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Black Mirror: Top 5 dei migliori episodi

di Raphael Tonchia

Pubblicato il 2020-12-21

Black Mirror è una delle serie tv antologiche più amate e seguite degli ultimi anni. Ideata dal genio di Charlie Brooker, appare per la prima volta sullo schermo nel 2011, su Channel 4, per poi passare a Netflix tra il 2014 e il 2015 che produce tre stagioni e il lungometraggio spin-off e interattivo Black Mirror: …

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Black Mirror è una delle serie tv antologiche più amate e seguite degli ultimi anni. Ideata dal genio di Charlie Brooker, appare per la prima volta sullo schermo nel 2011, su Channel 4, per poi passare a Netflix tra il 2014 e il 2015 che produce tre stagioni e il lungometraggio spin-off e interattivo Black Mirror: Bandersnatch del 2018, diretto da David Slade (Hard Candy30 giorni di buioThe Twilight Saga: Eclipse).

Questo prodotto, il cui titolo deriva dallo schermo spento di televisori, cellulari e tablet, vuole rappresentare un futuro prossimo e distopico, non così lontano da noi, in cui vengono portate all’estremo (o forse no?) le diverse conseguenze che potrebbero originarsi dal rapporto tra l’essere umano e la tecnologia.

Episodio speciale di Black Mirror per natale.
Jon Hamm nell’episodio speciale “Bianco Natale” (Black Mirror, 2014)

“L’uomo ha inventato la bomba atomica, ma nessun topo costruirebbe una trappola per topi” affermava Einstein ed è proprio questo messaggio che in un certo senso Black Mirror vuole far passare. In altre parole, non sono tanto le nuove e sorprendenti scoperte tecnologiche il problema, quanto l’uso che ne fa l’uomo. Sarà tutto più chiaro una volta iniziata questa serie tv fantascientifica meravigliosa e geniale.

Ispirata al prodotto seriale e antologico del 1959 The Twilight Zone, ideata e scritta dallo sceneggiatore Rod Serling, Black Mirror vince nel novembre 2012 il premio come miglior film tv/miniserie agli International Emmy Awards grazie alla prima stagione che, assieme alla seconda e a qualche episodio delle successive, è forse la migliore per originalità, complessità e crudeltà nella messinscena. Alla fine della prima stagione lo spettatore rimane interdetto, confuso e disgustato, con una voglia, però, insaziabile di vedere altre puntate.

Daniel Kaluuya e Jessica Brown Findlay in 15 Milioni di Celebrità 1×02 (Black Mirror, 2011)

Di seguito è presente una personale Top 5 dei migliori episodi usciti finora sul totale di 5 stagioni. Chiaramente è stato escluso il film e sono previsti SPOILER.
Nel caso foste interessati ad articoli simili a questo, la redazione vi consiglia le seguenti letture: Top 5 migliori serie fantascientifiche su Netflix, Top 5 Sitcom e 5 puntate imperdibili di Futurama.
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Bando alle ciance, si comincia!

5. Orso Bianco 2×02 (White Bear, 2013)

Orso Bianco 2×02 (Black Mirror, 2013)

Orso bianco è la seconda puntata della seconda stagione di Black Mirror, scritta da Charlie Brooker, che l’ha modificata all’ultimo secondo cambiando il finale (dapprima doveva verificarsi una crocifissione pubblica della donna), e diretta da Carl Tibbetts. Questo episodio entra di diritto in questa lista per la geniale sceneggiatura e per il colpo di scena finale che fa strabuzzare gli occhi allo spettatore dall’incredulità.

Orso Bianco è un episodio molto profondo che riflette sull’idea e sulla complessità in relazione al concetto di giustizia. La protagonista, interpretata da un’ottima Lenora Crichlow (presente nel prossimo film Marvel con Jared Leto Morbius, del 2021), si risveglia senza memoria in una stanza in cui appare una sorta di orso bianco stilizzato sugli schermi televisivi. Uscendo di casa, incontra numerose persone con lo smartphone in mano, intente a riprenderla in silenzio, e uno strano individuo con un fucile in mano pronti a gambizzarla. Fuggendo nel bosco e incontrando i cosiddetti “cacciatori”, le viene svelato che questo incubo non è nient’altro che la pena a lei riservata per l’orrendo crimine di cui si è macchiata.

La protagonista si ritrova perciò in un loop di torture, per lo più psicologiche, come condanna per il reato da lei commesso, che però non persegue tanto uno scopo riabilitativo, quanto punitivo, dando il carnefice/vittima in pasto all’opinione pubblica (impersonificata dalle persone con lo smartphone che assistono in silenzio allo “spettacolo”). Il regista ci fa dapprima empatizzare con la protagonista, grazie anche all’uso di movimenti di macchina a mano, per poi invece, tramite macchine statiche, farci assistere all’umiliazione in piazza della condannata.
Puntata meravigliosa da gustarsi dall’inizio alla fine.

4. Zitto e Balla 3×03 (Shut Up and Dance, 2016)

Alex Lawther in Zitto e Balla 3×03 (Black Mirror, 2016)

Zitto e balla è la terza puntata della terza stagione di Black Mirror, scritto sempre da Charlie Brooker con l’aiuto di William Bridges nel 2016. Diretto da James Watkins (Eden Lake, McMafia, The Woman in Black), mette in scena una delle paure più ansiogene dei giorni nostri: l’hacking della fotocamera del nostro PC.

E’ proprio quello che capita al protagonista Kenny, interpretato alla stragrande da Alex Lawther che riesce a manifestare la totale disperazione e inquietudine per la situazione in cui si ritrova. Il ragazzo viene ricattato da un hacker misterioso che è riuscito a filmarlo durante un momento di masturbazione. Kenny farà di tutto per evitare che quel video venga inviato a tutte le persone a lui care. Fino alla fine. Un colpo di scena inaspettato e assurdo lascia lo spettatore a bocca aperta.

Una puntata, girata interamente in Inghilterra, davvero ben strutturata che non perde mai il ritmo asfissiante. Tematiche come la sicurezza online, la privacy e il cyberbullismo (e un’altra di cui non si può parlare per spoiler) fanno da cornice a un thriller che fino all’ultimo tiene incollato lo spettatore facendogli mettere le mani tra i capelli sul finale. Un episodio incredibile, forse non apprezzato da tutti, da vedere specialmente se dovesse essere la prima volta.

Nota interessante riguarda il pezzo, con cui si conclude la puntata, “Exit Music (For a Film)” dei Radiohead, direttamente dal loro terzo album “OK Computer” del 1997.

3. Hang The Dj 4×04 (2017)

Georgina Campbell e Joe Cole in Hang the Dj 4×04 (Black Mirror, 2017)

Hang The Dj entra di diritto sul podio di questa personale classifica, nonostante faccia parte di una delle stagioni di Black Mirror meno amate dai fan. Scritto interamente dal solito Charlie Brooker e diretto da Tim Van Patten (regista di episodi sporadici di I Soprano, Game of Thrones e Sex and The City), consiste in uno degli unici due episodi che si possono considerare più “soft” dell’intero franchise.

All’interno di una società isolata dal mondo, si incontrano per un primo appuntamento Amy, interpretata magnificamente da Georgina Campbell, e Frank, messo in scena da Joe Cole (Peaky Blinders). In questo presente distopico, durante questi incontri, le persone possono decidere assieme di verificare tramite un’app quale sarà la data di scadenza della propria relazione. Così facendo, un algoritmo registrerà tutte le caratteristiche dei fallimenti dei rapporti per ricercare l’affinità ideale per ciascun essere umano. I due finiranno troppo presto il loro appuntamento, venendo condannati a rincorrersi all’infinito.

L’idea, seppur non così geniale, è davvero intrigante, specialmente se si pensa alle diverse applicazioni di dating presenti sul mercato odierno. Inoltre, fa riflettere molto sul senso generale della solitudine e di quanto questo possa costringere ad “accontentarsi” di avere qualcuno al proprio fianco per non restare da soli per sempre. Un thriller romantico in un certo senso, con scene addirittura comiche e mai viste prima, che accompagnano lo spettatore verso un finale inatteso e abbastanza complesso.

Secondo chi legge si tratta di uno degli episodi migliori di tutta Black Mirror, da vedere e rivedere all’infinito, anche per quel capolavoro di pezzo sul finale: “Panic” degli Smiths.

2. Messaggio al primo ministro 1×01 (The National Anthem, 2011)

Messaggio al Primo Ministro 1×01 (The National Anthem, Black Mirror, 2011)

Diciamolo, una serie tv che parte (col botto) con una puntata del genere è difficile da trovare nel panorama odierno. Messaggio al Primo Ministro è la prima puntata della prima stagione di Black Mirror, scritta dall’ineluttabile Charlie Brooker e diretta Otto Bathurst, famoso per aver girato tre episodi dell’ottimo prodotto televisivo che è Peaky Blinders.

Paragonato dopo quattro anni dalla messa in onda al cosiddetto “Piggate” che coinvolse nel 2015 Dave Cameron, racconta l’intera storia di ricatto ai danni del Primo Ministro Michael Callow, interpretato da Rory Kinnear (The Imitation Game, iBoy), il quale dovrà scegliere se avere o meno un rapporto sessuale con un maiale per salvare un membro della famiglia reale, rapita dal sequestratore. L’aspetto più disturbante, oltre alla richiesta dell’amplesso in sé chiaramente, riguarda il fatto che l’atto dovrà essere trasmesso in diretta tv nazionale. Cosa deciderà di fare Michael?

Charlie Brooker è geniale nel trattare temi come la diffusione di informazioni, anche con contenuti Top Secret o privati, sui social media (come Twitter per esempio), l’esponente forza derivante dall’opinione pubblica nei confronti della politica (la rincorsa al consenso popolare vi ricorda qualcosa?) e la spettacolarizzazione di determinati eventi tragici.
Apparentemente definita una commedia nera, con Messaggio al Primo Ministro Black Mirror inaugura il genere caratteristico dell’intero franchise, ossia il dramma, e ci riesce alla grande con questa puntata scioccante e non così lontana, seppur estremizzando, dai nostri giorni.

1. San Junipero 3×04 (2016)

San Junipero 3×04 (Black Mirror, 2016)

Ed eccoci al primo posto assoluto di questa classifica, agguantato forse a mani basse da San Junipero, quarto episodio della terza stagione (la prima prodotta da Netflix). Scritto sempre da Charlie Brooker e diretto da Owen Harris (3 episodi della serie tv Misfits), vince i premi come miglior film televisivo e come migliore sceneggiatura agli Emmy Award del 2017.

La storia è incentrata sulle due protagoniste, l’introversa e timida Yorkie e l’estroversa e spigliata Kelly, rispettivamente interpretate alla grande da Mackenzie Davis (Blade Runner 2049, Tully, Terminato – Destino Oscuro) e Gugu Mbatha-Raw (La Bella e La Bestia, The Cloverfield Paradox). Le due ragazze si trovano all’interno di una località balneare chiamata San Junipero, in un’ambientazione totalmente anni ’80.
A metà puntata si capisce come il tutto sia nient’altro che una realtà simulata in cui gli anziani possono scegliere il proprio paradiso una volta deceduti. Geniale l’ideale di prevedere un periodo di prova di tale software, come per le varie piattaforme streaming per esempio.

Tante tematiche presenti in questo piccolo confetto meraviglioso: l’eutanasia, il testamento biologico, il viaggio nel tempo, l’accettazione e la negazione della morte, l’omosessualità, la bisessualità e, anche se un po’ celato, il razzismo. Non a caso, una ragazza è caucasica e con occhi azzurri e l’altra invece di colore. Curiosa e interessante la decisione di utilizzare un’illuminazione con colori tendenti al rosa e al blu intenso, gli stessi della bandiera della bisessualità.

Inoltre, un altro aspetto originale di San Junipero riguarda il fatto che ci si trova per la prima volta di fronte a un episodio dai risvolti positivi e romantici (a cui farà seguito Hang the Dj sopracitato), nonostante si tratti sempre di un prodotto drammatico di Black Mirror. La colonna sonora, poi, è stupenda ed efficace, grazie alla contestualizzazione musicale anni Ottanta (più qualche pezzo celebre come “Walk like an Egyptian” dei Bangles) da parte dell’ottimo Clint Mansell.
Il migliore episodio dell’intero franchise, senza se e senza ma, assolutamente da vedere all’infinito!

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