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Recensione

El Conde: Recensione del film in concorso al Festival di Venezia

Il nuovo film di Pablo Larraìn è una satira grottesca sul vampiro Pinochet.

El Conde: Recensione del film in concorso al Festival di Venezia

El Conde, diretto dal regista Pablo Larraìn, è stato presentato oggi al festival del cinema di Venezia. Dopo Spencer, il regista ritorna al Lido con un prodotto del tutto differente, una satira grottesca e spettrale dai toni noir. El Conde vede al centro della trama il personaggio storico Augusto Pinochet.

La trama di El Conde

Augusto Pinochet è un vampiro che, dopo aver vissuto per 250 anni, decide di lasciarsi morire, non prima di avere sistemato alcune faccende familiari. La sua figura era stata infatti così tanto disonorata, veniva considerato un ladro oltre che un assassino, che Pinochet non desiderava più continuare a vivere.

Il verbo di Pablo Larraìn

Pablo Larraìn è un regista cileno noto soprattutto per aver diretto Jackie e Spencer, entrambi biopic che incentrati su due first lady, nonché donne dal forte temperamento.

Questo film invece si focalizza su una figura maschile, almeno apparentemente, quella di Pinochet. Augusto Pinochet è in realtà una parte importante di altri film di Larraìn, Post Mortem e Neruda, essendo un tassello fondamentale della storia del Cile.

Perché Pinochet è al centro solo apparentemente? Perché in realtà il film ha come protagoniste delle figure femminili. Si parte dalla voce narrante, che per la prima parte della pellicola è l'elemento predominante, e che sarà, sul finale, oggetto di un interessante plot twist. Si passa poi alla moglie e alla suora che cercheranno di manipolare il protagonista.

Con questo film Larraìn esce sicuramente dalla sua comfort zone, mantenendo però degli elementi che lo contraddistinguono.

el conde

El Conde, su Netflix dal 15 settembre

El Conde verrà distribuito da Netflix, e infatti sbarcherà sulla piattaforma il 15 di settembre. Tra i punti di forza della pellicola, non possiamo non citare l'elegante e macabra fotografia in bianco e nero. Questi colori infatti ci trasportano in un passato lontano, quello della rivoluzione francese, ma ci accompagnano anche nel ventunesimo secolo, senza mai stancare. Le ombre più scure aumentano la spettralità del personaggio, che, con il suo mantello (che in volo ha le sembianze di un pipistrello, ma fluttua come se fosse un essere etereo), vola alla ricerca di cuori giovani da strappare.

Per quanto riuscita sia la satira, anche dal punto di vista politico, purtroppo i momenti di risata non riescono a bilanciare la lentezza che non abbandona quasi mai queste due ore di film. Vittima di una sceneggiatura traballante, che non dà giustizia alla bellezza estetica e alla particolarità del racconto, El Conde non riesce a rubarci il cuore.

6.5

El Conde

El Conde è una satira grottesca dai toni noir che alterna frizzanti battute a lunghi momenti di stallo. Purtroppo il film risente di una lentezza che non compensa la bellezza estetica data dal bianco e nero patinato. Pablo Larrain ancora una volta si concentra su una figura storica ma non riesce del tutto a convincerci.

Dove vederlo: