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Non siamo COD: Battlefield 6 sarà duro, massiccio e non solo

Esperti e sviluppatori assicurano un ritorno al classico RPG con Battlefield 6. EA rompe con i recenti trend e schemi “filo-Fortnite”

Di , nel tempo libero mi piace scrivere a 360°. È il mio "sonno creativo", come lo definì un grande scrittore. Anche Hynerd.it mi sta regalando un'altra interessante opportunità per farlo.

Il Recon, figura tattica di Battlefield 6

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In controtendenza agli ultimi capitoli di Call Of Duty - ferocemente criticati per l'impiego di alcune strane skin - con Battlefield 6 si tornerà finalmente agli sparatutto crudi e puri.

Hanno infatti fatto molto discutere le armi d’assalto rosa a cadenza di fuoco color arcobaleno, come l’aver aggiornato il roster dei personaggi giocabili in COD con vip del calibro di Nicki Minaj (Warzone) e Seth Rogen (Black Ops 6). Senza contare le scadenti ibridazioni realizzate con American Dad e Beavis and Butt-Head, nello sconsiderato tentativo di imitare lo stile Fortnite. Set di cosmetici variopinti inclusi.

Battlefield 6 seguirà l'onda di COD?

Battlefield 6 non seguirà il trend di COD. Electronic Arts assicura un gameplay in linea con il genere guerresco RPG, senza fronzoli e devianze di sorta. E' pronto a giurarlo il Level Design Director della Casa, Shashank Uchil, che a DBLTAP ha dichiarato: "Deve essere messo a terra. Questo è ciò che erano BF3 e BF4: erano tutti soldati, a terra. Sarà così", lanciando in contemporanea una frecciatina ai diretti concorrenti, "Non credo che abbia bisogno di Nicki Minaj. Manteniamolo reale, manteniamolo con i piedi per terra". Non è un caso che l'esperto abbia usato tali parole in un momento in cui impazzano per il web scatti da Call Of Duty che ritraggono buffoneschi personaggi in giro per Beavis o Butthead in mezzo a Godzilla e Leo Messi.

 Il bundle “Sleek & Stylish” in COD Cold War

Sulla veridicità dei proclami, la copertina di Battlefield 6 è forse sufficiente a rimuovere ogni dubbio: ci sono agenti vestiti da soldati sullo sfondo di un realistico scenario di guerra e una New York pesantemente danneggiata dai combattimenti.

Battlefield 6 manterrà il suo profilo da RPG militare

A Uchil fa eco Alan Pimm intervistato dal portale Videogamer. Premettendo che “le skin non siano il mio campo di competenza”, l'UX Director di EA si impegnerà per ricreare in Battlefield un’esperienza coerente con il suo genere e caratterizzata da un “crudo realismo”. Insomma, niente stranezze o asset difformi dall’anima militare del prodotto, quali i tanto vituperati cosmetici su cui ha aggiunto: "Saranno gestiti da altre squadre. Quello che posso dirvi è che non sono a conoscenza di alcun piano (per cambiare lo stile visivo) e, al momento, quel pacchetto è il 'realismo grintoso' e che ascoltiamo. Questo posso dirvelo”.

In un’epoca in cui, per meri opportunismi commerciali, sui multiplayer militari si osservano sempre più frequentemente restyling dissonanti se non addirittura contronatura, Battlefield rimane saldamente ancorato su posizioni tradizionaliste. La regia di produzione precisa che "La cosa che possiamo dire è che siamo uno sparatutto militare nei tempi moderni". Stante a quanto si legge sembrerebbe esattamente così, salvo che gli sviluppatori non tirino fuori l'odiosa skin di Babbo Natale lanciata in Battlefield 2042. Tuttavia non sarà precluso un po' di spazio per un po' di fantasia, visto che è in rispolvero il vecchio Battlefield Portal. Qui i giocatori potranno creare nuove mappe e modalità di gioco.

La skin di Babbo Natale in Battlefield 2042

Le altre rivelazioni su Battlefield 6

Puntellando l’intervista con il paradigma “realismo grintoso”, Uchil ha lasciato intendere che la razione di “grinta” iniettata da Battlefield Studios nel gameplay sarà così abbondante da moltiplicare la distruttività degli armamenti, dalla potenza di fuoco fino alle loro meccaniche di tiro.

Non ha poi mancato di dispensare consigli sulle modalità di gioco: “sarà meglio per te scegliere le armi per la tua classe”, ha suggerito. Sostanzialmente Uchil invita a equipaggiarsi con questa o l’altra arma a seconda del personaggio controllato, ovvero assumendo che un esploratore potrebbe controllare con maggior destrezza un fucile da sniper rispetto a un medico. Dunque, sebbene il campo delle variabili del gameplay rimanga assolutamente aperto, "se scegli le armi giuste, ti rende la vita più facile".

Battlefield 6 continua a registrare picchi di hype, complici le garanzie di sviluppatori e addetti ai lavori. Se queste promesse e premesse saranno mantenute, lo scopriremo insieme qui su questi canali.

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