, l’antica profezia Maya viene raccontata attraverso la voce di un personaggio eccentrico e complottista, Charlie Frost, che mette in guardia i protagonisti da un’imminente inversione dei poli terrestri. La sua figura, inizialmente vista con scetticismo, si rivela invece decisiva per anticipare il disastro e orientare i personaggi verso la salvezza.

Tuttavia, va sottolineato che nella realtà, la famosa data del 2012 non rappresentava una previsione di catastrofe, bensì la chiusura di un "ciclo cosmico" per i Maya, un momento di rinnovamento spirituale e culturale.

Le critiche sociali di 2012

Una delle critiche sociali più esplicite di 2012 è rivolta alla disparità sociale: i mezzi per salvarsi dalla fine del mondo sono infatti riservati a politici, miliardari e figure d’élite. Chi non ha potere o ricchezza resta escluso, e questo ci fa interrogare su come una situazione del genere possa essere affrontata nella realtà e quanto possa avvicinarsi a quella rappresentata.

Questa riflessione accompagna lo spettatore per tutta la durata del film, sottolineando l’egoismo dei poteri forti e il panico che questo potrebbe portare alla collettività.

2012, la spiegazione del finale

Nelle battute conclusive, la famiglia Curtis riesce a mettersi in salvo a bordo di una delle arche. Nonostante le tragedie e le perdite affrontate, ciò che emerge è un messaggio di speranza: la salvezza non è solo fisica, ma anche relazionale. Il film chiude con l’umanità pronta a ricominciare, consapevole degli errori del passato e unita da un nuovo senso di appartenenza collettiva.

Il finale pone l’accento sui legami familiari e sull’importanza di rimanere uniti nei momenti di massima crisi. In questo senso, 2012 non è solo un film sulla distruzione, ma anche sulla ricostruzione.

Il finale alternativo del DVD

Nel DVD di 2012 è presente un finale alternativo in cui alcuni personaggi minori riescono a sopravvivere, con capacità di adattamento e soprattutto collaborazione, caratteristica che spesso manca all'umanità e che il film, in più momenti, tiene a sottolineare.

Sezione commenti

Commenti
Benvenuti nella nostra sezione commenti!Si prega di leggere e comprendere le Linee Guida della Comunità prima di partecipare.