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Il digitale terrestre va in pensione: ecco quali canali bisogna scordarsi 

di Stefano Fabiani

Pubblicato il 2022-08-26

Il digital divide prosegue impietosamente la sua opera di rivoluzione anche del settore delle comunicazioni. Non sempre, però, le transizioni vanno per il verso giusto. È il caso certamente del digitale terrestre, visto che in Italia ci sono tante persone che stanno protestando in alcuni Comuni, alla ricerca di qualcuno che possa rispondere e chiarire quello che …

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Il digital divide prosegue impietosamente la sua opera di rivoluzione anche del settore delle comunicazioni. Non sempre, però, le transizioni vanno per il verso giusto. È il caso certamente del digitale terrestre, visto che in Italia ci sono tante persone che stanno protestando in alcuni Comuni, alla ricerca di qualcuno che possa rispondere e chiarire quello che si sta verificando.

Come spiegato su LettoQuotidiano, tante persone stanno ormai inevitabilmente dicendo addio ai proprio canali preferiti e la scomparsa del digitale terrestre sembra ormai dietro l’angolo, ma proviamo a capire meglio quello che sta succedendo.

Imperversano le proteste

Nonostante siano milioni e milioni gli utenti che stanno protestando, la situazione del digitale terrestre sembra ormai essere definitiva. Un gran numero di persone affermadi non essere più in grado di visualizzare i soliti canali, ovvero quelli maggiormente visti da buona parte degli italiani.

Sembra proprio che i disagi relativi al digitale terrestre stiano continuando senza sosta. È esattamente questa la ragione per cui, molto probabilmente, è arrivato il momento di fare un passo in avanti, da parte di tutti. Tante persone si sono innervosite e hanno protestato perché ormai da un bel po’ di giorni il segnale, sul digitale terrestre, non riesce più ad arrivare. Ebbene, a dispetto di quanto si possa pensare la situazione è molto più complessa di quello che si potrebbe pensare, con un blackout tecnologico imprevisto.

Sono ormai parecchie settimane che continua a manifestarsi una situazione di disagio in riferimento al digitale terrestre. Ci sono tante persone che non sono più in grado di godersi i canali come un tempo, nello specifico molte proteste arrivano da una zona nei pressi dell’Appennino modenese.

Si tratta, a quanto pare, di un vero e proprio blackout di natura tecnologica, che avrebbe preso il via addirittura oltre un anno fa. Scendendo un po’ più nello specifico, sembra che ci siano diverse aree interne della catena dell’Appennino i cui abitanti hanno più di una volta segnalato e indicato un problema che fino a questo momento nessuno è stato in grado di sistemare. Anzi, a breve dovrebbe arrivare il parere del tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il blackout legato al digitale terrestre

Nel corso degli ultimi mesi, quindi, ci sono diversi cittadini che vivono proprio nei pressi dell’area di Modena, che corrono seriamente il rischio di non potersi più godere in tv i propri programmi preferiti, come nel caso dei canali della Rai.

A quanto pare, il Ministero dello Sviluppo Economico ha già spiegato come dal 30 giugno scorso sono finite, sull’intero territorio italiano, tutti i diversi interventi di riorganizzazione delle frequenze televisive per poter fare in modo che la banda 700 Mhz venga liberata il prima possibile. Insomma, per il Ministero, il piano legato al passaggio al nuovo digitale terrestre è terminato.

Ebbene, non la pensano affatto allo stesso tanti cittadini che vivono proprio nei pressi dell’Appennino modenese. Infatti, sono letteralmente stufi e inviperiti di non ricevere di continuo il segnale del digitale terrestre. Il problema è che, a fronte di questo disservizio, nelle loro bollette della luce, il canone Rai continua a essere ovviamente ben presente. Stando a quanto è stato riportato da un tecnico specializzato, pare che i clienti in questione dovranno, per poter tornare ad ammirare i propri programmi tv preferiti, prendere in considerazione una sola soluzione.

In poche parole, l’unico modo per uscire da questo inghippo sarebbe quello di provvedere all’installazione della parabola, oppure di passare al sistema tv via satellite. Non è la prima volta che il digitale terrestre non riesce a raggiungere tutte quelle aree e località che, in linea teorica, dovrebbe essere in grado di coprire alla perfezione.

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