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Elegia Americana – Un viaggio reale e metaforico

di Nicole Colleoni

Pubblicato il 2021-04-18

Nella terra degli hillbilly insieme a Glenn Close e Amy Adams nel nuovo film di Ron Howard, Elegia Americana

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Film del 2020 diretto da Ron Howard (autore, tra gli altri, di Rush, Heart of sea, A beautiful mind), Elegia Americana è l’adattamento cinematografico dell’omonimo memoriale scritto da J. D. Vance nel 2016.

Interpretato da Amy Adams e Glenn Close, la pellicola ha ricevuto due candidature ai Premi Oscar 2021 per miglior trucco e acconciatura e miglior attrice non protagonista (a Glenn Close).

TRAMA

Elegia Americana si muove tra passato e presente, attraverso molteplici flashbacks, nel costruire le vicende di J.D. (interpretato da bambino da Owen Asztalos e da adulto da Gabriel Basso), giovane studente di legge a Yale ed ex marine, costretto a fare ritorno nella casa di infanzia in Ohio per assistere la madre Bev (Amy Adams) ricoverata in ospedale a seguito di un’overdose, dopo l’ennesima ricaduta nella dipendenza.

Il viaggio che J.D. si trova a compiere è sia fisico che spirituale: facendo riaffiorare dalla memoria, mai del tutto dimenticati, i ricordi di un passato che ancora lo persegue, tenta di accettare il suo trascorso e la sua famiglia, nella quale un ruolo fondamentale è stato svolto dalla nonna Mamaw (Glenn Close).

Due volte ho avuto bisogno di essere salvato. La prima volta, è stata mia nonna a salvarmi, la seconda mi hanno salvato i suoi insegnamenti.

J.D. in una scena di Elegia Americana, con la madre e la sorella
J.D. in una scena di Elegia Americana, con la madre e la sorella

HILLBILLY ELEGY

Se ci si approccia al film senza conoscerne il contenuto, il titolo si presenta come un ottimo elemento per attrarre la curiosità del pubblico.

Nella sua formula originale in lingua inglese, Hillbilly Elegy evoca un immaginario probabilmente ignoto allo spettatore. Hillbilly, infatti, è il termine con cui si identificano, da parte degli americani che vivono nelle grandi città, coloro che risiedono nelle aree montuose degli Stati Uniti, uomini bianchi impoveriti e incattiviti, visti con disprezzo e considerati rozzi e violenti.

Generazione dopo generazione, dai campi all’industria, gli Hillbilly sono e rimangono costretti in una condizione di povertà e di disagio, di depressione e di violenza, di abusi di alcol e droga.

Le speranze dello spettatore invogliato a conoscere più da vicino la realtà di questi individui sono, tuttavia, disilluse nel corso della visione di Elegia Americana. La condizione degli hillbilly, vocabolo per cui non vi è una traduzione in italiano, è solo tratteggiata, abbozzata, e quasi destinata a rimanere sullo sfondo.

Il luogo da cui veniamo è chi siamo, ma scegliamo ogni giorno chi vogliamo diventare.

I luoghi dell’Ohio, terra degli hillbilly, in Elegia Americana
I luoghi dell’Ohio, terra degli hillbilly, in Elegia Americana

LA NONNA E LA MADRE

Di hillbilly, Elegia Americana ce ne fa conoscere pochi e solo di sfuggita al di fuori delle mura della propria casa, inseriti in un contesto sociale più ampio.

È J.D. che, navigando tra i suoi ricordi, delinea le figure della nonna e della madre, presentando allo spettatore due generazioni che identificano altrettante modalità, in parte simili e in parte opposte, di affrontare tale condizione avversa e complicata.

La nonna, che amorevolmente J.D. chiamerà Mamaw per tutta la pellicola, è una donna forte e tenace, dal carattere duro, rigido e ostinato ma dal cuore buono, desideroso di fare del meglio per la propria famiglia, nonostante le modalità che mette in atto nascondano i suoi reali intenti.

Punto solido per la famiglia, solo di stralcio viene mostrato il suo passato, ciò che ha vissuto e ciò che l’ha trasformata in una moglie, madre e nonna inflessibile. La disperazione tipica degli Hillbilly l’ha di certo segnata, ma Mamaw non vi si è abbandonata.

Ci sono tre tipi di persone al mondo: i Terminator buoni, i Terminator cattivi e quelli neutrali.
Tu sei buona.
Non lo sono sempre stata. Ho dovuto imparare. Potresti farlo anche tu.

Al contrario, la figlia Bev, madre di J.D., da tale disperazione si è fatta travolgere, incapace di accettarla e controllarla, ma trasformandosi in essa. Ingabbiata tra le sbarre di una vita che non le offre grandi possibilità, Bev arriva a guastare anche le poche cose che il destino le ha offerto: in Elegia Americana la osserviamo mentre perde il lavoro, passa da un uomo all’altro, sposandosi per pura convenienza, inizia a fare uso di pillole e sostanze di vario tipo e, soprattutto, sciupa il suo ruolo di madre, allontanando da sé sempre di più il piccolo J.D.

Ti ho detto che sarei stata migliore.
Lo dici sempre! E’ una bugia!
Ci provo sempre!

Elegia Americana - La nonna Mamaw, interpretata da Glenn Close
La nonna Mamaw, interpretata da Glenn Close, in una scena di Elegia Americana

ELEGIA AMERICANA

Il titolo italiano offre al pubblico una maggiore consolazione, rendendosi più aderente ai contenuti della narrazione.

Il film è un’autobiografia, quella di J.D., che si racconta personalmente, sfogando i suoi drammi in unelegia filmica (ma in primo luogo letteraria) che assume un carattere prevalentemente individuale.

Eppure, è comunque americana nel suo tentativo di ergersi a manifesto di una condizione che abbraccia molti giovani, oltre a lui, desiderosi di inseguire quel tanto famoso american dream, la speranza di raggiungere una condizione esistenziale migliore, la realizzazione economica e sociale di sé stessi, attraverso il duro lavoro, la resilienza, l’audacia, la determinazione.

Devi fare tutto ciò che serve, devi prendere ottimi voti […] per avere un’occasione!

Perché J.D. è uno di loro, J.D. riesce a scappare dalle sue radici, arruolandosi nei marine, iscrivendosi all’università e ottenendo la laurea.

Un percorso che, se materialmente già completo, giungerà alla sua risoluzione emotiva e sentimentale proprio al termine di Elegia Americana. L’allontanamento dai suoi territori, infatti, non ha mai significato per lui un completo distacco dalla famiglia che lo ha ferito, imprigionato, limitato, fatto soffrire. Solo la comprensione del passato, della storia non solo familiare ma degli hillbilly tutti, che ha sempre guardato con profondo disprezzo, gli permetterà di trarre un respiro di sollievo e di potersi dichiarare realmente appagato.

J.D. da bambino insieme alla nonna in una scena di Elegia Americana
J.D. da bambino insieme alla nonna in una scena di Elegia Americana

LA FAMIGLIA

Più di tutto, infatti, è il rapporto del giovane con la famiglia, in particolar modo con la figura della madre, a imporsi come tematica fondamentale di Elegia Americana. 

J.D. giudica negativamente il comportamento del genitore, la sua perdizione, la sua aggressività, la sua ignoranza e il suo apparente menefreghismo nei confronti dei figli. La disprezza, rifugiandosi tra le braccia della nonna e abbandonando il più in fretta possibile il nido familiare.

Ciò che non capisce è che la madre è il risultato del suo passato. Che, come lui, ha alle spalle una famiglia che non l’ha sostenuta, in un processo che risale, all’indietro, per generazioni e generazioni.

Mamaw cercherà di convincerlo a risparmiare la donna, ad assolverla dai suoi errori, ad amarla incondizionatamente nonostante tutto, perché è molto ciò che gli è stato tenuto nascosto, c’è tanto che non conosce e non può capire.

Ma è sufficiente per perdonarla? Ed è giusto farlo?

La mia famiglia non è perfetta ma mi ha reso chi sono.

Elegia Americana - J.D. insieme alla madre, interpretata da Amy Adams
J.D. insieme alla madre, interpretata da Amy Adams, in una scena di Elegia Americana

Elegia Americana può essere visto in streaming su Netflix.

65

Tutto sommato, Elegia Americana è un buon film che non merita le innumerevoli critiche ricevute. È una storia familiare e di riscatto, che avrebbe però potuto dare più spazio alla realtà degli hillbilly.

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