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Sony e le sue strategie

Sony e le sue strategie

Ancora una volta Sony si riconferma maestra nei colpi di scena, ma questa volta ha veramente lasciato il segno. Ebbene si, la madre di PlayStation non parteciperà all'E3 2019. Questa frase mi rimbomba ancora adesso nelle orecchie, nonostante sia passato già qualche giorno da quando questa infausta notizia è stata diffusa. All'inizio ero convinto si trattasse solo di un rumor o un fake: è una di quelle news che, appena la leggi, sai per certo che è impossibile che possa accadere. E invece, cari lettori, riprendendo la frase di una nota marca di abbigliamento sportivo, "impossible is nothing" ed è cosi che succedono cose come queste.

Mai nessun fulmine è arrivato a cielo cosi sereno: non c'è stato nessun indizio o elemento che ci poteva far presagire questa notizia; forse, l'unico campanello d'allarme poteva essere l'annuncio della mancata organizzazione della PlayStation Experience, che avrebbe dovuto tenersi a dicembre, ma nessuno di noi ci ha badato anzi, è arrivata la conclusione opposta: ottima decisione da parte di Sony per concentrarsi meglio sul 2019. Invece, oltre al danno è arrivata anche la beffa: nessuna PS Experience a dicembre e niente E3 nel 2019. Colpiti e affondati insomma.

Ok nessun E3 2019, ma adesso?

La bomba quindi è stata sganciata e ha colpito in pieno il bersaglio. E cosa succede normalmente, dopo che viene data una notizia del genere? Ovviamente non si fa altro che parlare dell'evento privato Sony, di PlayStation 5, dell'esclusive di cui ancora si sa molto poco ecc., ma andiamo per ordine.

Adesso all'appello rispondono rumors, notizie da parte di vari insiders e tanta, ma tanta voglia di giocare alle esclusive. Partendo dal lato annunci, probabilmente l'anno prossimo sarà l'anno di PlayStation 5 (è strano solo a dirlo) e non può che essere cosi, perché altrimenti non avrebbe senso tutto questo. Tralasciando tutte le notizie tecniche sulla futura console e sul suo joystick, sappiamo già che gli sviluppatori hanno in mano i "dev kit" e le loro dichiarazioni in merito sono state strapositive ( e ci mancava pure che dovevano essere negative). Speriamo quindi nell'annuncio durante il prossimo evento privato Sony, ma fino a quella data attendiamo qualche notizia che male non fa.

Spostandoci sul lato dei titoli in attesa, c'è poco da dire: Sony è obbligata a mostrare qualcosa di più concreto, ad annunciare date di uscita e soprattutto a dirci se questi tanto attesi titoli li potremo giocare su PS4 o su PS5, oppure su entrambe, cosi come è successo con The Last of Us. Che non sarà cosi anche con il secondo capitolo?

Il coraggio di cambiare

Dopo aver metabolizzato ( o quasi) questa notizia, bisogna pensare al dopo e sperare che questo dopo, non solo arrivi il prima possibile ma soprattutto che sia all'altezza. La decisione da parte di Sony di non partecipare all' E3 2019 denota molto coraggio (la casa nipponica ha sempre partecipato sin da quando esiste la fiera americana): si dimostra ancora una volta leader in grado di trainare e traghettare tutti verso la nuova generazione. Lo ha fatto però, a modo suo, andando per la sua strada, decidendo di correre da sola, cosa che ha spiazzato tutti (la concorrenza sicuramente): senza dover essere cosi catastrofici, bisogna comunque ammettere che la prossima convention americana non sarà più la stessa. Ci sarà meno voglia di aspettarla e di guardarla in streaming facendo le ore piccole. Viene meno una certezza e questo rende tutti un pò tristi.

Sappiamo benissimo che dire semplicemente "rimaniamo in attesa" è difficile in questi casi, viste le ripercussioni che avrà questa notizia, però purtroppo va fatto. Nel frattempo alleviamo questo "dolore" giocando o rigiocando i titoli PlayStation che ci hanno fatto emozionare, convinti che nel 2020, l'E3 sarà pronta ad accogliere Sony, nuovamente.