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Adrien Brody: i 3 migliori film con l’attore di The Brutalist

Adrien Brody è ora al cinema con The Brutalist. Ripercorriamo insieme la sua brillante ed eclettica carriera.

Di , con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

adrien brody

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Adrien Brody sta primeggiando nella stagione dei premi con il suo ruolo nella pellicola di Brady Corbet, The Brutalist (qui la nostra recensione), disponibile dal 6 febbraio nelle sale italiane. Dopo aver vinto sia ai Golden Globes che ai Critics Choice Awards come Miglior attore protagonista, ad Adrien Brady manca solo l’ambita statuetta degli Oscar per coronare questo percorso, statuetta che sembra contesa tra il suo László Tóth e il Bob Dylan di Timothèe Chalamet.

Ma la carriera di Adrien Brody è colma di successi sia in ambito cinematografico che nel panorama delle serie TV, ricordiamo naturalmente il suo Luca Changretta nell’amatissima Peaky Blinders. La sua carriera inizia nel 1989, con un episodio di New York Stories diretto da Francis Ford Coppola, prosegue poi anni dopo con Bullet, La sottile linea rossa di Terrence Malick e Summer of Sam di Spine Lee, fino alla consacrazione artistica con la pellicola Il pianista.

Percorriamo insieme la carriera di un attore che ha portato sullo schermo anche le sue origini familiari, un personaggio eclettico che ha saputo dar prova di sé con ruoli emotivamente viscerali, mettendosi costantemente alla prova.

Adrien Brody in una scena di Grand Budapest Hotel.

1. Il pianista (2002)

Non possiamo non partire da Il pianista, pellicola del 2002 diretta da Roma Polanski in cui Adrien Brody è Władysław Szpilman, un compositore ebreo realmente esistito (il film è tratto dal romanzo autobiografico di Szpilman), la cui vita è sconvolta dalle invasioni tedesche. Il film di Polanski fa guadagnare un Oscar all'allora ventinovenne Adrien Brody.

Questa e la recentissima performance in The Brutalist rappresentano le più riuscite interpretazioni di Brody, o almeno quelle più toccanti dal punto di vista emotivo e psicologico. Questi ruoli sono vicini alle origini dell'attore, figlio di una madre ungherese e di un padre figlio di immigrati polacchi, entrambi discendenti da famiglie ebraiche.

Adrien Brody in una scena del film, Il pianista.

2. The Brutalist (2024)

The Brutalist ha ottenuto l'attenzione generale da parte del pubblico e della critica appena presentato in anteprima a Venezia dove Brady Corbet ha ottenuto il Leone d'Argento per la Migliore Regia. Ora ha 10 candidature agli Oscar tra cui quella al Miglior Film.

Adrien Brody è László Tóth, un architetto ungherese ebreo che dopo l'Olocausto emigra negli Stati Uniti. Un'epopea classica che Brady Corbet ha concepito in sette anni. Più di tre ore e mezza per raccontare 30 anni di vita, tra immigrazione, arte e razzismo.

Adrien Brody in una scena dal film, The Brutalist.

3. Adrien Brody e Wes Anderson

Impossibile non citare il sodalizio artistico tra Adrien Brody e Wes Anderson. Il regista dirige Brody ne Il treno per Darjeeling, Grand Budapest Hotel, The French Dispatch e Asteroid City. La loro collaborazione va avanti quindi dal 2007.

Ma è con Grand Budapest che Brody ci regala l'interpretazione del villain della storia, Dmitri Desgoffe und Taxis, un cattivo fuori dalle righe, eccentrico e arrogante. Una prova attoriale che sfrutta anche quella particolare espressività classicheggiante che arricchisce un volto lontano dagli standard hollywoodiani, come quello di Adrien Brody.

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