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La profezia de La Conversazione e lo scandalo Watergate

La conversazione è un film profetico sullo scandalo Watergate e sull’invasione della tecnologia.

Di , con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

La Conversazione

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La Conversazione ritorna sul grande schermo dal 10 al 16 marzo. Il film del 1974, scritto e diretto da Francis Ford Coppola, verrà distribuito da Luckyred per omaggiare il protagonista della pellicola, l'attore Gene Hackman da poco scomparso. Il grande interprete, premio Oscar per Il braccio violento della legge e Gli spietati, qui presta il suo volto per interpretare Harry Caul.

La Conversazione fu diretta da Coppola dopo il successo della prima parte de Il Padrino e costituisce una parentesi autoriale fondamentale nella carriera del regista che, con un budget inferiore guadagna un successo di critica ma non al botteghino. A distanza di più di cinquant'anni, La Conversazione rimane un classico ancora attuale, grazie alla costruzione di un ampio discorso sull' (im)moralità della privacy e della tecnologia. Profetico non solo perché si interroga su questi temi, oggi più che mai attuali, ma anche perché sembra prevedere lo scandalo Watergate. Approfondiamo insieme.

Una scena dal film, La Conversazione.

La Conversazione: tra Watergate, Nixon e l'invasione tecnologica

Prima di fare chiarezza su questa "profezia", riassumiamo in poche righe la trama de La Conversazione. Harry Caul è un intercettatore professionista che un giorno riceva da un uomo, chiamato Il Direttore, un incarico. Sospettando un presunto tradimento della moglie, il Direttore vuole che Harry intercetti la conversazione della donna con un uomo, il suo amante, a Union Square. Dalla registrazione Harry comprende che non solo i due hanno una relazione segreta, ma che entrambi sono in pericolo di vita.

E ora veniamo allo scandalo Watergate. Stiamo parlando di uno dei casi politici che ha maggiormente sconvolto gli Stati Uniti. Nel 1972, durate il periodo delle elezioni, infatti, furono arrestati 5 uomini mentre cercavano di accedere alla sede del Partito Democratico di Washington, denominata Watergate. Furono scoperte alcune intercettazioni da parte di questi uomini collegati sia al Partito Repubblicano sia a Nixon. Nixon fu rieletto Presidente ma, quando fu costretto a consegnare i nastri delle intercettazioni telefoniche contro i suoi oppositori politici, anche i repubblicani gli voltarono le spalle. Per evitare l'impeachment (destituzione), Nixon si dimise l'8 agosto del 1974.

Una scena dal film, La Conversazione

Stiamo parlando di 4 mesi dopo l'uscita nelle sale cinematografiche statunitensi de La Conversazione. Ci verrebbe immediatamente da pensare che una pellicola il cui protagonista è un esperto intercettatore, sia stata realizzata proprio per cavalcare l'onda del caso Watergate, che effettivamente era iniziato due anni prima. In realtà, come chiarito dallo stesso Francis Ford Coppola, la sceneggiatura era risalente agli anni che vanno dal 1966 al 1969, quindi ben prima che tutto accadesse.

Siamo davanti ad una vera e propria pellicola profetica, che non solo anticipa il caso Watergate- Nixon, ma propone un ampio discorso sul crollo della privacy dovuto all'avvento della tecnologia. Harry è ossessionato dalla propria privacy eppure invade quella altrui. La tecnologia oltrepassa la sfera privata togliendoci qualsiasi opportunità di proteggerci di fronte al suo incombere. E Coppola si poneva questi interrogativi già cinquant'anni fa, quando la tecnologia ancora non era parte di noi.

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