Festa del Papà – 5 Film sul Rapporto Padre e Figlio

Presenti, affettuosi, forti, un esempio da seguire. Ma anche assenti, distanti, troppo severi, burberi, violenti. Che lo vogliamo o no, la figura del padre è un’influenza inevitabile per la nostra crescita e la nostra formazione. Soprattutto, poi, in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo, la convivenza con i propri genitori può assumere mille sfumature differenti, dalle più piacevoli alle più dolorose.

La figura del padre è stata osservata, nel mondo del cinema, da diverse angolazioni. I cinque film di cui leggerete hanno tentato, con modalità differenti, di comprendere e di scavare a fondo in quel particolare rapporto che vige tra un padre e i propri figli.

Film del 1948 diretto da Vittorio De Sica e considerato uno dei massimi capolavori del neorealismo italiano, Ladri di biciclette, partendo da un pretesto narrativo quasi banale (il furto di una bicicletta) si espande per raccontarci lo speciale rapporto tra Antonio e Bruno, padre e figlio, un legame simbolo del conflitto generazionale che ha caratterizzato l’Italia del dopoguerra.

È lo sguardo del piccolo Bruno, il figlio, ad analizzare criticamente la figura del padre. Uno sguardo che assume un valore di crescita e di formazione: se all’inizio del film il padre si configura come un esempio da seguire, una sorta di eroe che combatte il male (il ladro) pur di lavorare, alla fine della pellicola Bruno dovrà scontrarsi con una realtà dei fatti ben più dura: è il padre stesso, Antonio, a trasformarsi in un ladro. Innocenza ormai perduta, Bruno rimarrà sempre al fianco del proprio padre, pur tenendosi sempre più distante.

Tratto da una storia vera, Beautiful boy, film del 2018 diretto da Felix Van Groeningen con protagonisti Steve Carell e Thimotée Chalamet, racconta del delicato e profondo rapporto tra il padre David e il figlio Nicolas, perso nel tunnel della tossicodipendenza.

La sofferenza che viene messa in evidenza è soprattutto quella del padre, desideroso di aiutare, soffocato dall’impotenza e incapace di lasciare andare il proprio figlio. Riguarda nel passato, ripercorre il loro rapporto e cerca di comprendere dove, come padre, ha potuto sbagliare. Sono risposte difficili da trovare, mentre si assiste all’esistenza del proprio figlio sgretolarsi giorno dopo giorno.

Con protagonisti Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain e Tye Sheridan, The tree of life è un film del 2011 diretto e sceneggiato da Terrence Malick.

The tree of life è un film dal respiro ampio, universale nel senso letterale della parola poiché porta in un viaggio tra esplosioni cosmiche, galassie e pianeti. 

In parallelo, però, viaggiamo anche nei ricordi di Jack (Sean Penn), figlio che ripercorre il difficile rapporto avuto con un padre severo (Brad Pitt), autoritario, duro ed esigente, cercando di comprendere quali sono i motivi che lo hanno spinto a crescerlo con violenza, rigidità e ben poco amore, respingendolo e mai abbracciandolo.

Voglia di ricominciare (in inglese This Boy’s Life), film del 1993 diretto da Michael Caton-Jones, vede come protagonisti Leonardo DiCaprio e Robert DeNiro.

Al centro della storia troviamo Toby (DiCaprio), adolescente turbolento e irrequieto che vive solo con la madre (Ellen Barkin) a seguito dell’abbandono del padre biologico. Un primo padre, quindi, che pur assente, fa sentire il proprio peso sul figlio che ne accusa la mancanza.

Un secondo padre, acquisito, entra nella vita del giovane quando la madre decide di risposarsi. Dietro una maschera di apparente perbenismo, tuttavia, il “nuovo” padre è in realtà violento, prepotente. Rabbioso e costantemente deluso, in tutti i modi cerca di dominare la vita del figliastro, provocando inevitabilmente una reazione contraria ai propri desideri.

Diretto nel 2011 da Gavin O’Connor, Warrior ha per protagonisti Tom Hardy, Joel Edgerton e Nick Nolte.

Il racconto ruota attorno a tre figure: i due fratelli Conlon, che da tempo hanno intrapreso percorsi di vita opposti, e il padre Paddy, ex lottatore e veterano di guerra caduto nell’alcolismo e causa della separazione della propria famiglia. Filo conduttore della storia è la loro passione condivisa per le arti marziali miste, che darà al figlio maggiore e al figlio minore l’opportunità di battersi per sfogare il rancore e la rabbia trattenuti per una vita intera, e al padre di redimersi per gli errori commessi.