Diretto dai registi Scott Beck e Bryan Woods e prodotto da A24, Heretic è un film intenso e filosofico che combina il thriller psicologico con una profonda esplorazione spirituale. Con un cast limitato composto da Hugh Grant, Sophie Thatcher e Chloe East, il film riesce a creare una tensione palpabile grazie a interpretazioni potenti e una trama serrata.
Heretic, di cosa parla?
La storia inizia con due giovani missionarie mormoni che si presentano a casa di un uomo interessato a conoscere la loro religione. Quello che sembra un normale incontro si trasforma rapidamente in un incubo. L'uomo, interpretato da Hugh Grant in uno dei suoi ruoli più inquietanti, imprigiona le ragazze in un labirinto sia fisico che psicologico fatto di prove mentali e spirituali. Il suo obiettivo? Dimostrare che ogni religione è solo una copia delle altre, nata da una necessità umana di creare ordine nel caos.

Un cast ridotto, ma straordinario
Grant, unico membro maschile del cast, interpreta un "cattivo logico e scellerato", affascinante nella sua crudeltà e sorprendente nella sua intensità. L'attore si spinge oltre i suoi tradizionali ruoli da commedia (cosa che avevamo visto anche in The Undoing, serie tv con Nicle Kidman), regalando una performance che resta memorabile.
Accanto a lui, le attrici brillano con interpretazioni che trasmettono una miscela di vulnerabilità e determinazione. Le loro lotte interiori, tra fede e dubbio, sono al centro del film e offrono un contrappunto emotivo alla fredda razionalità del personaggio di Grant.
Un’esperienza spirituale e inquietante
Heretic non si limita a spaventare: invita lo spettatore a riflettere sul significato della fede e sull'origine delle credenze religiose. La regia utilizza un’ambientazione ridotta e una fotografia claustrofobica per amplificare il senso di isolamento e intrappolamento.
La sceneggiatura è un perfetto equilibrio tra filosofia e tensione narrativa, capace di coinvolgere sia credenti che non credenti. Le performance del cast e la regia hanno ricevuto ampi consensi, con Rotten Tomatoes che assegna al film un punteggio del 91%, elogiandolo per la sua capacità di unire orrore psicologico e riflessione intellettuale.