logo

L’angolo Indie: i ”Rage Game”

di Redazione Hynerd.it

Pubblicato il 2018-11-29

Eccoci qui, con un nuovo articolo, come sapete il mio tempo è poco, ma cerco sempre almeno di portarvi argomenti interessanti, o comunque di riprendere in maniera più approfondita argomenti infatti anche questa settimana approfondiremo un argomento di cui abbiamo spesso discusso parlando di altri giochi, ovvero di quella categoria di giochi che vanno anche …

article-post

Eccoci qui, con un nuovo articolo, come sapete il mio tempo è poco, ma cerco sempre almeno di portarvi argomenti interessanti, o comunque di riprendere in maniera più approfondita argomenti infatti anche questa settimana approfondiremo un argomento di cui abbiamo spesso discusso parlando di altri giochi, ovvero di quella categoria di giochi che vanno anche fuori dal panorama indipendente e che stanno diventando molto di moda sopratutto al giorno d’oggi, ovvero i cosiddetti ”Rage game”. Ne abbiamo parlato molto in precedenza con titoli che riguardano questa tipologia di genere, come Titan soul in passato, più recentemente invece abbiamo accennato Super Meat Boy, ma oggi vediamo altri esempi più eclatanti.

i titoli nominati qui sopra e in passato nonostante siano molto difficili, hanno comunque una qualità grafica, estetica e di gameplay davvero ottima, mentre invece ci sono titoli creati solamente per ucciderti, più e più volte senza avere un gameplay innovativo o a volte anche solo una grafica decente,  si possono raramente definire ”giochi” tutto il resto passa in secondo piano, l’unica cosa che conta è fare completamente impazzire il povero giocatore, che morirà come minimo 100/ 200 volte. Ma ci sono titoli invece che sono sempre fatti per far uscire matto il giocatore che però usano meccaniche molto interessanti, idee innovative, o comunque dei piccoli accorgimenti geniali, che rendono il gioco unico, nonostante queste meccaniche siano sempre fatte a posta per far impazzire il giocatore. Insieme vedremo giochi appartenere ad entrambe le categorie e che vengono accomunati per la loro difficoltà, chi più e chi meno. 

Iniziamo con qualche titolo proveniente dalla prima categoria su citata, come per esempio Unfair Mario e Cat mario. Questi ”giochi” , come dice il loro nome, sono ispirati alla grafica e al gameplay del famosissimo super mario bros, quindi un classico platform solamente che vengono posizionate trappole impossibili da prevedere, come alcune nuvole che dovrebbero essere solo di sfondo se le tocchi ti uccidono, per non parlare delle presenza di spuntoni enormi che sbucano dal terreno completamente all’improvviso oppure pezzi di terreno che scompaiono quando ci cammineremo sopra, il tutto contornato da soundtrack fastidiose che metteranno davvero a dura prova il giocatore portandolo, molto probabilmente a un classico Rage Quit. Penso che il titolo cardine di questo tipo di rage game sia sicuramente Unfair Platform titolo dalla difficoltà assurda con tutte le caratteristiche elencate in precedenza, e alcune sessioni a piattaforme veloce davvero fuori di testa. Credo che però la cosa che più ti lascia l’amaro in bocca di questi titoli è non impari assolutamente nulla, visto che la maggior parte della volte che si riescono a completare è per pura fortuna, e quando finiscono ti lascio un incredibile senso di ”nulla” non come quando finisci un gioco serio che ti lascia un sensazione di vuoto ma piacevole, no qui intendo proprio che dopo che si finiscono  l’unico pensiero che ti viene in mente è ” ho sprecato ore preziose di vita per questo?” ed è davvero frustante come cosa.

Scusate mi sono messo a divagare come al solito, adesso però vorrei passare a parlare di quei titoli che fanno un passo in più rispetto a giochi come Unfair Platform per il livello di difficoltà. I wanna be the Guy e I wanna be the Boshy sono i giochi più difficili che l’essere umano avesse potuto concepire, sopratutto il secondo, nonostante I wanna be the Guy sia tremendamente difficile, i wanna be the Boshy è praticamente l’inferno, io stesso non sono mai riuscito a superarne il primo livello. Se devo pensare a un rage game I wanna be the Boshy è sicuramente il primo gioco che mi viene in mente, non fraintendetemi, in realtà i due sono molto simili, la base su cui sono costruiti è praticamente la stessa, ma nel secondo sono state inserite meccaniche assurde, parliamo sempre di un platform, immaginativi quindi piattaforme piene di spuntoni che continuano a muoversi senza mai fermarsi, salti impossibili, sinceramente credo sia la prima volta in assoluto che sconsiglio vivamente il provare un titolo, fatevelo un favore risparmiatevi questa tortura.

Dopo aver esserci tolto questo peso dalla scarpa possiamo finalmente parlare di qualche titolo valido, con meccaniche interessanti, e sopratutto che non solo fanno impazzire il giocatore ma che un minimo lo intrattengono e sopratutto lo mettono davvero alla prova . Uno di questi è sicuramente Get Over It, so bene cosa state pensando, se conoscete il gioco mi crederete un pazzo, ma secondo me l’idea che sta dietro a questo gioco fa di lui uno dei Rage game meglio riusciti degli ultimi anni. Per chi non lo conoscesse l’obiettivo di questo gioco è semplicemente scalare e continuare a scalare, e a parte il fatto che bisogna davvero fare pratica con i comandi per riuscire a scalare bene, l’intera mappa di gioco è collegata, e se per caso siete arrivati al punto più alto, un piccolo errore e potreste davvero ritornare a inizio gioco. Nessun checkpoint, nessun salvataggio, in Get over it (titolo realizzato da una sola persona tra l’altro) se sbagliate dovete ricominciare da capo, e il tutto condito da un narratore esterno che vi farà pesare i vostri errori, ma l’idea di creare un rage game in cui non si può morire e non è la morte del giocatore a influenzare il gameplay per me è un ottima mossa. Ovviamente però non parliamo di un titolo straordinario, sono presenti anche molti bug che vi faranno sbagliare più di una volta.

Altro titolo che merita sicuramente una citazione e Geometry dash, gioco mobile (ispirato a the impossible game, un nome un programma, ) davvero interessante, il titolo si base su una semplice meccanica di percorso ad ostacoli ma il tutto condito con coloro sparati e allucinogeni, e percorsi creati apposta per seguire il ritmo della musica che sarà sempre diversa a ogni livello. gioco davvero divertente che vi darà anche tante soddisfazioni che però molte delle volte andranno a fortuna, il tutto è cosi veloce, che alcuni salti saranno davvero impossibili da realizzare e molte volte appunto, sarà solo questione di fortuna se riuscirete a compiere nel modo corretto una determinata azione.

Insomma i cosiddetti Rage game non sono titoli per tutti, anzi , alcuni ve li sconsiglio ma titoli interessanti si possono trovare anche in questa categoria, ma se volete davvero buttarvi su questa categoria, vi consiglio di fornirvi di una bella dose di pazienza.

Per concludere oggi ho deciso di parlarvi di questo argomento anche perchè il” gioco impossibile” è nato sempre grazie a sviluppatori indipendenti, dopo che la difficoltà con il tempo, nei giochi di grandi studi si è andata perdendo, ma anche grazie a questi sviluppatori, che vediamo sempre più giochi dal fattore di sfida elevato, e sinceramente, credo davvero sia un bene mettere alla prova il giocatore, anche se magari sarebbe meglio non farlo impazzire.

Anche per oggi abbiamo finito, noi ci vediamo sempre giovedì prossimo con un altro articolo alla prossima settimana.

Seguici anche su:

Iscriviti alla Newsletter

Seguici su Google News

Potrebbe interessarti anche