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Mare fuori 5, Recensione (parte 1): il cambio di direzione è efficace?

La prima parte della quinta stagione di Mare Fuori è ora disponibile in streaming, le nuove storyline e il cambio di rotta della serie saprà convicere i fan?

Recensione di 

Maria Esposito. Alfonso Capuozzo e Manuele Velo in Mare Fuori 5

Contenuto della recensione

Mare fuori, la serie tv drama young adult targata Rai e Picomedia e ambientata nell'IMP (fittizio) più famoso d'Italia è tornata con la sua quinta stagione!

A partire da mercoledì 12 marzo, infatti sono stati resi disponibili in streaming su RaiPlay i primi sei dei dodici episodi che compongono Mare fuori 5 (gli ultimi sei verranno rilasciati su RaiPlay il 26 marzo) e già dai primi minuti è evidente che la serie sta imboccando una direzione molto lontana da quella intrapresa, in particolare dalla seconda metà della terza stagione fino alla quarta.

La quarta stagione infatti, aveva destato perplessità e lasciato l'amaro in bocca anche ai fan più accaniti della serie, diventata ormai un vero e proprio fenomeno, con ascolti da record e diversi prodotti collaterali collegati. Il finale in particolare e l'evoluzione, o meglio, l'involuzione di diversi personaggi non aveva convinto né la critica né il pubblico e subito dopo la messa in onda sono stati annunciati diversi addii e cambiamenti inaspettati.

Ma com'è questa prima parte di Mare Fuori 5 e quali sono state le conseguenze di questi cambiamenti? Scopriamolo insieme.

Mare fuori 5 come Gomorra: è evidente un'impronta molto più dark

Mare fuori 5, come dicevamo, segna un punto di svolta, un vero e proprio cambio di rotta che ha visto l'addio del regista Ivan Silvestrini e della sceneggiatrice Cristiana Farina che hanno lasciato il timone nelle mani di Ludovico Di Martino e Maurizio Careddu.

Un passaggio di consegne che ha generato non poche aspettative e perplessità e che nonostante sia evidente che si tenda a strafare dal punto di vista della fotografia e della regia, ha comunque riportato il focus sull’aspetto più crudo e autentico della serie.

C’è la volontà di riportare al centro gli elementi che costituivano l’anima e la forza attrattiva di Mare fuori ai suoi albori, cercando anche di dare alla serie un taglio che si allontani dello stile tipico della fiction per la tv o della soap opera (cosa però non del tutto riuscita).

Alfonso Capuozzo, Lucrezia Guidone e Francesco Luciani in Mare fuori 5.

Dimenticate i momenti di dolcezza e i baci rubati tra le sbarre: il sembra tornato ad essere quel luogo oscuro e violento che aveva caratterizzato le prime stagioni, una vera e propria fogna dove la lotta per la sopravvivenza è all'ordine del giorno. Il romanticismo lascia spazio alla brutalità, e anche l'unico barlume di passione viene immediatamente soffocato dal destino.

Il ritorno "alle origini", (allo stile narrativo della prima stagione in particolare) non dispiacerà ai fan della prima ora ma che lascerà sicuramente spiazzato chi era affezionato al lato più romantico e alle storie d’amore nate nel corso della serie ad oggi non più esistenti.

Questo Mare fuori 5 è un po’ una versione in miniature di Gomorra, a dimensione adolescente e con la presenza delle forze dell’ordine e delle istituzioni che tentano di riportare i ragazzi alla legalità con i mezzi a loro disposizione.

Maria Esposito e Giovanna Sannino in Mare Fuori 5.

Va detto però che il nuovo taglio stilistico della serie, vuole enfatizzare questo aspetto già rimarcato nelle scelte narrative, con l''utilizzo frequente di primi piani e dolly zoom, ma non lo fa al meglio, anzi.

Il risultato ottenuto sullo schermo però nella maggior parte dei casi, non è quello desiderato. Non è poetico o ispirato, in alcuni momenti sembra essere un mero esercizio di stile fuori luogo.

Mare Fuori 5: Rosa Ricci abbandonato l'amore ora vuole il potere

Rosa Ricci, il personaggio interpretato da Maria Esposito in Mare fuori 5 diventa ancor più centrale. Dopo l'addio di Carmine (Massimiliano Caiazzo) e la morte di Edoardo (Matteo Paolillo) a dominare le dinamiche narrative della serie è Rosa che rappresenta il fulcro di più storyline contemporaneamente.

Rosa aveva già scelto, nel discusso finale della quarta stagione di mettere da parte e dimenticare l'amore per percorrere la strada che sin dalla nascita è stata predestinata a lei: quella della camorra. E ora è decisa e vuole "riprendersi tutto quello che è suo", tutto quello che alla famiglia Ricci, (della quale ormai è l'unica componete rimasta in vita) stava per essere tolto.

Maria Esposito in Mare fuori 5.

Ma la lotta interiore, tra bene e male, tra redenzione e immersione completa della malavita è sempre presente in lei e questo dualismo ci viene mostrato in più momenti. Nonostante questo però assieme a Carmela (Giovanna Sannino) che è libera di muoversi e agire fuori dall'IMP sta rimettendo in piedi e mandando avanti il Clan dei Ricci. Tutto quello che Carmine non avrebbe voluto per Rosa sta accadendo.

Ma Carmine non c'è più, come non ci sono più Filippo (Nicolas Maupas), Naditza (Valentina Romani) e Kubra (Kyshan Wilson), personaggi che davano speranza e hanno chiuso la loro storyline intraprendendo un cammino di redenzione.

Attualmente all'IPM anche i personaggi più evoluti verso una crescita positiva come Pino (Artem) e Cardiotrap (Domenico Cuomo) si stanno facendo trascinare dal male e stanno propendendo di nuovo verso l'oscurità.

Mare fuori 5: Le dinamiche degli adulti e l'influenza dei nuovi arrivati

Anche la linea comica che è sempre stata affidata principalmente a Beppe (Vincenzo Ferrera) e Pino (Artem) è solo lievemente accennata, quasi stroncata, così come le storie degli adulti.

Le dinamiche di Massimo il comandante (Carmine Recano) , della direttrice Sofia ( Lucrezia Guidone) e di anche Lino (Antonio De Matteo) restano un po' stagnanti in queste prime sei puntate. A parte una rivelazione inaspettata le dinamiche le li coinvolgono sono essenziali solo a trascinare le altre storie come quella tra Lino e Silvia (Clotilde Esposito).

Vincenzo Ferrera, Lucrezia Guidone, Carmine Recano e Antonio De Matteo in Mare fuori 5.

C'è sicuramente molta carne al fuoco, con la scoperta del colpevole della morte di Edoardo e i mille giochi di potere che ha innescato. Anche le new entry si fanno notare, portando squilibrio e caos come nel caso Samuele e Federico (Francesco Luciani e Francesco Di Tullio) o portando con sè nuove inaspattate rivazioni connesse sempre a Rosa Ricci, come nel caso di Simone (Alfonso Capuozzo).

Tirando le somme, di questi primi sei episodi dunque si può dire che il ritorno alle origini è positivo in parte ma la tendenza a strafare è ancor più evidente e cozza con lo stile originale della serie.

L'assenza dei personaggi principali, con i cui storie è nato Mare fuori si sente e non è detto che Rosa Ricci assieme alle le new entry sarà in grado di riempire questo vuoto, ma questo possiamo scoprirlo solo con l'uscita delle prossime sei puntate prevista per il 26 marzo, sempre in streaming su Rai Play.

Mare fuori 5 (Parte 1)

Recensione diVioleta Fidanza, studio cinema e amo scrivere. Steven Spielberg mi ha insegnato a credere nei sogni, Sorrentino a perseverare per far si che diventino realtà.

Mare Fuori 5 segna un cambio di rotta: più oscura e cruda, la serie cerca di lasciarsi alle spalle le dinamiche da soap opera. che avevano caratterizzato la stagione precedente. Ma non tutto è funzionale anzi, alcune scelte estetiche risultano eccessivamente forzate e in alcuni casi addirittura fuori contesto dato il carattere generale che la serie aveva. Rosa Ricci, dopo gli addii di Carmine ed Edoardo, diventa ancor più centrale, combattuta tra redenzione e potere sembra scegliere con ancor più convinzione, il potere. Il ritorno alle origini, con un taglio più "Gomorra" adolescenziale, divide i fan. Nuovi personaggi e dinamiche complesse tengono alta l'attenzione, ma l'assenza dei protagonisti storici si fa sentire. Resta da vedere se la seconda parte della stagione colmerà il vuoto.

Informazioni sulla serie TV

Titolo: Mare fuori 5 (Parte 1)

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