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Minacce in rete, come proteggersi con un VPN

di Stefano Fabiani

Pubblicato il 2021-04-16

Quando navighiamo in internet andiamo incontro ad una serie di rischi di cui non tutti conoscono l’entità. Già il fatto di collegarsi in rete può mettere a rischio l’incolumità dei nostri dati sensibili. Se da un lato la tecnologia ha permesso di accorciare in maniera molto significativa le distanze tra le persone, dall’altra parte ha aperto una serie di …

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Quando navighiamo in internet andiamo incontro ad una serie di rischi di cui non tutti conoscono l’entità. Già il fatto di collegarsi in rete può mettere a rischio l’incolumità dei nostri dati sensibili. Se da un lato la tecnologia ha permesso di accorciare in maniera molto significativa le distanze tra le persone, dall’altra parte ha aperto una serie di possibilità che i criminali informatici possono sfruttare. 

Crescita di attacchi informatici

Ogni anno, purtroppo, crescono gli attacchi informatici. Lo scorso anno, stando ad alcuni dati, pare che si fossero registrati circa 1600 attacchi hacker in Italia: oltre il 90% rispetto a cinque anni prima. Sono cresciuti, inoltre, oltre del 90% in un anno gli attacchi a servizi online, in generale. Sotto attacco non ci sono soltanto i singoli utenti, ma anche vere e propri organi istituzionali: per esempio, il servizio di sanità ha subito moltissimi attacchi hacker. 

Le tecniche più gettonate sono quelle note come “social engineering” e “phishing”. Ovviamente tutti questi dati si riferiscono ad attacchi andati a segno, ma non si tiene conto di tutti gli attacchi andati a vuoto o sventati. Di solito, la maggior parte degli attacchi dei cyber criminali è votata ad ottenere del denaro da parte della vittima, con una vera e propria estorsione. Molto spesso si parla di vere e proprie organizzazioni criminali che utilizzano la tecnica del “multiple targets”, ovvero puntano ad attaccare diversi bersagli contemporaneamente. Una vera e propria logica industriale, votata al crimine. 

Statistiche ancora più recenti dimostrano come gli attacchi informatici siano aumentati del 600% a causa del Covid. La pandemia, infatti, ha modificato totalmente le nostre abitudini, tra cui quelle lavorative. Oggi si lavora, in gran parte dei settori, maggiormente da remoto. Lo smart working ha fatto sì che tanti hacker cominciassero a sfruttare nuovi canali per poter ottenere dati sensibili e ritorcere le info contro gli utenti ignari. 

Come avvengono gli attacchi

Sono molteplici le tecniche utilizzate dagli hacker. La maggior parte si serve dei famosi malware. Si tratta di una tecnica che riscuote sempre grande successo, purtroppo: con i malware si limita l’accesso ad un dispositivo, infettato, e si richiede un vero e proprio riscatto per “liberarlo”. Non è particolarmente complesso e quindi viene scelto come metodo da parecchi criminali del web. Come detto, anche il phishing è in forte crescita: questo si serve, invece, delle mail per attaccare spesso anche le istituzioni o le aziende.

Come proteggersi con le VPN

Ma allora come fare per proteggersi da tutti questi pericoli? Sicuramente utilizzare un buon VPN per proteggersi è una delle migliori soluzioni che tu possa adottare nel 2021, perché ti garantisce un livello di sicurezza e di protezione dei dati veramente buono. Di cosa stiamo parlando? Vediamo di seguito. 

Con quest’acronimo si fa riferimento ad una Virtual Private Network, ovvero una rete privata che garantisce il massimo livello di sicurezza mentre si naviga in rete. Questa tecnologia si è molto diffusa nel corso degli ultimi tempi, perché permette una serie di vantaggi, anche in termini economici, non da poco. 

Una rete VPN sfrutta un canale di comunicazione che è basato su una infrastruttura di rete pubblica e in tal modo cripta il traffico di internet, nascondendo tutti i nostri dati sensibili, compreso l’indirizzo IP, mentre si naviga. In tal modo, le informazioni che di solito sarebbe reperibili mentre navighiamo in rete, non vengono mostrate e non possono essere recuperato da un hacker. Vengono creati dei veri e propri collegamenti virtuali tra server, i quali fanno da filtro. 

In linea di massima possiamo parlare di due tipologie differenti di VPN. Una viene chiamata “ad accesso remoto”, ed è incentrata su un server di una rete privata al quale gli utenti possono accedere, attraverso la rete. Un’altra tipologia è detta “site-to-site” e viene usata per connettersi ad una rete privata con un router personalizzato, privato.

Aziende e non solo

Una rete VPN può essere adatta sia all’utilizzo di utenti privati che di aziende, statali e non. Questo perché, in primo luogo, ha un costo molto contenuto rispetto ad altri servizi di protezione, e poi perché permette un elevatissimo livello di protezione. Per quanto riguarda le aziende, queste possono facilmente servirsi di una rete VPN che sia collegata ad ogni sede, oltre che proteggere dati sensibili e file su cui i dipendenti devono lavorare in smart working. Con una rete di questo tipo si può facilmente accedere alle informazioni necessarie o a dei file, anche a distanza, in totale sicurezza.

Ma non soltanto le aziende, anche i privati possono trovare un’utilità enorme nell’utilizzare una rete VPN. Anche le persone che fanno un utilizzo amatoriale o comunque da casa hanno capito quanto si possa rischiare ad utilizzare internet. L’aumento di utenti in rete e di servizi disponibili online ha anche portato ad una sorta di presa di coscienza da parte delle persone, le quali, rispetto a qualche anno fa, sono molto più consapevoli dei rischi che corrono navigando in rete. Ecco allora che in molti decidono di affidarsi alle reti VPN, molto facili da utilizzare e poco costose. 

Ma ancora, una rete di questo tipo consente anche di sfruttare un servizio molto importante in alcuni Paesi. Parliamo del cosiddetto geoblocking. Questa è una restrizione che viene adoperata da diversi Paesi del mondo e che non permette di accedere a determinati servizi web: per esempio, alcuni siti di informazione o di streaming. Con una rete VPN si può facilmente superare il problema e aggirare il geoblocking.

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