In the Mood for Love è indubbiamente uno dei film più celebri di Wong Kar-wai, ma molti non sanno che qualche anno più tardi, nel 2004, il regista è tornato nelle sale con un sequel davvero atipico.
La cosiddetta "Trilogia dell'Amore" di Wong kar-wai parte da lontano, da Days of Being Wild nel 1990, un film che però non può essere considerato come un prequel di In the Mood for Love ed il loro legame è più fondato su dinamiche e temi trattati. Il terzo film della trilogia invece, 2046 (2004), può essere considerato un sequel vero e proprio, seppur sia assolutamente sorprendente e distante dalla nostra concezione basica di sequel.
2046, il sorprendente sequel di In the Mood for Love
Tra i tre film della trilogia sopra citata, 2046 si distingue per essere un'opera ambiziosa che fonde il melodramma romantico con elementi di fantascienza. Mentre Days of Being Wild e In the Mood for Love sono collegati solo da un filo sottile, 2046 funge da ponte, riprendendo la storia di Chow Mo-wan (Tony Leung Chiu-wai) e approfondendo la sua lotta interiore dopo la dolorosa separazione da Su Li-zhen (Maggie Cheung).
Il titolo 2046 non è casuale: richiama il numero della stanza d'albergo che Chow e Su condividevano in In the Mood for Love, un simbolo di un passato che il protagonista non riesce a lasciarsi alle spalle. Nel film, Chow si trasforma in un uomo disilluso e cinico, incapace di ricostruire una relazione autentica, e il numero 2046 continua a perseguitarlo, diventando metafora dei suoi rimpianti e della sua nostalgia.

Un cast familiare, un immaginario trascendentale
Il film vede il ritorno di alcuni volti noti della filmografia di Wong Kar-wai, come Carina Lau, che riprende il ruolo di Lulu da Days of Being Wild, e Faye Wong, già protagonista di Chungking Express. A queste si aggiungono straordinarie interpreti come Gong Li e Zhang Ziyi, che danno vita a personaggi complessi e affascinanti, tutti legati al destino di Chow.
La struttura non lineare della narrazione e l'estetica onirica di 2046 rafforzano il senso di disorientamento e malinconia. Le scene di fantascienza, che rappresentano i racconti scritti da Chow, fungono da specchio delle sue esperienze amorose: in un futuro immaginario, i protagonisti cercano di sfuggire al dolore e all'oblio, proprio come il protagonista nella sua realtà quotidiana.
Nonostante In the Mood for Love sia considerato il capolavoro assoluto di Wong Kar-wai, 2046 merita un posto d'onore tra i suoi film più audaci e complessi. Con la sua fusione di generi, la profondità emotiva dei suoi personaggi e la regia raffinata, è un'opera che chiude perfettamente la trilogia e offre una prospettiva unica sulla natura dell'amore e della memoria. Se In the Mood for Love racconta un amore impossibile, 2046 è la cronaca delle sue conseguenze.
Dove vedere il sequel di In the Mood for Love, 2046?
2046, il sequel di In the Mood for Love, è attualmente disponibile in Italia in streaming sulla piattaforma Mubi. Sì, questo è il segnale che aspettavi per recuperare tutta la Trilogia dell'Amore di Wong kar-wai.