Dopo il successo di Perfetti Sconosciuti e The Place, Paolo Genovese torna al cinema il prossimo 20 febbraio con FolleMente, un film dal cast stellare che racconta in maniera introspettiva la nostra emotività. Per via dell’argomento trattato, il film è già stato etichettato da molti come il nuovo Inside Out per adulti all’italiana.
Noi lo abbiamo visto in anteprima per voi e vi lasciamo di seguito la nostra recensione.
Cosa racconta FolleMente?
Primo appuntamento. Da una parte Piero, 40 anni, professore di storia e filosofia, divorziato e con una figlia; dall’altra Lara, 35 anni, donna indipendente e restauratrice di mobili. Il primo appuntamento tra i due avviene a cena, a casa di lei. È qui che entrano in gioco le emozioni e le insicurezze, materializzate nei personaggi (e personalità) che abitano le menti dei protagonisti.
I pensieri prendono forma, discutono, ridono e collaborano tra loro, determinando il corso degli eventi e le scelte di Piero e Lara. Un banco di prova per entrambi, la speranza di cominciare qualcosa di bello insieme, con i dubbi e le paure che un momento come questo porta con sé.

- Edoardo LeoIl primo appuntamento è un momento critico, bisogna mostrarsi all'altro per come si è. È una partita a scacchi, un grande classico che non ha età".
Una commedia romantica che racconta il nostro Io
Nonostante il richiamo inevitabile al film d’animazione Inside Out, la nuova pellicola di Genovese non ha alcuna intenzione consapevole di rifarsi al modello statunitense. A confermarlo è lo stesso regista, che in conferenza stampa ha rivelato la genesi della sceneggiatura. L’idea di FolleMente nasce infatti nel 1999 da uno spot pubblicitario della RAI, che raccontava appunto la molteplicità dei pensieri della gente attraverso personaggi pluriabitati.
L’idea, ci dice Genovese, è rimasta per anni sopita e solo poco tempo fa ne è stata fatta una prima scrittura. La sceneggiatura è firmata da Paolo Genovese, Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Flaminia Gressi e Paolo Costella. Proprio quest’ultimo ha particolarmente spinto per la sua realizzazione, credendo nell’efficacia e nella bellezza del messaggio.
La storia trova un escamotage interessante per dipingere la confusione mentale in un momento cruciale della nostra vita, come può essere quello del primo appuntamento. Un esempio perfetto, perché vissuto con confusione, imbarazzi, entusiasmo e paure.
Un gioco teatrale, un dialogo continuo tra mente e corpo che ci obbliga a una riflessione: non possiamo prescindere dall’ascolto. Ascoltare l’altro è la chiave per superare le incomprensioni e le false interpretazioni. Così ascoltarsi e, ogni tanto, smettere di farlo è il modo per restare in equilibrio come individui.
FolleMente è una romcom, una commedia pop che “vuole bene al pubblico”, che attraverso i suoi personaggi offre a noi spettatori la possibilità di immedesimarci. Ognuno di noi, in diversi momenti della propria vita – che non per forza coincidono con appuntamenti amorosi o primi approcci sociali – si è trovato di fronte a dubbi apparentemente insormontabili, indeciso e diviso tra cosa sia più giusto fare. È difficile mettere in ordine un caos, soprattutto quando questo caos si confronta con le nostre insicurezze.
Il messaggio dietro la caratterizzazione dei personaggi
La caratterizzazione dei personaggi è sicuramente l’aspetto più interessante della pellicola. A differenza di Inside Out, i personaggi che incarnano i nostri pensieri coincidono con dei veri e propri modi di essere, più che con dei precisi stati d’animo.
Entrando nella mente di Piero (Edoardo Leo) e Lara (Pilar Fogliati), riconosciamo noi stessi, il nostro lato più romantico, la nostra parte più istintiva, quella più razionale, e ne accettiamo la coesistenza. Osservando la storia dall’esterno è inevitabile domandarsi se una coesistenza tra i generi sia ancora effettivamente possibile in armonia. Una questione che può sembrare retorica, ma che alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni non è poi così scontata. Come dimostrano i due protagonisti, uomini e donne sono vittime degli stessi dubbi, degli stessi imbarazzi e, seppure contenutisticamente differenti, degli stessi pensieri.

Le squadre di personaggi che abitano Lara e Piero, difatti, sono più simili di quanto si pensi: in entrambe spicca un leader, Alfa (Claudia Pandolfi) da una parte e il Professore (Marco Giallini) dall’altra, ed entrambe condividono un lato romantico, personificato da Giulietta (Vittoria Puccini) e Romeo (Maurizio Lastrico). Non c’è quindi una vera competizione, non c’è lotta, ma comprensione. La convivenza è complicata, ma non impossibile. E confrontarsi è bello, scoprire che siamo uguali, che la sostanza delle nostre incertezze è condivisa dall’altro, che anche la natura del sentimento di inadeguatezza è la stessa per entrambi i sessi. Ed è bello scoprire che inadeguati non lo siamo mai.
È innegabile che in una relazione sia necessario accettare inevitabili compromessi per sopravvivere e coesistere, ma è anche vero che, proprio perché le emozioni che proviamo sono della stessa natura e quindi condivise, molto spesso l’unica cosa “giusta” da fare è lasciarsi andare, spegnere le voci nella nostra testa e goderci il momento così come viene.
“Pensiamo tutto e il contrario di tutto" ci ha detto Paolo Genovese in conferenza e ha aggiunto: “Entrare nella testa delle persone è sempre difficile. Il tentativo è quello di realizzare una commedia che abbia un umorismo di situazione e non di battuta”, un po’ alla Woody Allen. Costruire una situazione comica è impresa ardua, è un gioco di prestigio con il pubblico.
In FolleMente il gioco riesce. A far ridere non sono tanto le battute, quanto i personaggi e le loro azioni, in particolare alcune soluzioni divertenti che rendono perfettamente sensazioni ed emozioni che proviamo all’ordine del giorno. Il tutto incorniciato nel tempo di una sera e in unico spazio, la casa di Lara.
Il risultato è un film divertente, in cui si ride e sorride molto, che rispecchia anche il dietro le quinte della sua realizzazione. Le stesse dinamiche che vediamo nel film – domande come “Chi dei due deve dare il primo bacio?” – si sono verificate anche in fase di scrittura.
Un cast follemente stellare
Il cast di FolleMente è un cast d’eccezione. Con i personaggi e i loro interpreti, gli sceneggiatori sembrano aver lavorato in armonia, e non in antitesi. In Claudia Pandolfi c’è fermezza e voglia di autodeterminazione come in Alfa (suo alter ego nel film); Maria Chiara Giannetta è un’anima rock e ribelle come Scheggia; in Vittoria Puccini c’è un’ingenuità romantica come in Giulietta (suo personaggio nel film) e così per Emanuela Fanelli, ironica e leggera, ma in fondo molto tenera come la sua Trilli. Sono loro ad abitare la mente di Lara (Pilar Fogliati) e a dar voce ai suoi pensieri.

La “squadra” di Piero (Edoardo Leo) è invece composta dal Professore (Marco Giallini), che con grande autoironia interpreta la parte razionale e coscienziosa del protagonista, da Romeo (Maurizio Lastrico), il lato più romantico e sensibile della sua mascolinità, da Valium (Rocco Papaleo), filosofico e passivo, la parte più disincantata, e da Eros (Claudio Santamaria), che dipinge invece l’istinto, l’impulsività e la passione di Piero.
Un viaggio introspettivo e divertente
FolleMente è un arazzo di emozioni e personalità, una commistione di umori e insicurezze disegnate dai personaggi che si sottopongono costantemente al confronto. È un viaggio emotivo. Ogni parte di noi, la nostra indole frutto della molteplicità delle voci che ci abitano, lotta per determinare le nostre scelte, per imporsi e decidere la direzione delle nostre azioni.
La parte che vince, alla fine, è l’unione di tutte quelle che ci definiscono come individui, ed è quella più libera. Libera dagli schemi, dai pregiudizi, dalla preoccupazione del futuro. È quella che ci fa vivere il momento, che non ci fa perdere, quella con cui cogliamo le occasioni della vita, che appiana i conflitti interni. È la parte che ammorbidisce l’ansia e smorza la paura di sbagliare, e quella che ci fa essere noi stessi davvero.
Dopo il successo di Perfetti Sconosciuti, ci auguriamo che anche FolleMente possa vivere lo stesso. Con la speranza, sempre viva, che le sale dei cinema rimangano aperte e continui questo trend di avvicinamento alla settima arte, FolleMente sembra avere tutto ciò che serve ad affascinare e divertire il grande pubblico.
Prodotto da Raffaella Leone e Andrea Leone, per Lotus Production e in collaborazione con Disney+ e Rai Cinema, il film uscirà nelle sale il prossimo 20 febbraio.