The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley

L’indagine investigativa in campo giornalistico conduce a volte a dei risultati sorprendenti tanto da smascherare dei crimini che altrimenti rimarrebbero sconosciuti. È il caso dell’enorme truffa perpetrata dalla giovane americana Elizabeth Holmes che,realizzando una sua idea originale e innovativa quella cioè di sviluppare una start up in grado di offrire un certo servizio sanitario a prezzo contenuto e diffuso in modo capillare sul territorio mirato all’analisi del sangue, è riuscita ad accaparrarsi nel giro di qualche anno ingenti somme di denaro.

Fu così che nel 2004 nacque la società Theranos (un termine derivante dalla fusione di “therapy” e “diagnosis”) che in breve fu al centro dell’interesse di diversi investitori anche illustri e che proprio per questo acquisì un’ulteriore patina di credibilità. Il risultato di questa iniziativa imprenditoriale fu la messa in opera di uno strumento portatile e nello stesso tempo portentoso, denominato Edison, che permetteva con una sola piccola goccia di sangue, ottenuta pungendosi un polpastrello, di conoscere tutta una serie di parametri ematologici (si parla di circa 200) importanti anche per diagnosticare malattie degenerative.

Nel lasso di poco tempo Elizabeth Holmes divenne tra le persone più ricche e famose tanto da guadagnarsi la copertina di Forbes e di Time. Un vero successo, dunque, sotto tutti i punti di vista fino a quando nel 2015 cominciano ad uscire alcune prime indiscrezioni sulla bontà dei dati elaborati dall’analizzatore e della sua reale funzionalità che rimane sempre più protetta da un’eccessiva segretezza. L’inchiesta di John Carreyrou  del Wall Street Journal, poi, ne mette in luce le criticità. Nel 2016 il Centers for Medicare and Medicaid Services a seguito di indagini decreta che: “Gli esami effettuati da Theranos mettono in pericolo la salute e l’incolumità dei pazienti”, un’accusa grave che scardina dalle fondamenta l’intero mondo economico-finanziario della Holmes la quale ancora oggi combatte nelle aule di giustizia per cercare di salvaguardare il proprio nome e la propria “creatura”.

Una storia, pertanto, per certi versi incredibile per come sia stato preso sul serio un progetto del genere e controversa per come abbia trovato credito in ambienti culturalmente non sprovveduti, e che è diventata per lo scalpore suscitato la trama di un documentario-inchiesta di circa due ore del regista Alex Gibney con il titolo di The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley. Prodotto da Jigsaw Production e distribuito da HBO è stato fra i concorrenti al Sundance Film Festival 2019 e proiettato in anteprima il 18 marzo 2019. Il pubblico italiano lo potrà vedere su Sky Atlantic a partire da Domenica 16 e successivamente Lunedì 17 e Mercoledì 19 giugno 2019