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The Brutalist, il regista Brady Corbet non ha guadagnato nulla dal film

Con The Brutalist, Brady Corbet non ha guadagnato un dollaro e questa situazione è comune a molti registi.

Di , con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

brady corbet the brutalist

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The Brutalist è uno dei titoli più importanti di questo periodo. Grande favorito agli Oscar dove concorre per 10 candidature, inclusa quella al Miglior Film, alla Migliore Regia e al Miglior attore protagonista, The Brutalist (qui la nostra recensione) non avrebbe fatto guadagnare neppure un dollaro al suo regista.

Nonostante, sin dall'anteprima al Festival di Venezia, la pellicola abbia ricevuto grandi apprezzamenti sia dalla critica che dal pubblico, quest'epopea classica di cui tutti parlano ha fatto guadagnare molto successo ma pochi soldi al suo creatore e regista Brady Corbet. Egli stesso, infatti, ha rivelato che purtroppo la sua situazione è comune a molti altri registi candidati quest'anno che, addirittura, non riescono a pagare l'affitto: "I’ve spoken to many filmmakers that have films that are nominated this year that can’t pay their rent".

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Le parole di Brady Corbet sul guadagno da The Brutalist

Nell'ultima puntata del podcast WTF, parlando con Mark Maron, Brady Corbet ha dichiarato di aver guadagnato "zero dollari" da The Brutalist e dal suo precedente film (Vox Lux, 2018). Lui e sua moglie Mona Fastvold (anche co-sceneggiatrice), stanno vivendo con i guadagni di tre anni fa. Non si tratta di parlare per metafore, la risposta di Corbet è stata: "Actually, zero. We had to just sort of live off of a paycheck from three years ago".

Corbet ha aggiunto di aver guadagnato diversi soldi, dopo anni di lavoro, girando in Portogallo tre spot pubblicitari. Si è inoltre concentrato sul problema della promozione del film, che non dovrebbe riguardare direttamente i registi. Tuttavia, li impegna per mesi interi (se pensiamo a chi ha presentato i propri film a Cannes, parliamo di quasi un anno). Questo, ovviamente, impedisce loro di lavorare o interessarsi ad altri eventuali progetti ("I don’t have any time to go to work. I can’t even take a writing job at the moment").

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