Wish è il 62° film d'animazione della Disney, disponibile in sala dal 21 Dicembre. È la pellicola che celebra il centenario della casa di Topolino e lo fa riunendo elementi del passato, easter eggs e rimandi fiabeschi, comunque adattati alle situazioni presenti e ad un pubblico vasto e vario.
Diretto dal premio Oscar Chris Buck (Frozen – Il regno di ghiaccio, Frozen 2 – Il segreto di Arendelle) e da Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), Wish è un film sulla speranza e sull'importanza dei desideri che ci ricorda che a tutti è concesso sognare e credere nei propri sogni. Wish combina le moderne tecnologie di animazione 3DCG con un disegno a matita e colori meno netti, per ricordare l'effetto e l'atmosfera delle prime fiabe Disney. Le musiche scritte da Julia Michaels e da Benjamin Rice, vincitore di un Grammy, impreziosiscono il racconto.
Se nella versione originale Ariana DeBose e Chris Pine danno voce ai protagonisti, per il doppiaggio italiano abbiamo, invece, Gaia Gozzi (Asha), Michele Riondino (Re Magnifico) e Amadeus (Valentino, una capretta parlante).

Wish: il regno di Rosas
Rosas è un regno magico, dove tutti gli abitanti, a diciotto anni, esprimono il loro desiderio più profondo e lo affidano a Re Magnifico, che lo custodisce in sfere nascoste nel suo castello. Rosas è dunque governata da Magnifico che opera come un dittatore. Infatti, una volta espresso il desiderio, gli abitanti lo dimenticano e passano la loro vita sperando di essere tra i pochi fortunati a vederlo esaudito.
La giovane Asha si propone come apprendista del Re Magnifico ma scopre i suoi intenti malvagi. Infatti, la maggior parte di quei desideri non potranno mai essere realizzati eppure Magnifico se ne è impossessato e non ha intenzione di restituirli ai suoi cittadini. Quindi Asha, dopo aver cercato invano di far esaudire il sogno di suo nonno, ormai centenario, grazie a Valentino e a Star tenterà di salvare i cittadini di Rosas ridando loro i propri desideri, permettendogli di continuare a sperare e a sognare.

Le atmosfere delle fiabe Disney
Wish è il film perfetto per celebrare i 100 anni della Disney che ci ha cresciuti in questi decenni con le sue fiabe che ci hanno fatto sognare e continuano ancora a farlo. Questo è un po' il desiderio (wish, appunto) della Disney.
Per riuscire nel suo intento, i registi e i produttori hanno deciso di puntare sull'effetto nostalgia con espliciti rimandi ad altri mondi fiabeschi. Impossibile non pensare al fil rouge di Cenerentola "I sogni son desideri di felicità", o ancora più evidente è l'apparizione di Peter Pan. Ci sono poi i fiori parlanti come in Alice e il Paese delle Meraviglie, o gli animali -parlanti e aiutanti- come in Biancaneve o Bambi. Il citazionismo continua poi nei titoli di coda con disegni di tanti personaggi che hanno arricchito la nostra infanzia.
E se la protagonista, Asha, è un po' un'emblema di tutte le eroine Disney che si sono succedute negli anni, il cattivo, invece, è un alter ego della strega cattiva di Biancaneve, che può essere letto in chiave attuale e (politica) come un dittatore malvagio.

Tecniche di animazione: tra passato e moderno
Una particolarità di Wish sta nelle tecniche utilizzate, che rispondono ancora una volta a quell'effetto nostalgia e a quella volontà di prendere il passato e fonderlo con le tecnologie moderne. E così le immagini sembrano quasi disegnate a matita, non troppo definite da colori netti e volutamente ci ricordano le prime fiabe Disney, più rudimentali ma anche piene di sogni e desideri.