Nella nostra recensione, abbiamo parlato a fondo delle premesse alla base di 28 anni dopo, dove un gruppo di sopravvissuti alla pandemia sono rifugiati su un'isola collegata alla terraferma solo durante la bassa marea. Qui avevamo conosciuto il giovane Spike e suo padre Jamie (Aaron Taylor-Johnson): quest'ultimo, per insegnare al figlio a confrontarsi con gli infetti, decide di portarlo sulla terraferma.
28 anni dopo: la storia che ci porta al finale
Spike, durante il suo rito di passaggio con il padre sulla terraferma, scopre che c'è un dottore e decide così di portare sua madre (Jodie Comer), malata da tempo con forti emicranie. Una volta raggiunto il personaggio del dottore, interpretato da Fiennes, questi gli rivela che non può salvare sua madre poiché affetta da un tumore al cervello che non sarebbe riuscito a curare nemmeno prima della "pandemia" zombie.

Il ragazzo lascia così che il dottore uccida la madre. Sul finale, quando un'orda di infetti arriva, Spike rischia la vita, ma viene salvato da un gruppo di ragazzi capitanati da un certo Jimmy.
La spiegazione del finale di 28 anni dopo
Spike, quindi, accetta finalmente la morte della madre ed è pronto ad andare avanti. Quando viene salvato dal gruppo, ci rendiamo conto dal loro stile che sono ispirati ai Teletubbies, finalmente dando un senso alla scena iniziale del film, dove un gruppo di bambini guardava (28 anni prima) tale programma televisivo mentre gli zombie iniziavano a uccidere tutti. A salvarsi era stato un bambino, Jim, nonché Jimmy, ispiratosi alla sua ultima traumatica esperienza prima della fine della civiltà per come la conosceva.
Questo finale rappresenta l'inizio dell'avventura che Spike avrà con questo gruppo nel prossimo film della serie, 28 anni dopo: il tempio d'ossa, che uscirà a gennaio del prossimo anno.