In the Mood for Love di Wong Kar-wai è uno dei film più evocativi e stilisticamente raffinati della storia del cinema. Uscito nel 2000, racconta di una storia d'amore complessa e fragile ambientata nella Hong Kong del 1962, in cui il desiderio e le distanze, fisiche e non, si intrecciano in un capolavoro assoluto.
In the Mood for Love, di cosa parla?
La pellicola segue Chow Mo-wan (Tony Leung Chiu-wai) e Su Li-zhen (Maggie Cheung), due vicini di casa che scoprono che i loro rispettivi coniugi hanno una relazione segreta. Feriti dal tradimento, iniziano a trascorrere sempre più tempo insieme, ma anziché cedere alla passione ed al desiderio, si limitano a condividere il dolore e la nostalgia. Gli sguardi tra i due parlano più delle parole ed i loro silenzi sono dei macigni dal peso specifico inimmaginabile.
La fotografia come rappresentazione di uno status
Uno degli aspetti che più salta all'occhio di In the Mood for Love è senza ombra di dubbio la fotografia, curata da Christopher Doyle e Mark Lee Ping-Bing, che trasforma il film in una vera e propria poesia visiva. I colori caldi, le luci soffuse, l'utilizzo dei riflessi o degli specchi, così come le strettoie in cui si incespicano i protagonisti, contribuiscono a creare un'atmosfera sospesa tra sogno e realtà. La colonna sonora, impreziosita dall'iconico brano Quizás, Quizás, Quizás, accompagna i protagonisti in una danza di emozioni non espresse, strozzate in gola come un urlo mimato.

In the Mood for Love, la spiegazione di un finale dannatamente sacro
Nonostante la crescente attrazione, Chow e Su non trovano mai il coraggio di vivere la loro storia. Quando lui la invita a seguirlo a Singapore, lei arriva troppo tardi e perde l'occasione di cambiare il proprio destino. Anni dopo, Chow visita il tempio di Angkor Wat in Cambogia e confida il suo segreto ad un piccolo buco tra le rovine, sigillandolo con il fango.
Questo gesto è estremamente simbolico e vale più di qualsiasi parola che Chow possa aver detto: quella che è la nostalgia per un tempo passato muta, prende forma in una rovina, come qualcosa di congelato nel tempo. Il ricordo diventa così eterno e le sensazioni dei nostri protagonisti diventano finalmente qualcosa che può essere visto, toccato, venerato, fotografato, e la nostra mente un tempio di ciò che abbiamo vissuto.
Wong Kar-wai esplora il concetto di repressione emotiva, ambientando la sua storia in una società in cui le convenzioni sociali impediscono ai protagonisti di seguire il proprio cuore. Una società in continua evoluzione e mai completamente libera, soprattutto per quello che riguarda Hong Kong e la sua complicata storia da colonia. In the Mood for Love diventa così un'ode alla nostalgia e al desiderio irrisolto, al passare del tempo ed al tempo che diventa storia.