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A Big Bold Beautiful Journey, Recensione: tra incanto e incompiutezza

A Big Bold Beautiful Journey è un viaggio surreale e intimo, ma forse incompleto, con Margot Robbie e Colin Farrell. Leggi la nostra recensione.

Recensione di 

A Big Bold Beautiful Journey

Contenuto della recensione

A Big Bold Beautiful Journey è il nuovo film con protagonisti Margot Robbie, qui al suo primo film dopo il fortunato Barbie, e Colin Farrell, ancora reduce del successo della serie HBO The Penguin. A dirigere questa coppia magnetica, che vediamo per la prima volta a lavoro insieme, è Kogonada, regista coreano nato a Seoul, al suo terzo lungometraggio. Dopo Columbus (2017) e After Yang (2021) presentati in anteprima rispettivamente al Sundance Film Festival e al Festival di Cannes, Kogonada porta sul grande schermo la sceneggiatura di Seth Reiss.

Lo script di A Big Bold Beautiful Journey, infatti, nel 2020 era rientrato nella Black List con le sceneggiature più promettenti e più contese sul mercato hollywoodiano. Solo più tardi, nel 2024, la regia viene affidata a Kogonada che mette in scena il viaggio straordinario, bizzarro, surreale, intimo e struggente, di David e Sarah, interpretati brillantemente da Colin Farrell e Margot Robbie. In A Big Bold Beautiful Journey, le atmosfere della cinematografia di Hayao Miyazaki, si mischiano all'influenza di Questione di Tempo e Se mi lasci ti cancello. Una pellicola ibrida, che spazia dalla romance al fantasy e che si regge su un'impalcatura fortemente teatrale.

A Big Bold Beautiful Journey

Di cosa parla A Big Bold Beautiful Journey?

A Big Bold Beautiful Journey racconta la storia di David (Colin Farrell) e Sarah (Margot Robbie) che si incontrano "casualmente" al matrimonio di un amico in comune, al quale sono arrivati guidando una Saturn del '94 noleggiata in un bizzarro magazzino. Seguendo un insolito GPS che gli propone un viaggio "big bold and beautiful" (grande, audace e straordinario), David e Sarah si rincontrano nuovamente in un fast food e proseguono insieme questa avventura surreale.

David è ormai sconsolato dal punto di vista amoroso mentre Sarah vuole stare da sola per non far soffrire chi le sta accanto. I due affronteranno un viaggio che li farà riflettere sul loro passato per scegliere con più consapevolezza il loro futuro. Il GPS li guiderà verso una serie di tappe indicate da strane porte, ognuna delle quali, li condurrà in posti che hanno fatto parte della loro vita. Solo superando i fantasmi del loro passato saranno in grado di scegliere il proprio destino.

A Big Bold Beautiful Journey

La fiaba pop di Kogonada: tra passato e futuro

A Big Bold Beautiful Journey sembra una storia d'amore ma non è riconducibile soltanto a questo unico genere cinematografico perché Kogonada porta sullo schermo il suo stile particolare. Le atmosfere fiabesche ricordano Il castello errante di Howl e l'influenza di Miyazaki è determinata anche dalla presenza di Joe Hisaishi, il suo storico compositore che, con A Big Bold Beautiful Journey approda in un film hollywoodiano. Ma insieme allo stile fantasy abbiamo un plot romantico che ricalca quel surrealismo eccentrico di Michel Gondry (The eternal sunshine of the spotless mind) o di Richard Curtis (About Time).

Alcune sequenze di A Big Bold Beautiful Journey sono puramente teatrali e i protagonisti si ergono sul palco pronti per la recitazione, altre scene, invece, appartengono al musical. Questa commistione di generi è accompagnata da una fotografia ricca di colori saturi (maglioni rossi e blu e ombrelli gialli) e da una colonna sonora pop (I miss you, I'm sorry di Gracie Abrams).

A Big Bold Beautiful Journey

Sicuramente tutte le sezioni tecniche sono impeccabili così come le interpretazioni e le premesse dello script. Il problema è che A Big Bold Beautiful Journey si perde su un finale che potrebbe darci di più, a volte ci emoziona ma a volte rimane vuoto, come se si cullasse sulla forza estetica e sulle doti attoriali dei due protagonisti. Già dal titolo ci aspettiamo un viaggio straordinario, ma questa straordinarietà a volte fa fatica ad emergere.

A Big Bold Beautiful Journey

Recensione diMartina Bellantuono, con 8 1/2 ho avuto la “vocazione”. Nella vita studio Cinema e vorrei un giorno far parte di questo mondo. Qui, infatti, scrivo di film e serie tv.

A Big Bold Beautiful Journey è una pellicola ibrida non riconducibile a un unico genere cinematografico. Le atmosfere fiabesche di Miyazaki si fondono con lo script romantico che ricalca About Time e The Eternal Sunshine of the spotless mind. La fotografia ricca di colori saturi e la colonna sonora pop fanno da sfondo ad un'impostazione fortemente teatrale. Le premesse erano ottime ma a volte fatichiamo a ritrovare la straordinarietà che ci era stata promessa da questo viaggio.

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