Il mondo intero sta vivendo un momento particolare e, con la morte di Papa Francesco, ci si prepara al conclave per eleggerne il successore. Per questo motivo è tornato al centro dell'attenzione di tanti Conclave, il film tratto dal romanzo di Robert Harris e diretto da Edward Berger, rilasciato in Italia lo scorso 19 dicembre.
Con un cast stellare che include Ralph Fiennes, Stanley Tucci e John Lithgow, la pellicola propone una versione romanzata, eppure non eccessivamente distante dalla realtà, del processo di elezione del nuovo pontefice. Cerchiamo di capire quindi cosa è vero e cosa no di Conclave e della sua rappresentazione.
Un tempismo quasi da non credere
Come detto, Conclave è uscito nei cinema italiani lo scorso 19 dicembre, riscuotendo un buon successo di pubblico e critica (qui per leggere la nostra recensione), vincendo tra l'altro anche l'Oscar alla Migliore Sceneggiatura non originale. Ebbene, come ci si poteva aspettare, questo successo è destinato a crescere visto i tempi che corrono e gli ultimi accadimenti: Conclave ha raggiunto un picco di visualizzazioni del 283% lunedì scorso, secondo i dati forniti da Luminate.

Conclave: cosa è vero e cosa no nel film con Ralph Fiennes
La pellicola riproduce fedelmente diverse dinamiche del conclave. I cardinali vengono mostrati mentre risiedono nella Casa Santa Marta, all’interno del Vaticano, dove effettivamente alloggiano durante l’elezione. Viene inoltre ricreata la Cappella Sistina, dove si svolgono le votazioni segrete, che avvengono due volte al giorno.
Il sistema di voto è rappresentato accuratamente: le schede vengono raccolte in un’urna e scrutinate. Se non si raggiunge una maggioranza di due terzi, i voti vengono bruciati con sostanze chimiche per produrre fumo nero. Il fumo bianco, invece, segnala l’elezione di un nuovo Papa.
Schieramenti troppo netti
Nel film emergono in modo netto e smarcato le divisioni tra cardinali conservatori e progressisti, incarnate dai personaggi di Cardinal Bellini e Cardinal Tedesco. Questi schieramenti, secondo alcuni esperti, sono un po' troppo semplificati e si dice che raramente i cardinali si dividano in fazioni così nette nella realtà.

Il ruolo del camerlengo e del decano
Un altro elemento non troppo accurato è quello che riguarda il personaggio interpretato da Fiennes, il cardinale Lawrence, che nel film sembra assolvere sia il ruolo di camerlengo sia quello di decano del Collegio cardinalizio. In realtà, queste sono due cariche ben distinte.
Facendo degli esempi concreti e tornando un attimo alla realtà dei fatti, dopo la morte di Papa Francesco, il ruolo di camerlengo è stato assunto da Kevin Farrell, che ha il compito di amministrare temporaneamente la Santa Sede, organizzare il conclave e supervisionare i riti funebri. Il decano, attualmente Giovanni Battista Re, presiede invece le riunioni del collegio e chiede al nuovo Papa quale nome desideri assumere.
Il cardinale in pectore
Conclave introduce anche la figura di un cardinale “in pectore”, nonché un cardinale nominato segretamente dal Papa. Sebbene questa pratica esista realmente, tali cardinali, se non resi pubblici, non hanno diritto di voto nel conclave.