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South Of Midnight Recensione

Xbox e Compulsion Games presentano South of Midnight. Un action molto ispirato dal punto di vista artistico, quanto imperfetto e poco ambizioso nel gameplay.

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Una piaga infetta la piccola cittadina di Prospero. Non si tratta di un virus comune, facilmente riconoscibile; al contrario, è qualcosa di più viscerale e radicato. Non tutti riescono a vederlo, anche se molti lo percepiscono. Quando un forte uragano devasta il piccolo agglomerato urbano situato in una delle regioni rurali nel sud degli Stati Uniti, la nostra protagonista, Hazel, sarà chiamata a mettersi in gioco e affrontare le sue paure per cercare di ritrovare la madre dispersa.

Inizia più o meno così il viaggio di South Of Midnight, la nuova produzione Xbox Game Studios firmata da Compulsion Games (Contrast, We Happy Few). Un gioco che ha destato grande interesse sin dal suo primo annuncio, e che nel corso dei mesi successivi si è mostrato sempre con grande parsimonia, lasciando molta curiosità e speranze.

Scena in South Of Midnight

L'operazione fa chiaramente parte del piano di Xbox per popolare Game Pass di esclusive di un certo spessore; non per forza per quanto riguarda gli sforzi produttivi in termini di investimento, ma anche e soprattutto per quanto riguarda il lato artistico, creativo. Insomma proposte originali e di valore.

Ecco, South Of Midnight è, in questo senso, un perfetto esponente del concetto di cui sopra: un gioco eclettico e creativamente accattivante, impreziosito da alcuni elementi di grande impatto (anche memorabili, se vogliamo). Al contempo, si porta dietro anche una serie di scelte e decisioni che compromettono in qualche modo il risultato finale.

Ho impiegato circa 10 ore per completarlo, ed è stato un viaggio molto piacevole e anche ricco di sorprese: andiamo con ordine, ed entriamo nel vivo della recensione.

Il mondo di gioco tra folklore, tradizione e omaggi

Il contesto di South Of Midnight, come già accennato, è quello di una classica zona rurale nel sud degli Stati Uniti: lo scenario si alternerà fra paludi, lagune, zone boscose e montuose. Molto presto, però vi accorgerete di come in Compulsion Games siano stati bravi a mischiare le carte sul tavolo. Il viaggio di Hazel ricorda, per certi versi, quello di Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel corso dell'avventura, infatti, la protagonista scoprirà tutti i misteri surreali e fantastici che permeano la zona, aiutata anche dalle sua natura decisamente unica e fondamentale.

Lei è una Tessitrice, in grado di vedere i fili che uniscono il mondo e le persone, così come i danni catasfroici che il dolore perpetrato nel corso del tempo ha avuto sul paesaggio. Sarà suo compito risolvere i molteplici misteri e scoprire gli oscuri segreti delle persone che incontrerà sul suo cammino, così come la sorprendente e inaspettata storia della sua famiglia.

L'ispirazione, come dicevo, è classica e riconoscibile: se da una parte ci sono personaggi e situazioni che sembrano esser stati presi direttamente dalla favola di Lewis Carrol (Alice in Wonderland, ndr), dall'altra tutta l'estetica, la scala di colori e il design dei personaggi secondari e delle Creature è un mix fra lo stile di Tim Burton e un forte stile southern-gothic dall'impornta fantasy.

Il risultato è un impasto stilistico, artistico, immaginifico davvero incredibile che ha anche il plus valore di continuare a stupire. Ci vogliono circa una decina di ore completare il gioco, e sono rimasto stupito di come, anche in momenti molto avanzati della storia, continuassero ad arrivare notivtà per quanto riguarda personaggi ed ambientazioni. Senza fare spoiler, voglio però assicurarvi che dal punto di vista del colpo d'occhio, South of Midnight non vi annoierà quasi mai, anzi, vi farà probabilmente venir voglia di tornarci in questo mondo tanto inquietante quanto affascinante.

Le musiche originali e il sound design, delle vere perle

La parte che ho preferito di più, senza alcun dubbio, è il comparto sonoro, sia per quanto riguarda il sound design - ovvero come il suono interagisce con il giocatore e gli eventi a schermo - sia per quanto riguarda le musiche. Parlando del suono e della sua natura, vi troverete di fronte ad un lavoro di fino pazzesco dove ogni singola sequenza chiave è accompagnata da una narrativa sonora unica a cucita su misura: in base al boss, scenario, movimento di Hazel, corrisponde un elemento sonore pressochè unico e pensato per accompagnare il giocatore e arricchire il senso d'immersione.

Nota invece d'eccellenza per quanto riguarda le musiche originali: quasi ogni livello, sicuramente ogni boss, ha una canzone unica ed originale creata solo per quella specifica occasione. Alcune, almeno un paio, sono davvero memorabili: pensate che alle volte mi fermavo nel bel mezzo del livello per ascoltarla tutta, e anche mentre scrivo questa recensione, ne sto ascoltando una - Two-Toed Tom, qualora vogliate ascoltarla anche voi.

Tutto questo mix, artistico e sonoro, contrinuisce a smorzare un po' l'effetto di ripetitività di cui soffre invece il gameplay, di cui stiamo per parlare.

Il gameplay vive di compromessi, ed è un peccato

South Of Midnight è un gioco che, durante il processo di sviluppo, è evidentemente dovuto scendere a compromessi. Lo si nota, per esempio, da un HUD dei menù molto basilare, e da un albero delle abilità appena abbozzato che sicuramenta da un po' di varietà al sistema di combattimento, ma non abbastanza.

Lo si può notare anche dalla gestione dello stop-motion: il gioco era stato presentato come un misto di animazione classico e stop-motion, per quanto riguarda la protagonista e i personaggi secondari - e le creature. Mentre parte del mondo di gioco si muove ad FPS standard, il resto è rallentato dallo stop-motion. La versione finale del gioco, però, ha depotenziato molto questa parte: in primis dando la possibilità di eliminarla totalmente dal gameplay, dall'altra l'ha comunque smussata molto anche qualora decidiate di lasciarla attiva.

I motivi? secondo me principalmente due. Il primo è l'accessibilità: avere uno stop-motion molto marcato poteva allontanare una fetta di pubblico, portando ad un mezzo suicidio commerciale. Dall'altra i costi, ottimizzati per rendere tutto più sostenibile e garantire la finestra d'uscita. Alla fine, avrete davanti una via di mezzo che lascia un po' con l'amaro in bocca almeno chi, come me, avrebbe desiderato che Compulsion Games fosse andata avanti con l'idea originale.

Screenshot in gioco di South Of Midnight

Ma come si gioca a South Of Midnight? Siamo davanti ad un action-adventure molto classico, composto da due colonne portanti: esplorazione e combattimento. La prima, sfrutta i poteri magici di Hazel per interagire con l'ambiente circostante e superare ostacoli, abbattere barriere, camminare sui muri, cose così. Il combat system, allo stesso modo, è un mix di abilità magiche e colpi da mischia che vi permetteranno di uccidere i diversi nemici che avrete davanti.

Qui, il problema (e il peccato), è semplice: c'è poca varieta, una struttura ridondante e priva di guizzi. Il gameplay loop, quindi cosa fate durante il gioco, è praticamente sempre uguale e gli unici cambi di ritmo sono dati da ambientazione e modi in cui il livello si svolge. Per fortuna, tutto ciò di cui abbiamo parlato prima (world building, reparto artistico, suono) contribuiscono a non rendere l'esperienza noisa. Ci sono dei momenti di stanca, ma nulla di drammatico. Anche perchè la trama tutto sommato è ben costruita ed è un buon traino per non accontonare il gioco prima della fine.

Ultimo commento che sento di dover fare è sulle boss fight: fantastiche dal punto di vista visivo e sonora, ma purtroppo anch'esse un po' depotenziate dal gameplay che non riesce neanche qui a riservare grandi sorprese.

South Of Midnight

Recensione diYuri Polverino, dal 2014 lavoro nel mondo dell'editoria e della comunicazione. Ho scritto per molte delle principali testate giornalistiche del panorama tech, games, entertainment - e alcune le ho anche dirette. Oggi scrivo perlopiù per passione, è il mio luogo sicuro dove potermi sentire sempre a casa.

South of Midnight è un prodotto che vive di due anime. La prima, quella artistica, davvero straordinaria. Dal sonoro al look generale, passando per ambientazioni e tessuto narrativo, tutto funziona alla grande. I cambi di ritmo e le continue sorprese (anche della trama) vi aiuteranno a sopperire alla potenziale ripetitività di cui soffre il gameplay. Quest'ultimo, infatti, è molto basilare e poco approfondito; evidente vittima sacrificale in fase di sviluppo, Compulsion Games ha chiaramente deciso di puntare in modo forte su altro. Un compromesso, insomma, che alla fine non squalifica troppo l'esperienza in sè, piuttosto non le permette di eccellere. Un gioco gradevole, originale, con elementi talvolta memorabili (le musiche!). Un'ottima aggiunta per il catalogo Game Pass e, tutto sommato, una piacevola sopresa di questa prima parte di 2025.

Informazioni sul videogioco

Titolo: South Of Midnight

Piattaforma testata: Xbox Series X

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