The Rogue Prince of Persia, Recensione: fusione tra classico e moderno
The Rogue Prince of Persia, recensione dell’early access di Ubisoft
Ubisoft riporta sugli schermi delle console una vecchia conoscenza riadattata alle nuove ere del gaming, sviluppato da Evil Empire ecco a voi The Rogue Prince of Persia. Dopo l'uscita di The Lost Crown l'intera storia del gioco fa una virata dal suo classico genere e approda nelle terre dei giochi roguelike.
The Rogue Prince of Persia rappresenta un emozionante ritorno all'intramontabile serie che ha affascinato generazioni di giocatori con la sua miscela di acrobazie spettacolari, enigmi intricati e avvincenti combattimenti.
Con lo sviluppo di Prince of Persia, Evil Empire non ha voluto uscire troppo dalla sua comfort zone, infatti sin dai primi minuti di gioco ci hanno voluto riportare ad un'esperienza di gioco simil Dead Cells. Essendo questo il loro secondo gioco in uscita hanno preferito utilizzare delle meccaniche familiari ai fan del loro primo gioco in modo tale da permettere loro di continuare ad apprezzare le meccaniche del gameplay mentre si percorre la storia di una delle serie di punta di Ubisoft.
Nonostante l'evidente spunto si spera che i titoli si vadano a differenziare nel tempo, dopotutto The Rogue Prince of Persia è soltanto un early access quindi ha ancora molteplici possibilità per arginare questo enorme spunto.
Trama Prince of Persia
La trama di The Rogue Prince of Persia rimane invariata anche in questo titolo. Giocando nei panni del Principe della Persia, figlio del Re Peroz, andremo a proteggere la Persia dall'invasione degli Unni, come già accaduto nella prima saga di giochi.
Di ritorno alla sua terra il Principe si accorge dell'imminente invasione e si pone l'obbiettivo di sventarla e di sconfiggere il popolo degli Unni, in grado di usare magie sciamaniche per volgere a loro favore i combattimenti.
Gameplay
Come tutti i roguelike anche Prince of Persia si basa su una serie di livelli posti in sequenza. Per completare una route sarà necessario andare a finire tutti e sei livelli, due dei quali sono boss fight. Una volta completato una route ci ritroveremo nell'oasi di Suhkra, che svolge la funzione di hub pre-partita.
Da qui sarà possibile avere dei dialoghi con i personaggi incontrati nei vari livelli e alcuni di loro ci permetteranno addirittura di costruire nuovi equipaggiamenti o potenziare l'albero delle abilità. Tutto ciò richiederà gli spirit glimmers una valuta ottenibile in game uccidendo nemici o come ricompensa nella mappa, ma difficile da depositare visto che richiede degli altari specifici.
Lo spunto da Dead Cells diventa davvero evidente attraverso le meccaniche di gioco; infatti, come lo era anche per l'altro titolo di Evil Empire il punto di forza del gameplay di Prince of Persia è proprio il sistema di movimento. Si tratta di un sistema molto semplice a livello di comandi o combinazioni possibili che trova il massimo della godibilità grazie alla fluidità con cui è possibile compiere le azioni in gioco.
Equipaggiamento
Nel gioco avremo la possibilità di portare con noi un'arma ravvicinata e un'arma "secondaria" che sfrutta l'energia selezionabile tra una serie di possibilità e successivamente potenziabile durante il livello tramite il fabbro o trovandone una nella mappa o nelle chest.
Oltre alle armi abbiamo a disposizione anche dei medaglioni che hanno la funzione di power-up durante i livelli, ogni medaglione ha un effetto differente e alcuni di essi hanno diversi livelli di potenza in base all'affinità degli altri attualmente equipaggiati. Per aumentare il livello basta seguire le indicazioni di posizionamento di ogni medaglione e in base a dove viene posizionato in uno dei 4 slot fornirà potenziamenti agli altri.
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Nemici & Boss
Durante la nostra avventura incontreremo vari tipi di nemici: la maggior parte di essi saranno membri dell'esercito degli unni, ma allo stesso tempo andremo incontro a degli esseri mitologici con sembianze animali controllati attraverso la magia degli unni.
Vediamo vari tipi di equipaggiamento pure per i nemici il che ci porta a trovare varie strategie per ucciderli (anche se la loro vita non è poi così problematica), inoltre alcuni di loro sono potenziati con un overshield che potremmo rompere infliggendogli danni o con qualche trucchetto.
Per quanto riguarda i boss attualmente sono solo due quelli presenti, ognuno con la propria arena e con le proprie meccaniche.
Estetica e sistema
La cura dedicata agli ambienti è sorprendente soprattutto per i numerosi dettagli. Ogni livello di gioco è caratterizzato da parkour diversi adornati con varie tipologie di trappole e meccaniche differenti tra i biomi. All'interno di tutti i biomi però è possibile trovare delle strutture con pura funzione estetica, altari o mercanti con varie funzioni attive per il gameplay come rigenerare vita, teletrasporto o acquisto di armi/risorse, e infine delle stanze segrete con all'interno delle chest contenenti ricompense.
Durante l'esplorazione dei biomi possiamo incontrare dei personaggi che arricchiscono la Mind Map con elementi di lore.
Nel reparto estetico è doveroso dare del merito alle colonne sonore dei singoli biomi. Ogni ost rende più immersiva l'esperienza di gioco coinvolgendo il giocatore con della musica che attraverso i dettagli sonori va a ricordare l'estetica del bioma in modo da far immergere ancora più nel profondo l'esperienza di chi gioca. Nonostante le diverse sfumature tutte le ost mantengono un ritmo aggressivo e accattivante così da non far perdere il brivido del gameplay.
Dal punto di vista dei requisiti minimi per giocarlo Prince of Persia non ha molte pretese, il gioco è accessibile ad un vasto numero di giocatori anche con dispositivi di fascia media senza componenti estremamente potenti. Possiamo notare questo dettaglio anche dalla mancanza di un menù di personalizzazione del reparto grafico da cui è possibile modificare solo la grandezza dello schermo, la risoluzione e attivazione/disattivazione del V-Sync.
Come detto prima il gioco è attualmente in early access dal 27 maggio 2024 su Steam, ma siamo contenti di dare fiducia e visibilità ad un progetto dalle grandi potenzialità che speriamo venga ultimato il prima possibile per completare l'esperienza di gioco!
7.5
HyRankThe Rogue Prince of Persia
The Rogue Prince of Persia riporta la ormai celebre saga di Ubisoft in una chiave totalmente nuova. Prendendo spunto dalla trama dei primissimi capitoli, motivo per cui la skin del protagonista è viola, ci immergiamo nelle avventure del Principe nel tentativo di sventare l'invasione della Persia da parte degli Unni il tutto con meccaniche roguelike. Attraverso un sistema di movimento eccezionale, ma allo stesso tempo molto user friendly andremo all'esplorazione di vari livelli accompagnati da colonne sonore sorprendenti per compiere un'esperienza di gioco immersiva ma che non vada a risultare troppo pesante. Evil Empire ci porta in questa nuova esperienza prendendo molto spunto da Dead Cells, però essendo solo un early access siamo fiduciosi che arriveranno enormi miglioramenti che porteranno il gioco a distaccarsi dal suo spunto e a portare una nuova esperienza di gioco mai vista!
Aspetti positivi
Meccaniche semplici e fluide
Colonne sonore strepitose
Aspetti negativi
Molto simile a Dead Cell
Caricamenti alle volte lunghi