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Visage (Early Access) – Recensione

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2018-10-31

Visage ha un trascorso non poco travagliato. L’idea nasce nel 2015, cominciando a prendere realmente forma grazie ad un finanziamento, l’anno seguente, dalla nota piattaforma di crowdfunding “Kickstarter”. Con grande sorpresa del designer Jonathan Vallières e del programmatore Jonathan Gagné, la somma di denaro ricevuta rispetto a quella da loro richiesta, ha superato enormemente le …

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Visage ha un trascorso non poco travagliato. L’idea nasce nel 2015, cominciando a prendere realmente forma grazie ad un finanziamento, l’anno seguente, dalla nota piattaforma di crowdfunding “Kickstarter”. Con grande sorpresa del designer Jonathan Vallières e del programmatore Jonathan Gagné, la somma di denaro ricevuta rispetto a quella da loro richiesta, ha superato enormemente le aspettative, tanto da ingigantire anche il lavoro da svolgere. Purtroppo, il gioco sviluppato da SadSquare Studio, metterà a dura prova anche l’equilibrio mentale di coloro che se ne sono occupati nel corso degli anni. Ebbene sì, secondo le loro previsioni, nonostante la consapevolezza di possibili ritardi, il titolo sarebbe stato disponibile nel 2017… è indubbio che non sia andata affatto così. Cercheremo di comprendere quanto questi ritardi abbiano influito sulla qualità di Visage, che finalmente il 2 ottobre 2018 si mostra in accesso anticipato.

Trama

L’intera vicenda dovrebbe svolgersi negli anni ’80, all’interno di una casa che all’apparenza sembrerebbe senza tempo, un perfetto fotogramma che seppure mostri il passaggio di qualcuno, il nostro personaggio non sembra esserne il vero protagonista. Da subito capiamo che l’aria che si respira non sia particolarmente confortevole. Come non lo era affatto nel teaser P.T che, ahimè, avrebbe dovuto riportare sui nostri schermi Silent Hill. I richiami a P.T dal punto di vista stilistico sono lampanti, ma lo stesso non si può dire per le meccaniche di gioco utilizzate al fine di proseguire nella storia. Peraltro, è innegabile l’ulteriore somiglianza dal punto di vista grafico, ricco di dettagli assieme a propositi molto vicini al realismo.

Una telefonata da parte di una vicina di casa, renderà tangibile la preoccupazione di questa donna nel non ricevere notizie da un paio di settimane, ed è lì che le domande sorgono spontanee… Perché il protagonista non da sue notizie? Perché rendersi prigioniero della “propria” abitazione? Cos’è che lo turba?

Bisogna restare lucidi

La nostra “barra della salute” ci sarà mostrata con l’immagine di un cervello, poiché ciò di cui parliamo non è altro che la salute mentale del protagonista. L’obiettivo è quello di mantenere il più possibile alta la sua lucidità. Ma quali sono questi “pericoli”? Qualcosa lo perseguita, al punto tale da generare in lui continue allucinazioni. Più si è instabili, maggiore sarà il rischio di essere totalmente sopraffatti da presenze oscure conducendoci inevitabilmente al game over. I jump scare sono ridotti al minimo. Gli espedienti utilizzati sono quelli emblematici del genere horror: luci che si fulminano inspiegabilmente, porte che si muovono senza essere state toccate, squillo del telefono o rumore assordante della radio e così via… Tuttavia, seppure visti in tutte le salse, sono stati sfruttati a loro vantaggio, soprattutto per le atmosfere accompagnate da un diligente uso del sonoro.

Bella l’idea di introdurre elementi paranormali casuali, che vengono generati in quantità minore o maggiore in proporzione alla sanità mentale del personaggio. Nonostante l’apprezzabile scelta però, dopo la prima ora di esplorazione e pur mantenendo quell’atmosfera sospesa, ci si abitua a questa “randomicità” di sfortunati eventi.

Diversi sono i mezzi a cui si può ricorrere per evitare che la “pazzia” sopraggiunga. Il modo più semplice è quello di evitare le zone totalmente buie, cercando fonti di luce. Altra maniera è quella di fare una ricerca all’interno delle zone della casa, per recuperare diverse tipologie di pillole o semplicemente delle candele per farsi strada fra le stanze. Vi sono due tipologie di oggetti recuperabili: quelli pocanzi citati che permettono di sopravvivere e quelli necessariamente da tenere, perché fondamentali per il proseguimento degli eventi.

Chi va piano, va sano e lontano…

L’early access permette di giocare soltanto il primo dei quattro capitoli che comporranno l’intera opera, della durata di circa cinque ore di gameplay, la cui uscita sembrerebbe prevista agli inizi del nuovo anno, ma è bene prendere questa supposizione con le pinze dati i loro imprevedibili trascorsi. Visage non ti conduce da nessuna parte, è il giocatore a dover comprendere la pista da seguire, dunque bisogna munirsi di pazienza e di scrupolosa ricerca, al fine di trovare qualcosa, come potrebbe semplicemente essere una chiave, per sbloccare un nuovo percorso. Impareremo in fretta a muoverci con sicurezza all’interno della casa di cui siamo “prigionieri”, permettendoci di giungere da una parte all’altra in breve tempo.

La modalità di gioco si presenta con un gameplay in prima persona. È possibile giostrare gli elementi dell’inventario, scegliendo se tenere uno o due utensili contemporaneamente. Eppure, per fare ciò, sono stati riscontrati dei problemi in termini di comandi, non molto intuitivi e dalla gestione artificiosa. Attualmente non è neppure esente da bug alimentando quelle piccole note negative che, al momento e soltanto per adesso, gli si possono concedere in attesa dell’uscita completa e nella speranza che in quest’ultima siano completamente risolti. Non sarebbe carino ritrovarci ancora una volta paralizzati all’interno di una parete, forzando il riavvio della partita.

Conclusione

Al momento, per quanto riguarda l’esito, non è il caso di sbilanciarsi. È giusto riconoscere l’ingegno di alcune meccaniche di gameplay, ma sarebbe un vero peccato sottovalutare quegli aspetti che necessitano un immediato miglioramento. Consiglio di godersi questa breve esperienza fino alle ultime battute di gioco e vi assicuro che rimarrete stupiti dalla piccola sorpresa che il team di SadSquare Studio ha riservato per noi giocatori.

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