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World War Z, spiegazione del finale e significati nascosti del film con Brad Pitt

Analizziamo insieme i vari simbolismi ed i significati presenti in World War Z: cosa vuole dirci davvero il film con Brad Pitt?

Di , scrivo di cinema perché non potrei farne a meno. Tutto è iniziato con Mulholland Drive, durante i miei studi a Roma, e da allora non ho più smesso. Il cinema mi ha dato tanto. Io gli devo tutto.

Una scena dal film, World War Z.

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World War Z è un film post-apocalittico del 2013 diretto da Marc Forster e con protagonista Brad Pitt. Ispirato solo in parte al romanzo omonimo di Max Brooks, la pellicola racconta una pandemia zombie su scala globale, in cui l’umanità si trova sull’orlo dell’estinzione. Al centro della storia c’è Gerry Lane, un ex investigatore dell’ONU, costretto a rimettersi in gioco per salvare il mondo e la sua famiglia. Il finale del film, seppur aperto, lascia spazio ad interpretazioni: cosa vuole dirci davvero World War Z? Analizziamolo insieme.

Seguiranno SPOILER, quindi vi consigliamo di proseguire nella lettura dell'articolo solo dopo aver visto il film.

World War Z, di cosa parla?

Il film si apre con una giornata normale a Philadelphia: Gerry Lane è bloccato nel traffico insieme alla moglie e alle due figlie. All’improvviso, il caos: un virus misterioso si diffonde in città, trasformando le persone in zombie aggressivi nel giro di pochi secondi. Inizia così una corsa contro il tempo.

Gerry riesce a mettere al sicuro la sua famiglia e viene trasferito su una nave della marina americana, dove apprende che l’epidemia ha colpito il mondo intero. L’unica speranza è capire da dove provenga il virus e come fermarlo. Gerry parte così per una missione che lo porterà in Corea del Sud, Israele e infine in Galles.

Durante la sua indagine, scopre che gli zombie evitano le persone malate. Decide così di iniettarsi un virus (curabile) per “mimetizzarsi” agli occhi dei non-morti. L’esperimento funziona: Gerry riesce a passare indisturbato tra gli zombie e torna con una strategia potenzialmente utile per l’umanità. Il film si conclude con un messaggio di speranza: la guerra non è finita, ma ora l’uomo ha un’arma in più.

Una scena dal film, World War Z.

World War Z, spiegato: tutti i significati ed i simbolismi nascosti

Alla base di World War Z c’è il tema della sopravvivenza. Gerry Lane incarna la determinazione e la capacità di adattamento dell’essere umano, disposto a tutto pur di salvare i propri cari e contribuire al bene collettivo. Il film mostra quanto siamo pronti a rischiare per ciò che amiamo. Il virus non conosce confini, e la risposta dei vari Paesi evidenzia sia la forza della collaborazione sia i limiti dell’isolamento. L’esempio di Israele, con i suoi muri di difesa, è emblematico: cercare di chiudersi può offrire un’apparente sicurezza, ma non basta contro una minaccia globale.

L’apocalisse mostrata nel film mette in discussione la stabilità delle strutture sociali. In poche ore, il mondo organizzato crolla, e la civiltà torna al caos primordiale. Questa riflessione diventa ancora più inquietante alla luce delle recenti esperienze globali con vere pandemie.

In un contesto del genere, diversi sono i simbolismi presenti nel film. I muri di Gerusalemme, ad esempio, rappresentano il tentativo umano di difendersi, ma anche l’illusione che basti erigere barriere fisiche per fermare un pericolo collettivo. Gli zombie sono qualcosa di incontrollabile, ingovernabile, come altre catastrofi più "alla portata" della nostra realtà, come pandemie o cambiamenti climatici.

La scoperta che essere malati protegge dagli zombie è un paradosso che invita a riflettere su come anche le fragilità possano diventare una risorsa. A volte sopravvivere significa sapersi adattare, persino sfruttando ciò che normalmente ci renderebbe vulnerabili. Il finale, seppur aperto, ci tiene a sottolinearlo ancora: tutto sta nel rimanere uniti, anche nelle nostre debolezze.

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