La sperimentazione in open beta di Battlefield 6 ha evidenziato numerosi bug che possono minare soprattutto l’esperienza di gioco online. Tra questi, il più insidioso è il “super bullet”.
L’open beta di Battlefield 6 è stato un importante banco di prova per giocatori e sviluppatori. Sono venute a galla diverse criticità che gli addetti ai lavori dovranno risolvere in vista della pubblicazione ormai imminente. Si tratta di bug che compromettono la stabilità, le performance fino alle compatibilità hardware e software. La DICE, che collabora con EA nello sviluppo dei gameplay dei suoi prodotti, ne è perfettamente consapevole e promette di avviare un rapido e risolutivo processo di debug di quanto segnalato.
Quali sono i bug rilevati in Battlefield 6
Giocatori, appassionati, fan della community ed esperti del settore, in fase di testing, hanno rilevato i seguenti errori o imperfezioni:
- Delay fastidioso soprattutto sull'analogico sinistro del joystick, in particolare in azioni tipo scivolata. Un difetto che penalizza la reattività, condizione fondamentale per un gioco FPS e che persiste pur riducendo la zona morta nei settaggi.
- Effetto rollback netcode nell’utilizzo delle armi. Il numero di colpi sparati non sempre equivale a quello effettivamente comandato. Succedeva anche in Battlefield 2042 e si spera sia dovuto esclusivamente a un sovraccarico dei server.
- Eccessiva sensibilità della bodycam del personaggio che oscilla anche al minimo dislivello.
- Super bullet instakill: un singolo “super proiettile” è sufficiente a uccidere l’avversario. Vengono così esageratamente minimizzati i tempi di eliminazione a scapito delle reali abilità offensive. Inoltre, a causa di questo problema, si accusa un’incresciosa discrepanza nel registro dei colpi sparati. I colpi che effettivamente hanno abbattuto l’avversario non sono correttamente conteggiati. Questo bug risulta estremamente fastidioso poiché sfasa anche i tempi di attacco e quelli di uccisione del nemico. Probabilmente si risolverà riallineando la coppia server-client.
- Armi, veicoli, gadget che spariscono nel bel mezzo della partita. La soluzione potrebbe essere riavviare il gioco e il client o ripartire come amministratore per chi gioca su PC.
- Conflittualità tra portali di chat gaming come Discord e l’hardware NVIDIA che crea noie grafiche e interruzioni improvvise. Alcuni utenti hanno risolto avviando lo streaming impostando lo schermo a finestra e poi continuare a full screen.
- Malfunzionamento del sistema match-making. Alcuni player si sono lamentati per non essere riusciti ad accedere alle lobby per il gioco in multiplayer. La Casa produttrice suggerisce di aggiornare il client e utilizzare lo strumento “Ripara” per correggere l’errore.
- Conflitto tra Javelin e Vanguard, rispettivamente l’anti-cheat di Battlefield 6 e di Valorant. Dal momento che entrambi i sistemi agiscono a livello di Sistema Operativo, non possono coesistere. Per cui, Battlefield 6 non può essere avviato se prima non viene disinstallato Valorant.
La nuova modalità Rush
Lo scorso week end di Ferragosto, in open beta è stata inserita la modalità di gioco Rush, vecchio format della saga dei Battlefield. Brevemente, si tratta di una sfida in multiplayer dove si fronteggiano due squadre divise tra 12 attaccanti e altrettanti difensori: una squadra prova a far scoppiare due bombe in diverse zone della mappa mentre l’altra prova a disinnescarle e impedire che arrivino i rinforzi.

In questa nuova versione della Rush, i partecipanti ammessi sono 24, quindi in numero nettamente inferiore rispetto ai 64 delle precedenti. Al contrario degli iniziali e troppo generosi 45 secondi previsti per la detonazione degli esplosivi, che EA ha poi abbassato a 30.
Intorno a Battlefield 6 si è generata un’entusiastica attesa ed elogi a profusione, che hanno suscitato nel pubblico aspettative molto alte. Pertanto, per non deluderle e vincere il confronto con COD, è necessario rimuovere velocemente queste macchie di peccato. Una corsa contro il tempo di cui faremo la cronaca su questi canali.