Uno degli show di maggior successo di Netflix, insieme a Squid Game e Stranger Things, è senza dubbi Mercoledì, la serie tv incentrata sulla figlia della Famiglia Addams. Gli incredibili risultati ottenuti con la prima stagione e il debutto della seconda sono stati dei record per la piattaforma streaming.
Ma quale sarà il segreto dietro il successo della serie? Analizziamone i vari aspetti, cercando di decifrare ogni particolarità.
Mercoledì e Tim Burton: due anime dark separate alla nascita
Normalmente, tutti conoscono la Famiglia Addams come qualcosa di ormai molto popolare, non solo legato al periodo di Halloween, quando torna particolarmente in voga. È considerata una sorta di famiglia di "mostri" che, per ovvi motivi, viene giudicata e respinta; eppure, proprio per questo, è sempre stata amata.
Tim Burton, invece, come regista viene spesso menzionato per il suo unico e particolarissimo genere gotico-fantasy sfumato con l'horror, infatti Edward Mani di Forbice, Beetlejuice, La Sposa Cadavere e molti altri, rispecchiano la sua anima e il suo stile di fare cinema. Non notate già delle somiglianze con i sopracitati?
Ebbene, il personaggio di Mercoledì Addams sembra fatto apposta per Tim, poiché riporta in esso tutto il cupo stile che contraddistingue spesso i personaggi Burtoniani. Sia fisicamente che nel carattere, fino all'ambiente in cui appare, Mercoledì sembra davvero figlia del cinema di Burton.

Questo perfetto connubio è probabilmente uno dei fattori grazie ai quali la serie ha raggiunto il successo: la popolarità dello stile di Burton, unita al lato dark di Mercoledì, ha dato vita a qualcosa di sorprendente che, senza bisogno di inventare troppo, si incastra perfettamente.
Jenna Ortega, nata per fare Mercoledì
Come si dice nel mondo del web, Jenna Ortega ha in qualche modo "previsto" il suo futuro ruolo da protagonista: l'attrice, in età ancora adolescenziale, nella serie tv di Disney Channel Harley in mezzo si trovò a recitare la frase: "Ecco cosa capita quando ci sono sei figli e sei quella di mezzo, se fossimo una settimana... sarei Mercoledì". La questione è stata ripresa in una recente intervista.

Al di là di questa coincidenza, è stato proprio Burton, che ha sempre protetto e elogiato il giovane talento hollywoodiano, a parlare (ai microfoni di Sky Tg24) della scelta di Jenna Ortega come interprete principale: "Quando abbiamo fatto il casting abbiamo subito capito che Mercoledì è un personaggio molto forte, magnetico e quindi un attore non deve solo vestirsi o parlare come lei, deve essere Mercoledì!". Poi ha continuato dichiarando: "Dicevo a Jenna: non parlare, semplicemente fissami, come farebbe lei. Credo che Jenna sia quasi un’attrice di film muti, ha questo grosso potenziale in sé stessa", lasciando intendere il forte legame tra di loro, quasi come un colpo di fulmine.
La Famiglia Addams mancava da un po'
Facendo un rapido calcolo e togliendo i due film animati di seconda fascia (2019 e 2021), la Famiglia Addams non si vedeva da un po' di anni nel panorama cinematografico.

La proposta di un nuovo progetto incentrato su Mercoledì ha effettivamente significato una simbolico ritorno della famiglia mostruosa, soprattutto per le vecchie generazioni e gli affezionati al famoso film del 1991. Il riscontro ricevuto spiega evidentemente quanta bella accoglienza c'è stata.
Allo stesso tempo però è stata ben accetta anche dalle nuove generazioni, che hanno contribuito notevolmente alla riuscita del prodotto.
Mercoledì, icona di stile per giovani spettatori
Uno dei motivi più centrali dietro al successo di Mercoledì è stato senza dubbi l'impatto ricevuto sui social network, quando ai tempi della prima stagione, la scena della "Wednesday Dance" ripresa dall'episodio 4 ed abbinata al ritornello di Bloody Mary di Lady Gaga (showgirl che non a caso è presente nella seconda stagione), ha spopolato come fenomeno globale.

Questa cosa in realtà non è da sottovalutare, in quanto, oltre ad aver dato notevole visibilità allo serie Netflix, ha rappresentato un ideale, un'icona di stile per i giovanissimi spettatori all'ascolto, che si sono in qualche modo identificate in un personaggio poco comune, una specie di principessa diversa.
Mercoledì ed una messinscena da paura
La seconda stagione di Mercoledì ha confermato e rafforzato il suo fascino unico e riconoscibile, puntando su un impatto visivo tangibile e immersivo: meno CGI e più set reali, costruiti con attenzione al dettaglio per rendere ogni location un luogo vivo e palpabile. Le scenografie, ispirate a castelli irlandesi come Charleville, avvolgono lo spettatore in vie ancora più profonde e cupe, paesaggi naturali che amplificano l’atmosfera gotica e soprannaturale tipica. Tutti ambienti che riflettono al meglio il tema della serie: isolamento e mistero.
Sul piano visivo, i costumi di Colleen Atwood confermano la cifra stilistica della serie: il monocromo elegante e freddo di Mercoledì Addams, caratterizzato da dettagli che ne segnano la visibile crescita.
Mentre Enid, all'opposto, riporta in scena la sua esplosione di colori che ricorda mode e stili giapponesi. Un contrasto visivo impattante che identifica le due coinquiline. Morticia, inoltre, mescola il gotico all'eleganza con risvolti inaspettati sulle tendenze del rosso sangue.

A completare il quadro, come già positivamente evidenziato nella nostra recensione della prima parte, una sequenza in stop-motion firmata 100% Burton riporta un tocco artigianale e fiabesco-macabro, dal sapore de Frankewinnie o The Nightmare Before Christmas.
Tutto ciò per ribadire e sottolineare quanto l’identità visiva non è semplice ornamento, ma il cuore pulsante della serie.