La quarta stagione di Love, Death and Robots, uscita ieri su Netflix, può essere considerata come una ventata di aria fresca. Gli episodi variano tanto, anche a livello di durata: abbiamo i più brevi che vanno intorno ai 6 minuti, fino ai più lunghi che sfiorano i 15, 20 minuti, per un totale di circa due ore. Due ore di puro divertimento, ma anche di pura commozione.
Ecco quindi cosa pensiamo di Love, Death and Robots 4, ma vi avvisiamo che potrebbero seguire spoiler.

Si parte con un bellissimo video musicale
Il primo episodio, Can't stop (diretto da David Fincher), può essere considerato un video musicale dell'omonima canzone dei Red Hot Chili Pepper, difatti è diretto su una recente live che i Red Hot hanno eseguito. La resa di tutte le persone presenti al concerto in burattini realizzati in CGI rende possibili movimenti circensi della band, esilaranti. Inoltre, la puntata è ancora più godibile grazie all'effetto nostalgia di Can't stop, brano del 2002.
Love, Death and Robots 4 e gli episodi di forte impatto emotivo
Certo, abbiamo definito questa nuova stagione come una ventata di aria fresca, ma ricordiamoci che il titolo della serie comprende anche la parola "Death". Sono presenti infatti alcuni episodi che spezzano l'ilarità di questa stagione: Bestioni dell'isolato 400, realizzato in una fantastica animazione tradizionale, con colori forti e scenografie da lasciare senza fiato e che racconta di una terribile guerra; il Grido del Tirannosauro, il quale ci presenta una sorta di Hunger Games con schiavi e dinosauri; per non parlare di Così Zeke ha scoperto la religione che è moderatamente terrificante.
Gli animali danno vita agli episodi tragicomici
Ma ecco che tutto trova un equilibrio grazie anche al lato divertente e leggero di Love, Death and Robots 4: nonostante Spider Rose abbia una storia tragica, non può fare a meno di lasciare una sensazione di tenerezza verso l'animale da compagnia alieno che fa uscire la protagonista da una terribile depressione.

Dall'altra parte non possiamo non farci una risata quando in Golgota, l'umanità viene distrutta da degli alieni simil-polpi che considerano i delfini delle divinità e, infine, tutti i gattari del mondo possono godere delle due puntate L'altra cosa grande e Poiché può strisciare, dove i felini da un lato conquistano il mondo con l'aiuto di simpatici robot tutto-fare e dall'altro lo salvano dal diavolo stesso.
Queste puntate, come anche Mini incontri ravvicinati del terzo tipo, lasciano lo spettatore alla fine della stagione divertito, grazie anche ai colori sgargianti e ai diversi stili di ogni puntata, che vanno dall'animazione in stop motion, alla CGI e anche ad attori in carne ed ossa, ma anche commosso ed inquietato per i profondi temi che vengono trattati, come la religione e il lutto.