Salta al contenuto

Xbox e Steam: la rivoluzione delle console è già iniziata?

Steam in arrivo su Xbox? La rivoluzione del gaming potrebbe esserer vicina.

Di , sconosciuto anche come Elstir nel mondo del web, è un fan di Control, Alan Wake, God of War, ed è convinto che Silksong un giorno arriverà.

Xbox Series X/S

Contenuto dell'articolo

Da quando è stata pubblicata l'ormai famosa puntata dell'Xbox Podcast nella quale si discuteva, fra le altre cose, di quali titoli sarebbero arrivati su PS5 e Nintendo Switch, e durante la quale si assicurava che Indiana Jones e l'Antico Cerchio non fosse fra questi (non badate al fatto che arriverà su PS5 a breve), ci si è cominciato a domandare se la "nuova" strategia di Xbox fosse quella corretta.

Si, "nuova" strategia perché certamente veder arrivare tali first party su PS5 è stata una vera novità, specialmente quando Sony non ha nessuna intenzione di ricambiare il favore, ma in realtà questa mossa rappresenta un ennesimo passo, quasi scontato, nei piani perseguiti da Xbox sin da quando Phil Spencer ne ha preso il comando.

Lo si è ribadito sino allo sfinimento che Xbox vuole portare i videogiochi a tutti, ovunque, su qualsiasi dispositivo. La campagna marketing "This is an Xbox" lo fa capire senza mezzi termini; ogni schermo può diventare potenzialmente una Xbox, basta una connessione ad internet.

Ed in tutto questo, la nuova (ennesima) prova di quanto Xbox stia puntando a diventare "il più grande publisher del mondo" l'ha fornita un'immagine, poi cancellata dagli account ufficiali, che mostra quello che potrebbe essere un passo molto importante di questa strategia: la comparsa di Steam su console Xbox.

Questa mossa creerebbe davvero un precedente mai visto prima, e segnerebbe un vero punto di svolta nella storia di Xbox. La gente che grida alla morte di queste console per via di tutte queste scelte, ha quindi ragione? Oppure Xbox sta finalmente consolidando una posizione ben salda nel mercato, quanto meno lato servizi e publishing, a differenza di quanto accaduto nell'ottava generazione?

Steam non solo starebbe per arrivare su console Xbox, ma anche su ogni dispositivo che supporta l'app Xbox

Iniziamo con il parlare di qualcosa di fattuale. Qualsiasi cosa si possa pensare della strategia Xbox, questa sta dando i suoi frutti. Sia Indiana Jones e l'Antico Cerchio che Forza Horizon 5 sono fra i più venduti sul PS Store; un traguardo anche raggiunto da Sea of Thieves quando sbarcò su PS5, e su tale successo spese delle parole anche Satya Nadella, CEO Microsoft.

Xbox ha capito molto bene una verità che, nella nona generazione di console, solamente Nintendo tende a non voler vedere: il concetto di esclusività sta morendo. E ci basta osservare il mondo del gaming attuale per rendercene conto.

Square Enix ha dichiarato come, viste le vendite di Final Fantasy 7 Remake e Rebirth, loro non abbiano alcuna intenzione di proseguire con la pubblicazione di titoli "esclusivamente su specifiche piattaforme". Alan Wake 2, pubblicato solo su Epic Games Store su PC, ha richiesto anni affinché Remedy potesse recuperare quanto meno i costi di produzione.

Capcom, ormai divenuta nuovamente uno dei più grossi e rinomati publisher di questo settore, ha venduto nella prima metà dell'anno fiscale 2025 più titoli su PC che su console (55% vs 40%), dimostrando quanto le pubblicazioni multipiattaforma siano fondamentali per raggiungere il successo.

Sony ormai pubblica sempre più esclusive su PC (e alcune anche su Nintendo Switch), con davvero pochissime eccezioni (come Demon's Souls, Gran Turismo 7, Astro Bot per ovvie ragioni, e l'innominabile gioco con la B), senza mancare però di continuare ad assicurarsi l'esclusività temporanea di titoli second o third party, come Stellar Blade o Death Stranding 2.

Per quanto la situazione del mercato odierno risulti chiara, nessuna di queste strategie vede delle decisioni tanto marcate quanto quelle prese da Spencer. Far arrivare i loro first party su PS5 sicuramente sta portando a vendere più copie, essendovi un reale interesse da parte degli utenti PS, ma come suggerito da tanti ciò potrebbe portare ad una svalutazione del marchio Xbox.

Quanto ci vorrà prima che Starfield arrivi su PS5, e magari Nintendo Switch 2?

Se tutti i videogiochi che interessano un videogiocatore sono disponibili su una sola console (in questo caso PS5), sapendo che anche quelli della concorrenza prima o poi vi arriveranno, perché si dovrebbe comprare la console concorrente? Ebbene, si potrebbe dire "per via del Game Pass", ma la risposta sembra essere Steam.

Non sappiamo esattamente che genere di integrazione potrebbe avere Steam sulle console Xbox e sulla app PC; teniamo in considerazione varie possibilità, tenendo a mente l'immagine che mostra Steam sui dispositivi Xbox.

Tanto per cominciare, si tratterebbe di un integrazione pressoché "totale" sull'ecosistema Xbox, visto che nell'immagine si fanno vedere console Series, tablet, smartphones, pc portatili. Praticamente chiunque con un account Xbox potrebbe usufruire di Steam.

Limitandoci al solo PC, questo dovrebbe implicare che tramite l'app Xbox si potrebbe accedere anche al catalogo Steam. Non è necessario, in questo caso, che Steam sia utilizzabile dall'app stessa e che vi si possa comprare direttamente da Steam (sarebbe una futile complicazione, a ben vedere), perché su PC l'app Xbox potrebbe fungere da launcher "globale".

La questione diventa più succosa quando subentrano nel discorso le console. Perché se da questa immagine dobbiamo dare per scontato l'integrazione del più importante store PC su una console, che dovrebbe essere accessibile da Xbox al fianco dello store Microsoft, o tramite esso.

Questo cambierebbe drasticamente le carte in tavola poste poc'anzi, perché il discorso fatto riguardo la disponibilità dei videogiochi Xbox su PS5 si annullerebbe in confronto alla presenza di una console che non solo potrebbe possedere tutto il catalogo Steam, ma anche quello Sony incluso tramite Steam.

Senza neanche dover chiedere il permesso insomma, Xbox avrebbe disponibili sulle proprie console anche i titoli first party Sony. E qui si apre una domanda parecchio importante: Playstation potrebbe impedire l'accesso dei loro titoli venduti su Steam su tali dispositivi?

Potremmo essere dinanzi ad un futuro dove GoW su Xbox non indica soltanto Gears of War

Sony può bloccare l'accesso dei loro titoli su console Xbox?

A ben vedere, non è troppo importante capire precisamente che tipo di integrazione di Steam sarà disponibile su console Xbox, perché come minimo, a meno di non considerarla completamente inutile, si deve trattare di una funzione che consente di giocare i titoli già acquistati su Steam.

Si può avere certamente un dubbio sulla disponibilità effettiva dello store Steam su console (e ne parleremo a breve), ma limitandoci alla disponibilità della nostra libreria Steam, cosa che possiamo quasi dare per scontata, questo porterebbe Sony a bloccare i titoli pubblicati dalle console concorrenti?

Esiste un caso alquanto analogo a questa ipotetica situazione, e basta guardare a NVIDIA GeForce Now per rendersene conto. Accedendo al proprio account Steam tramite GeForce Now, non si può giocare in streaming tutto il proprio catalogo di Steam, fra cui titoli Sony.

Se l'integrazione consentisse di giocare il proprio catalogo Steam su Xbox solo via streaming (quindi con abbonamento Game Pass Ultimate), Sony potrebbe certamente bloccare la possibilità di usufruire dei loro prodotti venduti su Steam su piattaforme concorrenti.

Ma non sembra questo il caso; anzi, Phil Spencer ha parlato in passato a riguardo della disponibilità effettiva di Steam e Epic Games Store sulle loro console, rendendole dei PC praticamente, e facendo dunque fondere l'esperienza PC e quella console.

Se le future console Xbox diventassero dei PC portatili, non sembra plausibile che Sony possa impedire a Steam di rendere disponibile tutto il loro catalogo su quelli che sarebbero dei PC brandizzati, al pari di un portatile venduto da Lenovo o di una ROG Ally, e su questi vi sono eccome titoli first party Sony venduti tramite Steam.

E anche vero che, di punto in bianco, Sony ha impedito, l'anno scorso, la vendita dei loro videogiochi in oltre 170 paesi nel mondo, dopo l'obbligatorietà (adesso rimossa da alcuni titoli singleplayer) del Playstation account su Steam. Non sarebbe insomma strano presumere che si possa giungere ad un risultato simile per quanto riguarda le console Xbox.

Phil Spencer ha fatto, a volte, dei tease sull'arrivo di Steam sulle console Xbox

Certo, tutto questo discorso in realtà non dimostra alcunché, perché Sony potrebbe avere eccome il coltello dalla parte del manico ed impedire che i loro contenuti siano accessibili, ma bisogna anche ammettere che un caso del genere non si è mai visto prima.

Valve non ha mai dovuto fare i conti con una situazione simile, perché i titoli acquistati tramite Steam non sono mai stati venduti su una console, che come appena detto, cesserebbe però di essere definibile una console con un sistema chiuso e con un proprio store digitale.

Se Sony non provasse a (o non potesse) fermare la disponibilità dei titoli Steam su console Microsoft, questo porterebbe la cosiddetta "console war" ad una situazione che potremmo definire conclusa, perché ormai le console diventerebbero dei dispositivi, dove, eventualmente, si possono giocare anche i titoli della concorrenza. Basta pazientare.

E si, questo include (anche se scopriremo col tempo in che misura) Nintendo Switch 2, che a breve avrà un Nintendo Direct dedicato, visto che Spencer si è già pronunciato favorevole a collaborare con Nintendo a riguardo della pubblicazione di titoli Xbox. Basta ricordare il fatto che la serie Call of Duty, durante l'acquisizione ABK, sia stata promessa per dieci anni sia su console Playstation che Nintendo.

L'unica differenza nell'acquisto delle console la farebbero fattori come fedeltà al marchio, oppure la disponibilità di tali nella cerchia di amici, quanto il costo delle stesse, oppure i servizi in abbonamento, ma le esclusive Xbox o Playstation sarebbero l'ultimo dei pensieri dei giocatori nell'acquisto, perchè qualsiasi console si abbia in salotto, tanto ci si può eventualmente giocare tutto.

Ma la presenza di Steam su console Xbox, non finirebbe con il far eclissare lo store Microsoft stesso? Non lo renderebbe del tutto obsoleto?

Il futuro di Xbox non risiede nelle console

Diciamolo netto e chiaro: le offerte su Steam sono molto migliori rispetto a quelle disponibili sui vari store per console. Il mercato PC in generale è molto più competitivo rispetto a quello console, anche semplicemente perché non vi è un singolo store da cui comprare, ma ve ne sono decine e decine, in costante competizione.

L'introduzione di Steam su console Microsoft finirebbe con il rendere praticamente obsoleto lo store Microsoft, perché solamente dovendo paragonare le offerte ed i vantaggi acquistando da Steam, l'utente finirebbe certamente con lo scegliere lo store di Valve fra i due.

Anche pensando alle altre funzionalità di Steam, come le comunità, il workshop, il mercato, il family sharing, il negozio dei punti, la personalizzazione del profilo, tutto questo fa "imbarazzare" lo store Microsoft a confronto, che finirebbe quasi con l'essere di troppo.

Ma probabilmente ad Xbox non interessa affatto di tutto questo. La trasformazione delle loro console in PC portatili renderebbe ininfluente questo discorso, visto che hanno già, su scala molto più ampia rispetto al mercato console, lo stesso fenomeno. Windows è il sistema operativo più usato al mondo, ma non è certo lo scopo di Microsoft fare concorrenza a Steam con il loro store su PC.

L'importante sarebbe aumentare il numero di utenti complessivi, a prescindere dal fatto che questi utilizzino il loro store per acquistare videogiochi. A fare la differenza, per gli interessati, vi sarebbe il Game Pass, che ormai sta evidentemente diventando il perno fondamentale della strategia Microsoft per quanto riguarda il gaming.

E anche quando il Game Pass non è disponibile su una console concorrente, questo non conta, perché i loro titoli first party sono comunque disponibili, e se qualcuno desidera avere i videogiochi first party Xbox subito, senza pagare ogni volta il prezzo pieno, sa bene a quale abbonamento dare i propri soldi. Non serve neanche comprare un'Xbox.

Si potrebbe quasi dire che portando i loro videogiochi su console concorrenti e raggiugendo (e creando) un'utenza interessata a tali, Xbox voglia generare, a lungo andare, nuovi utenti Game Pass, non importa su quale dispositivo. Utenti che magari non desiderano pagare per una console Xbox, ma desiderano giocare Doom The Dark Ages al day one senza pagarlo a prezzo pieno.

Lo stesso principio che ha guidato Sony, per sua stessa ammissione, a pubblicare titoli su PC, cercando di spingere l'utenza ad acquistare una console Sony per giocare prima i sequel dei first party pubblicati, o nuove IP di importanti studios. Sulla riuscita di queste premesse, non ci interessa discutere adesso.

Che lo si odi o lo si ami, l'Xbox Game Pass ormai è divenuto fondamentale per questo publisher

Nell'eventualità che Steam giunga davvero su console, bisognerebbe constatare che dal punto di vista della produzione di console e delle vendite di queste, Xbox ha fallito. Per quanto l'era Xbox 360 rimarrà probabilmente il periodo d'oro per questo publisher, tale non potrà mai essere replicato, anche perché non ci si proverà nemmeno in futuro.

Le console Series vendute non ammontano nemmeno alla metà delle unità PS5 e PS5 Pro sparse nelle case dei consumatori di tutto il mondo, e dovendo ammettere di non poter nemmeno avvicinarsi a tali numeri, Xbox è passata a tutt'altra strategia, che abbiamo visto dipanarsi nel corso di questi anni, e che si sta rivelando eccome azzeccata per i tempi odierni.

La diffusione dei videogiochi ed il loro successo non si basa più sul titolo che attira maggiormente un consumatore e che lo porta ad acquistare una determinata console. Non uscire su quante più piattaforme possibili, a prescindere dall'avere il day and date su tutte, diviene un vero e proprio auto sabotaggio.

Il concetto di videogioco nel mondo odierno si sta slegando sempre di più dalla console per divenire invece qualcosa di accessibile ovunque, presto o tardi, e disponibile per chiunque; si collega un controller e si gioca. Anche la potenza hardware sta iniziando ad essere un problema non più irrisolvibile, grazie ai servizi di cloud gaming.

In questo mercato, Xbox vuole essere ovunque in un modo o nell'altro piuttosto che vendere più console. Che sia tramite il Game Pass, o tramite i loro videogiochi, o tramite l'app Xbox, l'importante è essere ovunque, raggiungere capillarmente quanti più utenti possibili che non devono nemmeno sforzarsi di cercare Xbox, perché questa è già lì, sul loro schermo.

E in quest'ottica, Microsoft sta passando dal creare console a creare l'hardware effettivamente definibile come il migliore in questa generazione, ovvero il PC. Le prossime "console" saranno, se le cose vanno come previsto, a tutti gli effetti dei PC portatili da gaming, con tutti i videogiochi disponibili su PC liberamente acquistabili, e che contengono anche i titoli della concorrenza.

Ormai il padrone indiscusso della nona generazione di console è il PC, diventato rappresentante di un mercato non più separato da quello console, ma del tutto complementare, e desiderato da ogni publisher. Xbox questo sembra averlo eccome capito, e a differenza della "troppa fretta" legata alle strategie proposte con il lancio di Xbox One, a questo giro si potrebbe dire che è in anticipo sul percorso che inevitabilmente stanno prendendo tutti i grossi publishers, anche se in modalità diverse.

L'arrivo di Steam su una qualsiasi console Xbox segnerebbe sicuramente un punto di non ritorno nel mercato del gaming

È morta Xbox, lunga vita a Xbox

Fatte tutte queste ipotesi, viste le possibili conseguenze, quali conclusioni possiamo dedurre sul futuro di Xbox? Come visto, chi dice che il marchio Xbox è destinato a morire, non ha tutti i torti, se rimaniamo nel contesto console. Per quanto Sarah Bond e Phil Spencer abbiano confermato più volte che una nuova generazione di console esisterà eccome e sia in produzione, saranno delle console che, forse, non sarà più possibile chiamare tali.

Gli hardware brandizzati Xbox esisteranno sinché esisterà il marchio, ma se qualcuno credeva, inizialmente, che le acquisizioni fatte nel corso degli anni e concluse (per ora...) con Activision Blizzard King avrebbero portato Xbox a risultare più competitiva sul parco titoli rispetto a Sony e quindi a rendere più competitiva la propria console, non ci si era reso conto del mondo del gaming attorno a sé che cambiava drasticamente.

La console Xbox come la conosciamo e consideriamo oggi potrebbe tranquillamente cessare di esistere ben prima dell'arrivo della decima generazione, che per avere successo dovrà (ovviamente) risultare competitiva dal punto di vista delle performance e del prezzo. E non solamente rispetto a Nintendo e Sony.

Considerando le future console Xbox come dei PC, queste devono anche essere paragonate ad altri PC, il cui costo per performance comincia ormai a diventare sempre più alto, con Nvidia che sforna generazioni di GPU quali la 5000 non proprio all'altezza delle aspettative create da loro stessi, e che non offrono un sufficiente salto generazionale rispetto alla serie 4000 a parità di prezzo.

In questo contesto, se Xbox riesce a piazzare un PC portatile ad un prezzo accessibile e con performance che quanto meno consentono di raggiungere in ogni occasione i 60 FPS con la gran parte dei titoli, e con tutti quelli first party, il loro abbandono dell'idea tradizionale di console potrebbe rivelarsi tutt'altro che spiacevole.

Non è detto che questo cambio di strategia porterà a continuare la produzione di simili hardware, che potrebbe essere del tutto delegata a partner, o sparire semplicemente perché dei prefissati obbiettivi di vendita non sono stati raggiunti, ma per parlare di questo dovremo necessariamente aspettare la prossima generazione di console, e scoprire davvero come si muoverà Xbox, nome che forse non assoceremo più ad una home console.

Sezione commenti

Commenti
Benvenuti nella nostra sezione commenti!Si prega di leggere e comprendere le Linee Guida della Comunità prima di partecipare.