Negli altri articoli abbiamo parlato di giochi che in un modo o nellāaltro hanno segnato unāepoca, una console, o un genere in particolare. Questāultimo eā il caso di Monkey Island, forse lāavventura grafica per eccellenza, un must have per gli amanti del genere e non.
Siamo a cavallo tra la fine degli anni ā80 e lāinizio degli anni ā90, quando la allora LucasFilm GamesĀ pubblicava i suoi primi titoli,avventure grafiche incentrate sulla trama e sulla risoluzione di enigmi. Tra i tanti titoli, oltre a Monkey Island, ricordiamo Labyrinth (1986), tratto dallāomonimo film, eā il primo gioco rilasciato dalla software house, e Maniac Mansion (1987), una bizzarra avventura che introdusse lo SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion), un linguaggio di scripting utilizzato poi per realizzare tutte le avventure grafiche uscite in seguito, Monkey Island compreso.
Nel 1990 fa il suo ingresso nel mercato The Secret of Monkey Island, un classico senza tempo, che aiutoā la LucasFilm Games a farsi la reputazione di una delle migliori software house nel mercato.
Il gioco introduce il carismatico protagonista della serie, Guybrush Threepwood, un giovane dal nome impronunciabile, con il grande sogno di diventare pirata. Eā proprio questo lāincipit della storia, che porta Guybrush ad affrontare tre prove per poter coronare il suo sogno. Lungo il suo percorso incontra altri personaggi che diventeranno iconici, come la governatrice Elaine Marley, di cui si innamoreraā, ed il temibile pirata fantasma LeChuck.
The Secret of Monkey Island eā un titolo for
temente caratterizzato da una grande ironia, basata su diverse battute e situazioni al limite dellāanacronistico e del surreale. Il gameplay eā molto semplice, e rispetta i canoni del genere punta e clicca. La parte inferiore dello schermo infatti, contiene tutti i comandi che eā possibile eseguire con il personaggio che il giocatore controlla. Ogni azione eā descritta semplicemente con il verbo relativo (ad esempio, per prendere un oggetto era sufficiente cliccare su Prendi e poi sullāoggetto di nostro interesse).
Questo eā un poā il sistema che divenne uno standard nel genere, in particolare per i titoli successivi rilasciati da LucasFilm Games. Tramite click del mouse, o le frecce da tastiera, era possibile muovere Guybrush allāinterno delle diverse ambientazioni, scenari 2D dotati di profonditaā e di un sistema a scorrimento orizzontale.
Nonostante il tempo piratesco, anche le sessioni di combattimento, i duelli a colpi di spada, non erano vere e proprie sequenze dāazione. Difatti lāesito di un duello era decretato a seconda delle risposte e battute che i personaggi si scambiavano durante la lotta. Una battuta sarcastica e tagliente utilizzata al momento giusto poteva disarmare lāavversario e farvi vincere la sfida.
Il carisma dei protagonisti, dei personaggi secondari e delle ambientazioni, contribuirono al successo di The Secret of Monkey Island fino a consacrarlo capostipite di un intero genere. Seguirono diversi sequel, Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, uscito nel 1991, e The Curse of Monkey Island, uscito nel 1996, con una grafica completamente cartoon, musiche ed audio parlato di alta qualitaā. La qualitaā delle animazioni e i dettagli dei fondali lo rendono una piccola grande opera dāarte. Il quarto capitolo della saga, Escape from Monkey Island, venne sviluppato con un nuovo sistema di gestione del giocatore ed una grafica poligonale, ma nonostante cioā non incontroā il favore di critica e pubblico. Era il 2000, e le avventure grafiche avevano ormai perso popolaritaā. Inoltre per le software house sviluppare unāavventura grafica era diventato molto piuā costoso che in passato, in quanto le nuove schede video disponibili avevano reso il mercato videoludico āavidoā di grafica di maggiore qualitaā. E mentre nelle case iniziavano a spopolare Playstation e Nintendo 64, definendo nuovi standard per il mondo dei videogame, il pubblico perse interesse nei confronti delle avventure grafiche.
Questo pero non fu di certo la fine del genere punta e clicca, neā tantomeno della saga di Guybrush Threepwood. Nel 2009 infatti, usciā Tales of Monkey Island, pubblicato per Windows e Nintendo Wii (poi anche su Playstation e su iPad), un titolo suddiviso in 5 capitoli, rilasciati con cadenza mensile. Per rilanciare la serie venne anche distribuita una versione restaurata dei primi due capitoli della saga, usciti allāinizio degli anni ā90, disponibili su Steam.
Chi di voi ha giocato a Monkey Island, e a quale capitolo siete piuā affezionati?
- PlayStation Plus propone una ricchissima selezione di versioni digitali (valide esclusivamente per il download) di titoli in...