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Nintendo Switch 2, i prezzi sono esagerati?

L’annuncio di Nintendo Switch 2 non ha reso soddisfatti tutti i fan, ma le lamentele sui prezzi hanno un senso?

Di , sconosciuto anche come Elstir nel mondo del web, è un fan di Control, Alan Wake, God of War, ed è convinto che Silksong un giorno arriverà.

Nintendo Switch 2

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La Nintendo Switch 2 ha ricevuto il suo primo Nintendo Direct dedicato. Il Direct tenutosi il 2 Aprile è stato ricco di sorprese e novità, rivelandosi una presentazione eccellente per la nuova generazione di console Nintendo. Dal nuovo Mario Kart World a Donkey Kong Bananza, la Switch 2 al lancio si rivela davvero in grado di rivaleggiare eccome con la concorrenza.

Bisogna ammettere come Nintendo abbia saputo marcare una concreta divisione fra Switch e Switch 2 sin da subito, annunciando dei titoli esclusivi per la nuova console che spingano all'acquisto della stessa, e differenziandosi da Sony o Xbox che continuano, tutt'ora, a non rendere "a sé stante" questa nona generazione.

Ma in questa presentazione di Nintendo Switch 2, di cui potete recuperare ogni dettaglio in questo nostro articolo, molti aspetti fondamentali non sono stati evidenziati con la giusta attenzione, come ad esempio i cambiamenti ad alcune delle cartucce per la Switch 2, ma anche il costo degli upgrade per le edizioni "migliorate" dei videogiochi Nintendo.

Anche il prezzo della console non è stato rivelato durante la presentazione, e nemmeno quello dei titoli first party Nintendo. Le decisioni della grande N su questo versante si sono rivelate esagerate, e costituiscono un precedente pericoloso per il mercato del gaming?

Mario Kart World sarà disponibile a partire dal 5 Giugno

Da diversi mesi si vocifera della possibilità, per GTA VI, di arrivare a costare 100€ al lancio. E parliamo della versione standard. Un rumor che ha fatto discutere moltissimo nel corso del 2024, ma che adesso sembra divenire molto più realistico proprio per via delle decisioni di Nintendo.

Nintendo non ha mai nascosto il fatto di non voler far abbassare il valore dei loro videogiochi nel corso del tempo. Anche titoli usciti nel 2017 come Breath of the Wild sono venduti tranquillamente a prezzo pieno, e ricevono sconti molto più leggeri rispetto ai first party della concorrenza, i quali dopo anni sono acquistabili anche a prezzi molto bassi o sono inclusi in abbonamenti.

Anche se nella presentazione ufficiale non è stata fatta alcuna menzione riguardo i prezzi dei loro videogiochi per Switch 2, dando una rapida occhiata al My Nintendo Store si scopre che per via di Mario Kart World, Nintendo potrebbe aver dato vita a praticamente un nuovo standard per i prezzi dei videogiochi su console.

In versione digitale, Mario Kart World costa 79,99€, mentre in edizione fisica si raggiungono gli 89,99€. E ricordiamolo ancora una volta, parliamo dell'edizione standard di questo videogioco; non ci sono contenuti aggiuntivi di alcun tipo. Che un simile aumento di prezzo arrivi per la prima volta proprio da Nintendo, crea davvero un pericoloso precedente.

Mario Kart World e Donkey Kong Bananza costeranno 89,99€ e 79,99€ in edizione fisica

Mettiamo subito in chiaro che questo aumento di prezzo non è fisso per tutti i giochi Nintendo Switch 2, perché Donkey Kong Bananza costa 79,99€ in formato fisico. Nintendo, probabilmente, vuole valutare il prezzo "corretto" per i loro videogiochi caso per caso, magari imponendo un prezzo più alto sulle "killer app" per Switch 2.

Se controlliamo i prezzi degli altri titoli Nintendo, la versione digitale per Switch 2 di The Legend of Zelda Breath of the Wild è venduta a 69,99€, mentre Tears of the Kingdom a 79,99€, e Kirby and the Forgotten Land + Star Crossed World raggiunge anch'esso i 79,99€.

Il prezzo così alto di Mario Kart World, inoltre, serve a spingere maggiormente sulla vendita del bundle Nintendo Switch 2 + Mario Kart World, a partire da 509,99€, che consente di ottenere questo nuovo Mario Kart a circa la metà del prezzo in formato fisico, considerando che la Switch 2 liscia costa 469,99€.

Ma aumentare i prezzo in questo modo, innanzitutto, inizia a rendere ancora più d'élite un hobby, quale è il gaming, che già adesso ha un costo non proprio alla portata di tutti. Potremmo subito pensare al bambino che deve convincere sua madre a spendere 90€ per un singolo videogioco, ma ci focalizzeremo su tutt'altro.

Questo prezzo, che si può facilmente definire esorbitante, funge da apripista a tutti i publisher del mondo per giustificare un futuro aumento del costo d'ingresso dei loro videogiochi first party al lancio. Nel mercato del gaming odierno, produrre costa sempre di più, specialmente se ci riferiamo a progetti AAA.

Ricorderete certamente dell'attacco ransomware ai danni di Insomniac avvenuto nel 2024. I documenti trapelati avevano dimostrato come Sony spendesse cifre sempre più alte per la produzione dei loro videogiochi di maggior successo, al netto di tempi di sviluppo sempre più lunghi.

Stiamo parlando di soglie che raggiungevano i 300 milioni di dollari per produrre un singolo videogioco. Mark Darrah, un ex developer BioWare, ha parlato di come per un qualsiasi publisher sia molto più importante ottenere successo tramite un gioco AAA piuttosto che tramite tanti titoli "minori", a prescindere dai costi.

Anche i documenti CMA (stiamo parlando del tribunale antitrust brittanico divenuto famoso nel mondo del gaming per via dell'acquisizione ABK) indicavano come i costi di sviluppo per i videogiochi di questo tipo raggiungessero i 200 milioni di dollari in molteplici casi.

Dovendo superare gli standard creati in passato (da loro stessi o dalla concorrenza), i vari publisher di quest'industria sono obbligati a produrre sempre titoli "spacca mascella", con grafica mozzafiato, con ore ed ore di contenuti, il cui sviluppo però richiede sempre più tempo e sempre più risorse, e si finisce con il dover vendere un numero di copie sempre più alto per poter anche essere definiti solamente profittevoli, tali progetti.

Metroid Prime 4 Beyond è l'unico videogioco in arrivo, al momento, ad essere cross-gen fra Switch e Switch 2

In tutto questo contesto, si capisce bene come Xbox, Sony, Capcom, EA, e via dicendo, non desiderino altro che aumentare ulteriormente i prezzi dei loro titoli first party. Da anni è consuetudine vedere titoli preordinabili a partire da 69,99€, sia su PC che su console.

Aumentare ancora la soglia d'ingresso per il pubblico fornirebbe magari una maggiore possibilità di recuperare i costi di produzione e di rendere il titolo profittevole, ma generebbe certamente scandalo nei confronti della prima compagnia che si "azzardasse" a fare qualcosa del genere.

Ma se a giocare questo ruolo per prima è Nintendo, la situazione cambia di non poco. Nintendo si è presa certamente un rischio nell'annunciare qualcosa di simile, che non ha voluto nemmeno presentare al Direct di Switch 2 sapendo quanto sarebbe stato controverso farlo, ma sono nella posizione perfetta per poterselo permettere.

Nintendo ha costruito un pubblico fidelizzato come pochi nel corso del tempo, grazie alla qualità indiscussa dei loro titoli first party, all'innovazione sempre promulgata e realmente concretizzata alla base della produzione dei loro videogiochi.

Il salto di qualità evidenziabile fra Tears of the Kingdom ed il suo sequel, ad esempio, è sicuramente molto più alto rispetto alla norma per i sequel di un qualsiasi videogioco. Nintendo ha sempre messo il videogiocare al centro della sua politica aziendale, e solo raramente, come con Wii U, ha visto periodi davvero neri.

Le vendite delle loro console (Switch che supera i 150 milioni di unità vendute) quanto dei loro videogiochi (ad esempio, Mario Kart 8 che ha superato le 67 milioni di unità vendute o BotW con i suoi 37 milioni) continuano a dimostrare al mondo quanto i videogiocatori siano disposti eccome a dare retta all'azienda giapponese.

La Nintendo Switch verrà ricordata come una delle migliori console portatili di sempre, ricca di videogiochi di altissima qualità come Super Mario Odyssey o Pikmin 4, ma anche Metroid Dread o Super Smash Bros Ultimate. Un pedigree eccelente, che fa ben aupiscare per una nuova generazione di uguale o superiore qualità.

Nondimeno, Nintendo non si trova in una posizione "instabile" a livello di comunicazione, come quella di Sony ad esempio, la quale ha ricevuto ennesime critiche per l'assenza di qualsiasi annuncio di rilievo durante il 20° anniversario di God of War, o per l'assenza di qualsiasi riconoscimento agli appena compiuti 10 anni di Bloodborne.

Se questa compagnia tanto amata, prestigiosa e di successo, in una posizione ben salda, che rappresenta un baluardo nell'industria del gaming, dichiara in modo chiaro e preciso che i titoli first party debbano costare anche sino a 90€ in formato fisico, si capisce bene che qualsiasi publisher accetterà senza problemi un simile cambiamento perché "l'ha fatto Nintendo".

Donkey Kong Bananza è in arrivo esclusivamente su Nintendo Switch 2

Si capisce bene perché questo risulti pericoloso per l'intera industria dei videogiochi. Potremmo assistere ad un vero e proprio innalzamento complessivo del costo dei videogiochi al lancio, da qualsiasi parte si guardi, su qualsiasi piattaforma si acquisti. Comprare al day one un titolo costerà sempre di più.

Per avere conferme di questo nuovo standard, dovremo attendere i prossimi annunci di titoli AAA, e sicuramente l'uscita di GTA VI segnerà un altro momento decisivo per comprendere la situazione. Gli altri competitor del mercato potrebbero anche non fare alcuna mossa per aumentare i prezzi, solamente per risultare "i buoni" della situazione, ma dall'altro lato, come visto, ci sono fattuali costi mostruosi per i loro progetti.

E questo renderebbe sempre meno conveniente acquistare al lancio i titoli specialmente in formato fisico, il formato che da tempo continua a subire colpi scorretti mirati alla sua stessa esistenza, e a cui Nintendo sembra voler fare "guerra" anche tramite altri cambiamenti su questo fronte, collegati all'aumento di prezzo appena visto.

Il formato fisico è ormai destinato a scomparire?

Nell'ultimo Direct dedicato a Nintendo Switch 1, tenutosi una settimana prima di quello inagurale per Switch 2, Nintendo ha introdotto una novità che ha certamente fatto discutere: la possibilità di "prestare" le versioni digitali dei titoli acquistati tramite Nintendo Store.

Stiamo parlando della Virtual Game Card. Una funzione automatica, attivantesi ogni volta che si acquista un videogioco dallo store Nintendo, che consente di condividere i titoli della propria libreria con amici e familiari, per un massimo di 14 giorni. Ogni account Nintendo può condividere massimo un videogioco per volta con ogni altro account, e questo tornerà automaticamente al proprietario una volta scaduto il periodo di prova.

Un cambiamento di cui non si capiva esattamente la necessità solamente una settimana fa, ma che adesso, con le novità presentate assieme a Nintendo Switch 2, sta assumendo eccome una sua precisa ragione. Tutto questo serve al solo scopo di incentivare all'acquisto dei prodotti digitali a scapito del fisico.

Le nuove cartucce Nintendo Switch 2, infatti, non conterranno tutte il videogioco completo al suo interno. Alcune di queste possiederanno solo una licenza per scaricare il prodotto direttamente dallo store Nintendo, in digitale. Sarà comunque necessario inserire tali cartucce all'interno della console per verificare l'acquisto. Nintendo ha tenuto a chiarire giusto qualche giorno fa che queste cartucce non saranno limitate ad un singolo account.

Una pratica ormai abbastanza comune nel mondo del gaming, quella di inserire una chiave riscattabile al posto di avere fisicamente il videogioco completo; acquistare in formato fisico titoli per PC equivale a possedere una chiave del prodotto, ed in alcuni casi anche altri publisher seguono questa pista, come nel caso di Sony con la Deluxe Edition di God of War Ragnarök in formato fisico.

Collegando insieme l'aumento di prezzo dei titoli first party, la presenza di cartucce che contengono una licenza per scaricare il prodotto al posto del gioco completo, e l'introduzione della Virtual Game Card, si può ben capire che sarà sempre più sensato acquistare i prodotti in formato digitale rispetto al fisico. Perché il fisico sta diventando sempre meno conveniente.

Le Virtual Game Card saranno anche utilizzabili da Nintendo Switch 2 a Nintendo Switch

Va bene ammettere la semplicità di utilizzo delle Virtual Game Card, che comunque non risulta più semplice dall'inserire una cartuccia prestataci nell'apposito slot della console, ma a Nintendo non importa di voler imporre a chi pubblicherà il proprio videogioco su Switch 2 che quest'ultimo sia interamente disponibile sulla cartuccia e che quindi l'acquirente lo possegga e possa utilizzarlo quando desidera anche senza connessione ad internet.

Del resto, le Virtual Game Card non consentiranno di finire tutti i videogiochi prestati in sole due settimane; ci sono certamente titoli che richiedono più tempo anche solo per essere conclusi, e spesso la giornata di un videogiocatore, specie se adulto, non consente nemmeno di giocare affatto.

A tutto questo, aggiungiamo il costo per giocare le versioni "Nintendo Switch 2" dei titoli Switch in nostro possesso, come ad esempio Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Su questo versante, NIntendo ha voluto copiare da una concorrente: Sony.

Pagare per usare la propria console al meglio

Esattamente come nel caso di Sony con le remastered di Horizon e Days Gone, Nintendo ha creato delle versioni apposite per Nintendo Switch 2 dei loro titoli più famosi, come gli appena citati Zelda. Questi sono stati presentati durante il Direct, ma non è stato detto nulla di specifico riguardo il costo per l'upgrade.

Non abbiamo nulla di ufficiale a riguardo, ma stando ai prezzi giapponesi, gli upgrade dovrebbero costare attorno ai 10€ caduno per quanto riguarda i titoli senza contenuti aggiuntivi, mentre nel caso di gioco base + DLC, il costo si alzerebbe attorno ai 20€.

Gli upgrade includono un framerate migliorato (60 FPS stabili), caricamenti più rapidi, risoluzione migliorata, supporto HDR e supporto per i trofei tramite app. Alcuni di questi saranno disponibili per gli abbonati al Nintendo Switch Online + Pacchetto aggiuntivo, come nel caso dei due Zelda prima citati.

Considerando che Nintendo Switch 2 utilizzerà il DLSS e il Ray Tracing come confermato da Takuhiro Dohta, senior director del Programming Management Group Entertainment Planning & Development Department presso Nintendo, le versioni Nintendo Switch 2 dei first party potrebbero includere anche l'utilizzo di queste tecnologie per migliorare la qualità del videogioco.

Questi upgrade a pagamento non corrispondono agli update per alcuni titoli di Nintendo Switch, che invece sono completamente gratuiti, e per ora sono confermati per videogiochi quali Super Mario Odyssey, Captain Toad Treasure Tracker e Super Mario 3D World + Bowser's Fury.

Sony e Nintendo, quando si tratta di far funzionare la propria console come previsto, sono praticamente sorelle

Ma alla fine di tutto queste informazioni, emerge ancora una volta che per usare al meglio la propria Switch 2 per giocare i titoli della scorsa gen che già possediamo, bisogna praticamente pagare un prezzo aggiuntivo. Un approccio che, quando promulgato da Sony, non è stato digerito da tutti proprio facilmente, e che adesso anche Nintendo si appresta a perseguire nel corso dei prossimi anni.

Nonostante non ne vogliano ancora sapere di pubblicare i loro videogiochi su PC come fa Sony, Nintendo si è rivelata tutt'altro che impassibile nei confronti di questa pratica del mercato odierno, che vede la riproposizione di titoli della precedente generazione in versione remastered o remake, ovviamente a pagamento.

E non ci sarebbe nulla di male nel pagare un remake di un videogioco, se questo non lo possedessimo già, e per giocarlo al meglio sulla nostra console nuova di zecca, e più potente della precedente, siamo obbligati a pagare praticamente una tassa che sblocchi le performance migliorate. Immaginate pagare una tassa a Nvidia quando installate una 4090 al posto della vostra 2060 per farla funzionare al meglio.

Nintendo farà marcia indietro sui prezzi?

Però Nintendo tutto questo se lo può permettere di fare eccome. Ormai Sony ha reso quanto descritto praticamente la normalità, imponendolo anche ai giocatori PC, e i remake e le remastered sono fra gli annunci più frequenti di questa generazione di console, da qualsiasi publisher; Nintendo stessa ne ha prodotti di diversi.

Nonostante gli aumenti di prezzo per i titoli first party, e nonostante i videogiocatori stiano cominciando a far sentire la propria voce, Nintendo Switch 2 sta vendendo benissimo ovunque, e sarà davvero un miracolo vedere i prezzi delle versioni digitali e fisiche dei videogiochi abbassarsi se poi comunque Mario Kart World raggiungerà cifre da record (com'è quasi sicuro che accadrà).

C'è da dire che il prezzo della Nintendo Switch 2 in sé, di 469,99 €, non ha sollevato molta indignazione, probabilmente anche per via delle performance presentate (1080p sino a 120 FPS e 4K 60 FPS in docked) e delle novità veicolate da questa console, ma sui prezzi dei singoli giochi c'è tutt'altro che tranquillità da parte del pubblico.

Tutti questi cambiamenti non sono state ideati da Nintendo da un giorno all'altro. Si può vedere un piano ben preciso se si osserva giusto con un po' di attenzione, e sapevano bene di cosa parlare e di cosa tacere durante la presentazione di ieri, essendo consapevoli che molto del pubblico interessato a Switch 2 non avrebbe fatto ulteriori controlli.

Come detto all'inizio di questo articolo, la paura più grande è vedere l'intero mondo del gaming iniziare a prendere questa strada, che quasi sicuramente non offusca troppo il futuro a Nintendo o a nessun altra compagnia, ma che porterebbe tutti i giocatori a dover davvero pensarci due volte prima di preordinare un titolo a 89,99€ solamente per poterlo giocare al lancio, e renderebbe il gaming sempre meno accessibile.

Inutile essere catastrofisti senza alcun genere di prova concreta, anche perché Nintendo si comporta in modalità diverse rispetto a Playstation o Xbox, come notato. Se Nintendo vuole diventare la Apple dei videogiochi, come molti hanno suggerito, è libera di farlo, ma ci sarebbe da chiedersi, a questo punto, se ne valga la pena di passare a Switch 2 considerati questi prezzi.

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