Elio è un film che ci ha sorpreso ed emozionato, superando anche le nostre aspettative e, proprio per questo, siamo sicuri che, in questo momento, Pixar abbia un problema ben più grosso del singolo film. Elio si è rivelato un clamoroso flop al botteghino, segnando il peggior debutto in sala nella trentennale storia di Pixar. Nonostante un budget di 150 milioni di dollari, il film ha incassato solo 21 milioni negli Stati Uniti e 35 milioni a livello globale nel suo primo weekend di uscita. In Italia non è ancora arrivato al suo primo milione.
Considerando la bontà di Elio e la sua sfilza di meritati complimenti da parte della critica, è evidente che il problema di questo flop clamoroso non sia il film in sé. Il che forse è anche peggio per Pixar.

Elio non è solo un problema di Pixar e tutti dovremmo rifletterci
Secondo gli analisti, la concorrenza con altri titoli per famiglie tratti da franchise ben più noti, su tutti il live-action di Dragon Trainer e quello di Lilo & Stitch, ha contribuito al fallimento commerciale di Elio. Questa analisi rende evidente una tendenza odierna che, se portata avanti, non farà altro che dimostrarsi come un serpente che si mangia la coda: i titoli originali non vanno e non si riescono a creare nuovi franchise duraturi, ma quando i live-action da proporre saranno finiti ed avremo spremuto fino all'ultimo le memorie degli spettatori, da cosa si dovrà ripartire se non ne avremo create di nuove?
Dal 2017 con Coco, Pixar non è più riuscita a imporre un originale di successo. Al contrario, i sequel come Inside Out 2 continuano a sbancare, confermando la preferenza del pubblico per ciò che è già familiare.
Gli esperti del settore evidenziano che, dopo la pandemia, il pubblico ha modificato le proprie abitudini: molti film Pixar, come Soul e Luca, sono usciti direttamente su Disney+, abituando gli spettatori a fruire dei contenuti da casa. Le successive uscite cinematografiche, come Onward e Lightyear, hanno sofferto critiche tiepide e risultati deludenti.
Tuttavia, c’è ancora una speranza per Elio: anche Elemental aveva avuto un debutto debole, ma grazie al passaparola è riuscito a raggiungere 496 milioni globali. Disney spera che Elio possa seguire un percorso simile durante l’estate e noi lo speriamo con lei.

Il futuro di Pixar tra scommesse e garanzie
Nel frattempo, non dimentichiamoci che nel marzo del 2026 Pixar tornerà in sala con Hoppers, un altro originale dalla trama piuttosto ambiziosa: una giovane trasferisce la propria mente in un castoro per salvare le zone umide locali. Una premessa tutt’altro che semplice da promuovere e, considerando anche le difficoltà nel promuovere efficacemente Elio, il problema del botteghino potrebbe riproporsi.
A dare un respiro commerciale per fortuna ci sarà nel giugno del 2026 Toy Story 5, un successo garantito che farà, ancora una volta, leva sulla familiarità del pubblico... Ma quanto ancora si potrà andare avanti così?