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Unravel 2 – Recensione – Gli Yarny

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2018-11-07

Coldwood Interactive ritorna a deliziarci con il seguito del platform che tra la risoluzione di un enigma ed un altro si è fatto strada non soltanto verso la propria meta, ma anche nell’animo del giocatore. Pubblicato da Electronics Arts, Unravel 2, ci tiene per mano e ci trascina all’interno di eventi pieni di angoscia e …

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Coldwood Interactive ritorna a deliziarci con il seguito del platform che tra la risoluzione di un enigma ed un altro si è fatto strada non soltanto verso la propria meta, ma anche nell’animo del giocatore. Pubblicato da Electronics Arts, Unravel 2, ci tiene per mano e ci trascina all’interno di eventi pieni di angoscia e paura.

Il precedente lavoro dal titolo Unravel fu molto sofisticato, dalla delicatezza disarmante. Assieme al nostro amico di lana Yarny, abbiamo  condiviso un’esperienza “magica”, ripercorrendo ricordi felici e a tratti nostalgici. Fu quella particolare aura che contraddistinse il lavoro di questo team svedese.

Cambio di rotta

Ma le nuove vicende proposte in Unravel 2 sono per certi versi spiazzanti. Si ha la netta sensazione che l’intenzione sia quella di condurci verso una realtà più cruda. Daremo ancora una volta uno sguardo al passato, ma la percezione sembrerebbe quella di rincorrere un amaro presente, eppure non saremo soli. Le vicende non danno per nulla l’impressione di voler mettere a proprio agio il giocatore. Da subito noteremo quanto la gamma cromatica dei livelli sia cambiata. Sgattaioleremo attraverso ambientazioni per la maggior parte prive di luce naturale, particolarmente suggestive, in cui sono proprio le ombre a giocare un ruolo rilevante e non solo. Ma a darci forza sono le sembianze di due ragazzini sullo sfondo che, visibilmente spaventati da un’ombra che li insegue, trovano il coraggio di fuggire confidando l’uno nell’altro.

Se in precedenza ci siamo trovati di fronte ad uno spensierato viaggio in solitaria, stavolta è subito evidente che non sarà così. L’idea nasce decisamente per un cammino in co-op locale, ma è comunque possibile avvalersi della modalità del single player. Sin dal principio incontreremo un secondo gomitolo di lana molto simile a Yarny. Nonostante la breve diffidenza iniziale, i due capiranno di doversi fidare l’uno dell’altro. Ed è qui che inizia subito a prendere forma la nuova impronta di gameplay di Unravel 2.

In due è più semplice

Le meccaniche di gioco sono state migliorate, ma è bene precisare che molte di queste sono rimaste invariate rispetto al suo predecessore. La questione che più ci riguarda è riferita al modo in cui bisogna interagire in presenza di un “compagno”. Come già accennato si può tranquillamente decidere di giocare in single player, gestendo entrambi gli Yarny con un semplice switch fra i due e non solo, in entrambe le modalità con la semplice pressione di un tasto, è possibile unire la coppia in un unico personaggio manovrabile. A mio parere, gestire il “doppio lavoro” in single player, tende a far scemare quel pizzico di tensione in più, dovuta alle responsabilità delle proprie azioni nei confronti del compagno virtuale e non.

Un legame vantaggioso

C’è un vero e proprio legame, sia dal punto di vista metaforico che fisico. Nel primo capitolo avevamo un “limite” ed era visibile proprio sul corpicino esile del protagonista quando, privatosi esageratamente del filo che lo avvolgeva, non gli era più possibile avanzare oltre. Questa gradevole animazione non sarà riproposta, ma anche qui avremo un limite, inteso in tutt’altra maniera. I due Yarny saranno legati da un “nodo”, ma badate, ciò non avrà affatto un’accezione negativa. Impareremo a comprendere quanto possa essere difficoltoso, ma allo stesso tempo indispensabile, entrare in totale sintonia.

Novità nel gameplay ma…

Gameplay abbastanza lineare, in alcune circostanze dal ritmo accelerato ed ansiogeno. Annoderemo i fili di lana da un’estremità all’altra per ricevere una spinta, li useremo per oscillare, trasportare oggetti e così via… La novità sta nello svolgere le tipiche azioni usando a nostro vantaggio la presenza dell’amico. Vi è indubbiamente un progresso, ma la risoluzione dei rompicapi si dimostra, a mio avviso, ancora un po’ troppo semplice.

Non essendo soli, il team ha pensato di consentire al giocatore di decidere il colore e la forma del proprio personaggio in qualsiasi momento nella sezione menù. La varietà di colori è sorprendente, vi sono moltissime sfumature, molto meno per quanto riguarda la forma.

Malgrado l’assenza dei tipici nodi particolarmente illuminati, con l’incarico di fungere da checkpoint, se qualcosa non dovesse andare a buon fine, non saremo di certo costretti a ricominciare da capo il livello. Dopo la risoluzione di un “puzzle”, il salvataggio avverrà automaticamente.

Level design e brani poetici

Cosa dire del level design, se non di riconoscere al team di Coldwood Interactive l’eccellenza della gestione del particolare punto di vista, come una sorta di ingrandimento del dettaglio e l’immediata sorpresa del trovarsi all’interno di un ulteriore mondo ricco di particolari. Ironico pensare quanto un elemento all’apparenza innocuo, possa in questo caso ribaltare improvvisamente la sua natura, trasformandosi in qualcosa di realmente pericoloso per i nostri piccoli amici. E così ci ritroveremo ad utilizzare, ancora una volta, espedienti atipici per proseguire, ma che ben delineano l’intenzione artistica del team. Il tutto, aggiungendo all’appello gli straordinari livelli di profondità di campo, anche se delle volte, non è particolarmente spontaneo capire quale di questi livelli sia quello in cui ci è possibile interagire.

Una nota assolutamente positiva interessa le soundtrack, che contruibuiscono a rendere Unravel 2 un’opera ricca di sentimento… un turbinio di emozioni. Soprattutto per quanto riguarda i brani che fanno da sottofondo alla fuga dei ragazzini e degli yarny, rendendo palpabile il sentirsi costantemente braccati.

Esperienza breve ma intensa

Per quanto riguarda la longevità, è possibile giungere alla conclusione in circa 6 ore. Per un’esperienza più lunga ci basterà prendere del tempo per cercare di raccogliere i collezionabili presenti all’interno di ogni livello o scoprire la sezione “bonus”. Questa volta, il raggiungimento dell’ultimo capitolo di gioco, avviene attraverso una scalata verso l’alto. La “base” in cui avremo la possibilità di scegliere lo scenario da giocare, sarà un vero e proprio faro. La scalata prevede 7 livelli ma, dopo averli superati, verranno sbloccati altri 20 livelli bonus che metteranno alla prova le abilità del giocatore e lo ricompenseranno guadagnando ulteriori tinte per la personalizzazione degli Yarny.

8.2

Consiglio vivamente di acquistare quest’ulteriore perla dal titolo “Unravel 2”. Sì, potreste trovarlo poco longevo o addirittura troppo semplice secondo alcuni standard ma, il messaggio celato dietro alla tenerezza dei piccoli gesti dei due Yarny, pronti a rassicurarsi a vicenda, è ben più profondo… ed una volta giunti fino alla cima del faro, tutto vi sarà più chiaro.

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